Oceans...
my glass mask   
martedì 29 aprile 2008
Dopo mezz'ora
Già lunedì mattina ero dovuta arrivare prima perchè il viceboss mi aveva chiesto di finire un lavoro quando smontava dal turno di notte. Poi mi ha fatta aspettare mezz'ora per parlare con il boss e quando ha finito se n'è andato. L'ho rincorso rotolando per le scale.
N: Dottore, si ricorda che dovevamo finire quel lavoro? Io sono qui apposta!
VB: Eh, ma io devo andare a fare il tagliando per la macchina adesso. Vediamoci mercoledì.
N: ...

Stamattina invece all'E.R. non c'erano i miei amici operai. Ce n'era uno nuovo, e per niente amico. Io e la S. siamo salite in ascensore fino al quarto piano per poi da lì prendere le scale fino al quinto, dato che al nostro piano non funziona per via dei lavori.
Solo che erano transennate anche le scale.

Allora ho pensato che probabilmente l'ascensore era tornato a funzionare.
Solo che non funzionava.
Allora ho pensato che potevamo prenderlo fino al sesto e poi scendere da lì per le scale.
Solo che erano transennate anche quelle.
Allora ho pensato che potevamo superare le transenne ed inerpicarci coraggiosamente per andare a lavorare.
Solo che c'era quel nuovo operaio che aveva chiuso ogni via di uscita (o di entrata) che vedendoci ci ha riempite di parole. Noi abbiamo riempito lui, prima di andarcene.. ma avrei voluto i miei McOperai, l'avrebbero picchiato a sangue per difendere la mia personcina. Poi con il suo sangue avrebbero scritto un cartello che spiegava il percorso alternativo.
Allora abbiamo preso l'ascensore per le lettighe, che era da tutt'altra parte.. Però siamo riuscite ad arrivare. Dopo mezz'ora.

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Il proverbio del giorno
B: E che problema c'è? Che non sai andare a cavallo?
N: Io non sono nel Chianti, vorrei ricordartelo. Altrimenti sarei una persona molto più serena, e parlerei con la gorgia.

B: Potresti andarci però!
N: B.. Non so arrivare neanche a Montebelluna..
B: Ma è più facile arrivare nel Chianti! C'è anche il detto! (oddio, tu che parli in toscanaccio.. che immagine paurosa..)
N: Quale? Che è più facile arrivare nel Chianti che a Montebelluna?
B: Esatto! Lo conosci anche tu allora!
N: ...

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lunedì 28 aprile 2008
For every...
Il mio cervello è proprio incinto. Ho le emozioni squagliabili. Di pongo, insomma.
La mia teoria più accreditata è sempre quella della mescalina: incolore, inodore, insapore.. devono avermela fatta prendere senza che me accorgessi, perchè non posso essere così sballata! Fisso le pareti bianche.
In questi giorni, momento di crisi col coinqui.. immagino capiti anche nei matrimoni migliori. Però, per quanto uno lo sappia, non è mai abbastanza preparato alla carica di dolore che comporta e a quanto può spiazzare un singolo episodio che, nel momento in cui mette in crisi la sua presenza nella tua vita, ti fa capire quanto sia importante.
Perchè è sempre lì, è a portata di mano tutti i giorni, ed è solo col divorzio in vista che ci pensi davvero. E' quando pensi che quella persona per una cavolata è riuscita a farti proprio male, e ti chiedi se è più forte la paura che lo rifaccia o di non sentirla più, e poi passi una giornata come quella e alla fine non puoi non capirlo. Anche se non sei sicura. Anche se fugge nel Chianti.
Certo, il fatto che in due giorni si sia fatto Piove di Sacco-Padova a piedi e altri 40km in bici il giorno dopo per riflettere aiuta, ehe. Però mi è mancato, e alla malora tutto il resto! Quel lucernario nel frattempo è diventato sempre più pieno di stelle.

Ah, dovrei farmi pagare per un post così.

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Chiusi a chiave
Dovendo andare a Montebelluna a trovare E., appena arrivo in stazione riesco a constatare che gli orari sono completamente diversi da quelli del sito.. da qui il torrido dubbio: quale cacchio di treno devo prendere? Udine? Belluno? Il Parigi-Bitonto? In stazione mi mandano a Castelfranco per il cambio, indi è quello per Treviso. Non ne volevo più sentir parlare ed è già la seconda volta in 3 giorni che prendo un treno per quel posto, andiam bene. Almeno però lo so: allora mi sento meglio e mi rilasso, così giustamente la prima cosa che faccio poi scendendo è sfracellarmi a terra.
Mica rotolando, o annaspando con le braccia in una di quelle scene plastiche da stunt-man: io semplicemente non mi accorgo del gradino e vado giù. In verticale, senza inclinarmi, senza piegare le gambe. Sparisco. Un momento c'ero e il momento dopo non ci sono più..
La moglie agile del Wilcoyote.
Comincio a sentirmi una turista sperduta (a 15 o a 1500 km da casa fa lo stesso: lo sono per principio). Il tetto del binario vibra in modo inquietante. Di fianco a me una cinesina deliziosa scatarra come uno gnomo di 800 anni con l'allergia. E. mi scrive che spera io non sia a piedi dalla stazione, perchè sarà 1 km di strada.
Per la precisione sono 2, ma ho il tappeto volante arrotolato nella borsa.

Dopo essermi persa ovunque ed essere passata quattro volte davanti allo stesso bar con le stesse persone fuori, ho trovato l'ospedale. Il resto è andato bene: c'era una festa di compleanno e c'erano i coriandoli e c'erano i pasticcini e c'erano le trombette, e l'ospedale vecchio è carino, quel reparto ha un bel giardinetto con le nuvole e le panchine e il cinguettare degli uccelli. Poi si conoscono tutti. Quindi bene, a parte le 2 ore e mezza per tornare a casa.
Ma non sarà per questo che tornando mi venivano da piangere più o meno tutte le mie lacrime.

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domenica 27 aprile 2008
Il proverbio del giorno (25)
Libero adattamento dal proverbio italiano: "Se mio nonno avesse le ruote sarebbe un carretto".

B: Beh, ma se fosse così...
N: Eh, se fosse così! Si mi abuelo tuviera las ruedas, serìa abuelo.. y ruedas.

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venerdì 25 aprile 2008
Le paperelle sono un buon motivo per sentirsi felici?
Giornata faticosa.. in ogni senso. Mentale, fisico. Positivo, negativo. Difficile farne un bilancio.
Sono stata a Treviso col Babushka, ero abbastanza sicura di non trovarci Stalky quindi sono riuscita a godermi la giornata, anche se un paio di momenti di panico li ho avuti. Tipo da Armand quando schizzavo dalla sedia ogni volta che lo vedevo guardare fuori: ero talmente tesa che ad un certo punto, mentre mi passava di fianco per riportare un giornale (e chiedetegli quale..) ho pensato "Ma toh, uno che somiglia al Babushka!"
Al di là di questo è andata molto bene. Bello l'inizio perdendosi, scattando foto, scovando papere e mulini. E' stato anche bravo a farmi stare tranquilla, perchè diciamocelo, nonostante lui abbia provato a convincermi che le paperelle oggi erano un buon motivo per sentirsi felici, ne avrei avuti abbastanza per intristirmi tutto il tempo.
Persone che senti di perdere, con episodi che ti fanno stare di un male cane quando chi li provoca neanche se ne accorge. Preoccupazione per persone di cui senti all'improvviso la responsabilità, ed è una responsabilità grande. Canzoni. Persone che impazziscono trascinandoti nel loro vortice mentale. Rivelazioni di sentimenti palesi per chiunque tranne che per te. Detta così sembra la vita dell'Uomo Ragno.
Però ho rivisto Filippo oggi, cosa non esattamente scontata essendo lui il migliore amico di Stalky. E sapeva di buono, di casa, di nostalgia; sono stata estremamente felice di rivederlo, il Bibo: mi era mancato. E' anche stato gentilissimo, e questo da un lato mi ha molto risollevata, anche se dall'altro mi sforacchia di malinconia sapere che c'è una persona che vorrei continuasse a far parte della mia vita ma insomma, è difficile.
In compenso col Babushka un po' di perle sono state create ugualmente. Eravamo in sintonia oggi. Del tipo che siamo riusciti ad incrociare per 3 volte lo stesso ragazzo e per 3 volte a fare lo stesso commento nello stesso istante. O, tanto per finire in bellezza, davanti a una farmacia omeopatica (credo) che teneva all'ingresso una zucca molto grossa e molto arancio:

B: Ma che proprietà misteriose ha la zucca?
N: Diventa una carrozza quando meno te l'aspetti!

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giovedì 24 aprile 2008
Morgan e la sartoria (approcci mancati)
In tutta questa desolazione, fortuna che ci sono gli Aram a rallegrarmi. Che gorgheggino un Galileo o un leone dormiente sono adorabili, nel senso proprio che li venero. Riescono a passare con una facilità spiazzante da un'Under Pressure a un Battiato. Inarrivabili.
Anche perchè quella trasmissione è sempre più una ciofeca.. tocca guardarla solo per loro. Beh, e per le puntate di "Morgan e la sartoria", versione chic di "Carla e la sua cucina". Nella scorsa puntata hanno eliminato l'ultimo giunto O'solemio, che fra l'altro aveva una voce da paura, se piace il genere. Ma io mi domando come mai i cantanti napoletani abbiano così tante "o" nella voce: gliele fabbricano apposta? E' una predisposizione genetica, una conformazione della bocca? Li educano da piccoli? Voglio dire, ne hanno molte più degli altri.. Non è normale!

Il Babushka oggi mi ha rimproverato un altro mancato approccio, perchè avevo la chance perfetta per conquistare due prof al prezzo di uno. Tsk.
La scena: volo da Mr.Charming per proporgli i 20 versi che ho scelto di commentare all'esame; lui mi ricorda
, con voce più che mai giannimorandi, di comunicarli anche al giovin Florencio ed io, dopo essermene quasi andata col Babu e il nostro nuovo amico (che prepara spritz e fa strane battute sul Babu e la Spagna..), mi rendo conto che trovare il giovin Florencio è stato proprio il mio (vano) sport delle ultime settimane. Dietrofront e torno dal Charming.

N: Mi scusi prof., sa dirmi dove posso trovare il professor D.B. in questi giorni?
Mr: Non saprei, devi provare di sopra.. yo posso dirti che lo vedo spesso, soprattutto el mercoledì està casi siempre. Péro, certo, io lo vedo anche per i fatti miei, al di fuori de la universidad, nel senso che magari usciamo a berci qualcosa, sai com'è, eh eh, entonces creo que.. voglio dire, il mercoledì c'è prrraticcamente siempre...
N: Ho capito, grazie.
Mr: Entonces, prrova a vedere, io, eh eh, in realtà lo vedo anche questa sera, perchè usciamo fra di noi..
[a questo punto, dopo l'esplosione di notoria laconicità, si blocca fissandomi in silenzio, aspettando qualcosa. io lo fisso. lui continua a fissarmi. è intimidatorio, mr.charming che non parla: è inconsueto.]
N (brain): Diglielo! Diglielo! Digli subito "Vengo anch'io!" Spalmati sulla scrivania e corri!
N: Ah, ehm..
N (brain): Diglieloooo!!!
N: Bello, eh.. io comunque devo solo comunicargli i venti versi.
Mr: ...
N: ...
Mr: Vale, no està problema.

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Under Pressure
Voglio dire, già se una si commuove guardando Friends vuol dire che è schizzata di suo, oppure sta perdendo la brocca. Poi ho rivisto Luca e mi veniva voglia di coccolarmelo e invece sta per compiere 18 anni ormai, non posso far tornare indietro il tempo, è tutto diverso da quando l'ho conosciuto e balbettava qualche sillaba. Però dopo 2 anni somiglia a sua sorella in un modo crudele, e ogni suo movimento, ogni sua parola, quel modo di strizzare gli occhi che ha, mi fanno capire a cosa pensa.
E poi sono un po' Under Pressure, in generale. All'E.R. gli operai che ristrutturano il nostro piano mi hanno presa in simpatia: ieri mi hanno vista talmente tante volte macinare scale su scale e km su km che ad un certo punto mi vedevano arrivare di lontano e mi spalancavano le porte da bravi gentiluomini. Perfino le bestiole sono state buone.. forse avevano capito che in caso contrario li avrei fucilati al muro, non so.
E poi sono preoccupatissima per E., ma proprio da morire e non posso neanche parlarne e più che altro ho questo bisogno immenso e immediato di guardarlo in faccia. Andrò da lui sabato. O domenica. Meglio sabato.
Ma è in tutta questa stanchezza che ieri sono andata sul maispeiss di Francesco (Francesco Cerchiaro avec la Belle Epoque) e, trovando una canzone intitolata 17 maggio ed avendo intuito di cosa si trattasse, sono andata ad ascoltarmela lo stesso. Una se le cerca.

Canzone del giorno: Mr and Mrs Smith - Joe Strummer and the Mescaleros

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posted by sand @ 22:19:00   0 comments
lunedì 21 aprile 2008
Solipsismi di cow boy sui binari
In fondo questo blog non esiste.
Il McBrain è un solipsismo, è la mia testa. Però così mi sembra di uccidere tutti quei piccoli dolci Mc che mi accompagnano le giornate, e proprio non posso! Oggi McBesamemucho ha anche chiamato la moglie e insomma non solo è bello, non solo è un pediatra CL.unei, ma è così tenero, così carino, così premuroso che se non si rivelerà un feroce serial killer diventerà una speranza per il mondo. Mi ha ricordato il mio angioletto 7 anni fa, quando l'ho sentito salutare
la sorellina al telefono: mi ero talmente entusiasmata che ho perfino avuto l'unico approccio coraggioso della mia esistenza! Ecco, magari non quello che uno si aspetterebbe, dal momento che l'ho guardato con gli occhi a forma di cuore e gli ho chiesto: "Senti, posso diventare tua sorella?"

Oggi pioveva talmente tanto che mi sembrava di essere Sal quando guida la vecchia auto che cade a pezzi con Mary-Lou e Dean, e per vederci deve tenere la testa fuori dal finestrino. Che poi quel libro (On the Road) è in qualche modo sopravvalutato e in qualche modo sottovalutato. La prima da tutti gli alternativuncoli che lo leggono perchè fa parte della divisa, assieme all'ascoltare certi gruppi e vestire certe magliette e fumare certa erba e fingere di conoscere il peyote e dire molto spesso "cazzo sono le 6 del mattino". La seconda è colpa della prima, perchè finisce per sembrare importante solo per via dell'"Anch'io mi ribello yeah". Invece quel libro contiene cose meravigliose anche se hai superato i quindici anni e la fase dei capelli sulla faccia. Quel libro parla di Burroughs (Old Bull Lee), tratteggiandolo con una frase che è una specie di aspirazione:
"Ci vorrebbe una notte intera per raccontare di Old Bull Lee; per adesso diciamo solo che faceva l'insegnante, e a buon diritto, si può dire, perché passava tutto il tempo a imparare."
Quel libro parla di Neal Cassidy (Dean), che magari non sarà nessuno ma che è morto nel 1968 camminando senza meta lungo dei binari fino a cadere senza vita. Solo i cow boy che cavalcavano all'infinito incontro al sole sono arrivati a tanto.

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posted by sand @ 20:19:00   1 comments
La macchinetta
Questo è lo svolgimento dei fatti (vedi post precedente) per come mi è stato narrato dalla mater (G). Dopo averlo sentito, non potevo non specificare.

G: Vorrei una di queste macchinette.. che colori avete?
C: Blu, rosa.. dipende se è per un maschietto o una femminuccia.
G: Rossa c'è? E' per mia figlia.
C: Mi pare di sì.. quanti anni ha la bambina, signora?
G: Venticinque.

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posted by sand @ 17:59:00   1 comments
domenica 20 aprile 2008
Il passero solitario ha messo su famiglia
Stamattina mi sono svegliata con Ombretta che faceva l'autostrada sopra il mio stomaco e, non ottenendo risultati significativi, anche sulla mia faccia. Ho guardato l'orologio, pensato "Bene, ho dormito 4 ore" e l'ho chiusa fuori dalla finestra perchè se ne andasse un po' a zonzo per il giardino.
Solo che avevo dimenticato che hanno momentaneamente tolto una parte della copertura del gazebo, ragion per cui, non potendo saltare giù (la mia camera è al primo piano), ha cominciato a miagolare con effetto doppler. Muauu.. muauu..
La giornata era iniziata bene quindi.. un po' come venerdì, quando mi è nato uno straordinario istinto interattivo proprio nella lezione di Mr.Charming in cui ero afona, e poi sono andata a questa importantissima visita da questo antipaticissimo medico per cui la mattina avevo fotocopiato tutta la documentazione precedente, lasciandola poi chiaramente a casa. Il commento della mater è stato "Tu prima o poi ti perderai anche la famiglia", e in effetti da un paio di giorni sono un po' depressa per questa cosa, per questo mio modo sbadato e nuvoloso di essere; sono riuscita a rattristarmi tantissimo perfino con una vecchia puntata di Friends (il che è tutto dire), perchè era appunto quella in cui Ross insultava Rachel per le sue Rachelate, il suo modo disastroso di essere.
Almeno il Bohémien mi ha dedicato una lunga occhiata significativa.. dato che non mi conosce.
Infatti, tornando ad oggi, ho rotto una tazzina e la mia schiena. In compenso la mater mi ha chiamata da Recanati di Macerata per dirmi che ha visto il passero solitario e adesso non è più solitario, si è fatto una famiglia; in più è riuscita a trovarmi una di quelle macchinette fotografiche che c'erano quando ero piccola, di quelle di plastica colorata che se fai scattare vedi nel mirino le immagini.. non pensavo ne esistessero ancora, dopo la morte del Monciccì ero pronta a tutto.

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sabato 19 aprile 2008
Mi sento una B
E va bene, ci sono cascata anch'io. Ho provato a pensare al perchè ai miei post rispondano tutti privatamente.. forse sono troppo McPost? Dò troppa corda al mio cervello a volte, invece di tirare le briglie. Allora vado con qualcosa di universale.. vediamo un po' se qualcuno vuole aggiungere la sua.

Se fossi una lettera dell'alfabeto sarei: la B
Se fossi un momento del giorno sarei: mezzogiorno
Se fossi un suono sarei: la risacca
Se fossi un rumore sarei: qualcosa che si rompe
Se fossi un cibo sarei: un gelato alla frutta
Se fossi un oggetto sarei: una penna
Se fossi un fiore sarei: un nontiscordardimè
Se fossi un colore sarei: rosso/blu oltremare
Se fossi un libro sarei: Il pianeta degli alberi di Natale (Rodari)
Se fossi uno sport sarei: baseball
Se fossi una città sarei: Venezia
Se fossi una regione sarei: Toscana
Se fossi uno stato sarei: Scozia
Se fossi un capo di abbigliamento sarei: la borsa di Mary Poppins
Se fossi una festa sarei: Natale
Se fossi un mezzo di trasporto sarei: il treno (perchè i tappeti volanti mi fanno paura)
Se fossi una bibita sarei: spuma
Se fossi un gioco sarei: un palloncino
Se fossi un telefilm sarei: Felicity all'interno/Ally McBeal all'esterno
Se fossi un mezzo di comunicazione sarei: una cabina del telefono
Se fossi una parte del corpo sarei: l'ombelico
Se fossi una fiaba sarei: una con le bacchette magiche
Se fossi un'azione calcistica sarei: il fuorigioco
Se fossi una sedia sarei: un'altalena
Se fossi una strada sarei: non tanto ampia, in un paese di mare, con i pini marittimi ai lati che sollevano l'asfalto del marciapiede
Se fossi un prodotto da bagno sarei: borotalco/uno spazzolino
Se fossi un cartone animato sarei: la figlia di Capitan Harlock e Pollon
Se fossi un lavoro sarei: la correttrice di bozze
Se fossi un profumo sarei: il pane
Se fossi uno strumento sarei: non c'è storia, la chitarra
Se fossi un animale sarei: gatto, o un pesce rosso fuor d'acqua
Se fossi una forma sarei: quella di un pacco regalo
Se fossi un'emoticon sarei: *__*

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venerdì 18 aprile 2008
Calciobalilla al n.15
Squadre: M vs N
Spettatori: G
Scena: M lascia partire un missile terra-aria che, per fortuna di N, finisce contro il palo.

G: Non ci credo.. l'hai parato!!
N: In effetti no, ha colpito il palo.
G: Davvero? Era così veloce che non ho neanche visto la parata, pensavo avesse preso il palo!
N: Ehm..
M: No, no, è stata proprio brava a pararmelo.
N: ...


A noi Godot ci fa un baffo...

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posted by sand @ 23:21:00   2 comments
giovedì 17 aprile 2008
Logiche cerebrali

N:
Ehi, guarda quella ragazza laggiù!

UdV: Dove?
N: Lì in fondo.. la vedi?
UdV: Uhm, ma quale delle due?
N: La più alta, quella bella.
UdV: Sì.
N: La mora, insomma.
UdV: Ok.
N: La stai guardando?
UdV: Sì.
N: Stronzo!

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L'Antro della Salvietta
Stamattina mi sono svegliata con la voce di Bossi. Questo, credo, sommato al fatto che era mattina, deve avermi resa affascinante quanto un pesce squalo dopo sei giorni fuori dal frigo. Fortunatamente all'E.R. McBesamemucho non c'era.
In più il Babushka ha cercato di incolparmi per l'eventuale multa di ieri, Fra mi faceva il solletico durante le lezioni di Mr.Charming e McM dopo la mia strigliata mi ha chiamata per assicurarmi che è vivo, anche se dimagrito (e già era grosso prima, no..), e raccontarmi che lì in Congo contro i ragni di 16 cm usano i gatti.. la mia utile Ombretta, infatti, è fuggita più o meno a metà della prima sillaba.
Fortuna che il coinqui è il mio coinqui. Non sopravviverei senza il suo lucernario pieno di stelle tutte per me. E' un bel cantuccio, quel lucernario. Anche il coinqui è un bel cantuccio.
Scrivo queste cose ma cogito.. a proposito del post di ieri la Salvietta ha commentato che non riesco ad avere un inizio di rapporto serio nemmeno con i vigili. E che la sua prima impressione di me, raccontata in questo post, è un po' il mio riassunto.

Così sto cogitando (e ridendo) sul suo, di post. Ma è una fatica, a volte, quando il tuo Felicity mode è sempre questa specie di pesce rosso che si dibatte per terra senza trovare l'acqua, e tutti ti guardano domandandosi perchè ti ostini ad usare le pinne, come se averle fosse una scelta tua, e non impari semplicemente a camminare. E non importa cosa tu faccia, avrà sempre poco senso per gli altri, perchè non cammini.
Bene, ora che sono diventata Nemo possiamo andare avanti.
L'altro giorno camminavo sotto il diluvio per raggiungere sprinty Uvetta, parcheggiata poco distante; poi, però, ho scorto questa incredibile grondaia: già le grondaie mi stanno simpatiche a priori, ma lei era bella, grossa e sufficientemente arrugginita, di quelle che sono rimaste immobili al loro posto per anni ed un giorno bam!, decideranno di precipitare con uno schianto. Forse perchè ne hanno viste di tutti i colori. Forse perchè le grondaie sanno scegliere il tempo.. la strada deve renderle sagge.
E mi sono sempre chiesta perchè non vedo le grondaie schiantarsi.. penso le sostituiscano in tempo, il che è molto triste.
Questa aveva delle palle d'acqua fantastiche che scendevano
ritmiche e fitte, richiamo irresistibile per chiunque abbia meno di sei anni! O me. Così ho controllato da una parte, poi dall'altra. Impercettibilmente, camminando con nonchalance, mi sono spostata verso il lato sinistro della strada.. e poi ci sono passata sotto, soddisfatta come un gatto dopo una sardina per il rumore croccante delle gocce grosse sull'ombrello.
Sono arrivata all'Uvetta che avevo gli occhi di Amelie.
Voglio dire, non posso neanche darle torto.

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mercoledì 16 aprile 2008
Giornate da segna(la)re
Me l'aveva detto, la Salvietta, che sarebbe stata una giornata da segnare.
La mattina, tuttavia, era trascorsa senza segnali sospetti, a parte 35 interminabili minuti per arrivare all'E.R. e un temporale di 45 secondi.
Al ritorno da scuola, però, il Babushka parte in quarta ed io gli sto alle calcagna per avvertirlo che da quelle parti l'altro ieri la S. si è beccata una multa formidabile.. oddio, ci provo, dato che col limite ai 50 sto andando ai 98 e ancora non lo prendo.. allora lo abbandono al suo destino perchè, insomma, la patente mi serve. Infatti poco dopo una macchina mi fa miLLe fari, inchiodo di brutto in previsione dell'autovelox ed eccolo lì: piccolo e inquietante, mi aspetta come un moscerino fastidioso che s'infila su per la manica. La parte meschina è che mi è rimasto il dubbio: dato il limite dei 50, andavo ai 60 o ai 61? Sarebbe comica prendere la multa per 1km/h.. Riderei molto. E poi ucciderei Babushka; partendo dalle unghie.
Sono lì che faccio i conti con la mia preoccupazione quando, ben 15 centimetri più avanti (praticamente all'orizzonte), vedo la seconda pattuglia.
Non me, non me. Non fermare me. Non ne ho voglia adesso, dopo il moscerino meccanico. Davvero, sono in giro da dieci ore, ho anche il compleanno della mami, non io pliz, non io...

Chiaramente, io.

Abbasso la musica, mi fermo, mi chiede patente e libretto.. ed ecco il panico!

Il mio dolce paparino, presa in prestito l'Uvetta, mi ha spostato un po' di roba l'altro giorno, in base a quello che gli sembrava più adatto. Si chiama fattore C. O anche "karma della pizzeria".. me ne sono fatta una ragione. Quindi ora resta solo da capire se quella piccola carticina si trovi nel grande malloppo di fogli del portaoggetti a sinistra o in quello ancora più grande a destra. Che ci vuole, basta sfogliarli tutti e perdere due giorni, no?
(Il mio dolce paparino meriterebbe un post a sé per l'altro giorno: oltre a questo piccolo particolare ha infranto il lampadario della cucina e per sostituirlo per un paio d'ore ha provato a fulminarsi con quello nello stanzino del cucito, poi ha tentato di appiopparmi una multa per divieto di sosta che in realtà aveva preso lui. Tanto per gradire.)
Gli ho dedicato un pensiero affettuoso, ho cercato di guadagnare tempo presentando prima la patente perchè magari nel frattempo avrei avuto un'illuminazione mistica sul malloppo giusto.. poi mi sono arresa, gli ho caricato entrambi i plichi sulle braccia e gli ho detto: "Senta, facciamo che io le dò tutto e lei si sceglie quello che le serve, eh?"
E' stato molto gentile. Non mi ha neanche irrisa.
Peccato che poco dopo, mentre lui si spostava dietro per controllare i dati, io abbia sentito un'imprecazione provenire dalle mie spalle e immediatamente abbia visto un foglietto rotolare lungo la statale alla mia sinistra, ed il vigile correre disperatamente dietro al foglietto che rotolava, cercando di non farsi schiacciare da un tir per recuperare il mio libretto di circolazione!!!
Avrei anche voluto consolarlo, annunciargli festosamente "Sa che lei è il mio primo vigile?", ma forse l'avrebbe interpretato come un
inappropriato metodo di corruzione. Allora ho pensato di aggiungere un confidenziale "Beh, a parte quelli che mi hanno fermata quando ero in macchina di altri", ma probabilmente si sarebbe fatto un'idea peggiore su me e le mie frequentazioni. Ho anche fermato la lingua a un centimetro dal dirgli, trovandone una serie di coloratissimi nella stessa tasca della borsa da cui ho preso la patente, "Le faccio la prova del palloncino?".
Dopo quella, forse, avrei avuto bisogno di qualcuno che mi portasse le arance.

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martedì 15 aprile 2008
Alle prese con il romanticismo

UdV:
Ti amo così tanto, vorrei sia per sempre!

N: Guarda che si dice "fosse"..

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UdV: No, non ho voglia di uscire con gli amici, voglio stare solo con te.
N: Che palle, non puoi avere la sindrome di Peter Pan come tutti?



(Si nota che cerco di rimuovere l'argomento ilSilvio? Non è successo nulla, niente è cambiato, ieri non ho visto nessun doppiopetto pazzo..)

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Una lunga storia d'amore
Gino Paoli a parte...

UdV: Ho capito che ti piaccio
N: Sì, molto!
UdV: ..Quindi forse non dovremmo vederci più.

Canzone del giorno: Dancing barefoot - Patti Smith

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lunedì 14 aprile 2008
Carriere brevi
Chiunque mi volesse bene giovedì, oggi ha cambiato idea.
Mi sveglio e accendo il piccì per notizie elettorali (fino a mezzodì ridotte a una media di 2,3 minuti a tiggì.. nessuno lo trovava strano?) ma trovo una mail di Stalky. Bel modo di cominciare la giornata.
Non che nella settimana appena trascorsa fosse stato in clausura, anzi era fiorito rigoglioso, ma stavolta è tornato alla modalità "stronza-sei-una-brutta-persona" e "non-meriti-niente-perchè-non-mi-vuoi".
Insomma, arrivo all'E.R. già debilitata mentalmente per questo e chi è la prima, dico prima persona che mi passa davanti e mi sorride? Chiaro. Credo di aver risposto al saluto con un filo di voce che neanche paperino dopo che gli hanno tolto le tonsille.
Scrivo tutte queste belle cose molto serie perchè questa sera, probabilmente, piangerò. Il cielo già ha iniziato, sentendo il Silvio avvicinarsi. Sto monitorando tutti gli exit poll che trovo, fra poco seguirò con interesse anche le elezioni del rappresentante di condominio in cui si sfidano la signora Pasqualina e Peppe di Carmagnola. Allora ne approfitto per aggiornare gli approcci tipici: se Novella, colta da disperazione, cercasse l'anima gemella in rete.

Chat 1
N: Ciao
UdV: Zià! Da dove dgt? Sn emoz xkè hai 1 foto fantastika, bella bionda! 6 libera?
N: TUU.. TUU.. TUU...
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Chat 2
N: Ciao
UdV: Ciaobbella, li vuoi vedere i miei pettorali in webbcamm?
N:
TUU.. TUU.. TUU...
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Chat3
N: Ho letto che ascolti (x), hai il nuovo album?
UdV: Chiaro! Cioè, lo preso sabato!
N: TUU.. TUU.. TUU...
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Come vedete, è una carriera breve.

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posted by sand @ 16:26:00   0 comments
Svegliarsi dal lato sbagliato del giorno
C'è un gioco che mi piace molto. Si rifà all'altro mio gioco di immaginare le storie delle persone che incrocio per sbaglio: ascolto una canzone, solo qualche parola e lascio i pensieri vagare in libertà collegandoli a quella, quelle, parole. Non serve che abbia un senso. Non serve che sia buono. Così come vengono, anche se non c'entra più nulla. Questa mi è venuta con Mr.Henry di Waits, e in effetti l'unica parola da cui è nata è proprio il titolo.

Mi chiamano Lucy. Non ho pareti cui appoggiarmi, se non pareti di dubbi. Per questo, credo, mi strucco di malavoglia, e mi sveglio dal lato sbagliato del giorno.
Lucy. Miss Lucy. Quel cubo è il mio letto, difficile confondersi: eppure io sbaglio; e inciampo, e ogni tanto non capisco. Mi piacciono le cose storte, e quelle che nascono poco a poco.. mi piacciono le ammaccature, le verniciature appena date e gli spigoli delle ossa; a volte vado avanti ciecamente. Ma Lucy è un nome sicuro da signorina, da capelli tagliati di fresco: non dovrei avere queste unghie così corte, così scure e scheggiate di smalto. Non dovrei correre per i corridoi, ascoltare la pioggia, fermarmi alle finestre nell'orario di lavoro. Non dovrei volerlo. Non sono cose che si vogliono: si vuole guadagnare, essere efficienti, in un posto così.. io voglio fermarmi alle finestre. Scegliere le scale. Fantastico su posti che non ho mai visto, e - diamine! - non voglio vedere, perchè allora avrei solo dei posti.. belli sì, ma chi mi ridà il mio fantasticare?
Mi chiamo Lucy e ho dei vicini di casa che sulla porta mi chiedono "Dove sei stata?". Ma piano, per via dei bambini.
Mi chiamo Lucy, credo, e so dire molte cose: carogna. Arigatò. Mueble. Copia sbagliata del vaso.
So dire robin, che significa pettirosso. Tempo fa, sapevo dire un nome che mi faceva sorridere. Un nome da tagliarsi i capelli, e rimanere qualche volta. Un nome cui ripensare quando sarò vecchia.
Piango per le storie di altri, come l'uovo che bevevano in cinque, o il trapezista del circo. Piango per la bambina dell'orso ma preferisco non farlo per me.
Mi chiamo Lucy. Ho la voce, le mani, sull'asfalto. Asfalto bagnato di biglietto timbrato a rovescio. Asfalto di chi scrive male perchè intanto si mangia le unghie. E non è che sia proprio fame.
Però fantastico, da scucire le tasche.
Da ballare a piedi nudi, dove vuoi, basta che sia corrusco.

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posted by sand @ 08:17:00   0 comments
sabato 12 aprile 2008
Per tutti i Long John Silver! Presentazione del libro e otto concerti
Be', alla fine il libro era pronto e la data della presentazione c'era, e giovedì me ne sono andata a Padova con il mio zainetto portapigiama assieme a Babushka e Fra, e lì ci siamo trovati con Arel e Marco - non che sia stato facile:

N:
Hanno detto che sono in una macchina squadrata.. ma com'è una macchina squadrata? Una Volvo è squadrata, un Suv è squadrato.

F:
Anche la Uno è squadrata..

N: Anche quella macchina nera è squadrata!
B:
..Infatti ci sono loro dentro.


Serata grandiosa però: il Banale era strapieno, c'erano quasi tutte le vecchie glorie dell'università (Marc! Marc!!) e quasi tutte, fra l'altro, suonavano.. perfino Chirli special guest! I gruppi erano 8, hanno creato l'armageddon subito dopo la presentazione del libro da parte di Massimiliano (editore), Lo Scrittore (scrittore) e Beppetesta (il Lato Comico), che hanno provato a farmi passare per la spacciatrice di Cobain giunta da Seattle appositamente per il libro.
In realtà sono stata presa, come al solito, per una 18enne nonostante la scollatura scabrosa in cui mi sono ovviamente rovesciata tre litri di bevanda alcolica dopo la terza volta in cui Meno mi trascinava in mezzo al pogo. La lince che ha interpretato la mia età, tuttavia, era un pazzo che lavorava lì e ci ha (sigh) riportati a casa zigzagando allegramente fra le corsie, quindi non so se la testimonianza sia da considerare valida; oltretutto rimango convinta che avesse un cadavere in macchina, sotto il lenzuolo.

Il libro è venuto fabuloso, adoro il formato e la copertina (fotograferò e pubblicherò), ho rivisto Mattia, i concerti sono stati grandiosi e la maglietta che abbiamo fatto io e Babushka per Lo Scrittore era la cosa più strameravigliosa che avessi mai visto (chiaramente). E' andato tutto così bene, perfino il dialogo con gli ex suoceri, che non m'importa neanche di essere precipitata un numero di volte superiore alla mia media giornaliera (di cui una sul piede di Tomicio, tentando di baciargli la guancia). Non mi sono rotta nulla in fondo.
E sono sopravvissuta anche al dormire
(nonostante il suggerimento della mia Chirla in adorabile versione-capello corto) quelle 4 ore scarse nella stessa stanza con 4 famigerati soggetti maschili che hanno russato come una marmitta che sta per staccarsi; sono sopravvissuta all'andare a lezione la mattina dopo col Babushka che tentava di addormentarsi durante le analisi del linguaggio e Fra che continuava a perdere il filo.
Spero, ma mi sono dimenticata di chiederlo, che sia sopravvissuto anche Lele quando la mattina si sarà svegliato e sarà entrato in cucina per fare colazione, trovando la finestra spalancata ed il divano scomparso. Di sicuro sono sopravvissuti Andrea e Fede, che il giorno dopo mi hanno raccolta dalle parti del Panstore, quando ho cominciato a dare i primi segni di cedimento: erano le 14.30 ed ho cercato di comprare una gomma rotonda che costava 20 centesimi infilando nella macchinetta due monete da 10.

Neanche questa si è rotta. Qualcuno deve volermi un gran bene!

Foto: Tomicio e Ceroni by Miss Cigarette

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mercoledì 9 aprile 2008
Uno sbafo di serietà in vista del 14 aprile
Dopo che il Silvio-dueverità l'ha sparata su giudici e pm che dovrebbero essere sottoposti, cribbio!, a periodici controlli sulla loro sanità mentale, la Daniela-labbradituono precisa che lui ha un'ossessione, ma lei (che, ricordiamolo, lo fa solo in piedi) "tanto non gliela dà."
Adesso, dato che sti duran duran saranno al governo fra poco, propongo ai gattolettori una gattoanalisi di economia a proposito dei due governi di destra e sinistra. Seria eh! Mica l'ho fatta io.

http://quattrogattilse.googlepages.com/

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posted by sand @ 23:03:00   1 comments
Amori in corsia
La Famigerata mi vuole: approfitta brutalmente dell'assenza di LaLaura per portarmi dalla sua parte, sorridendo mefistofelica e alta, addirittura (subdola!) mi presenta già come ciò che vuole io sia. Ci proverà con me negli sgabuzzini bui, lo so.
Il Boss mi ama: mi sorride quando m'incrocia, mi chiede come va, mi tocca il braccio in segno d'incoraggiamento, mi chiama, viene a vedere da vicino il ciondolo che porto al collo (sta facendo furore quel ciondolo..), sempre con molto charme. Troppo per provarci con me negli sgabuzzini bui.
McBesameMucho mi stende: non bastava l'aspetto, pronuncia anche il mio nome da dio.. sono in pochi, è una statistica. Se non bastasse, il fatto che un 1000 punti CL.unei si sieda su un banco e faccia dondolare le gambe gli dà automaticamente qualunque diritto sulla mia vita. Ci provasse con me negli sgabuzzini bui!

Dalle bestiole in compenso, Gianpi, informato dalla sorella che le verdure fanno bene alla salute, ha passato metà del tempo in mensa a costringere Samuel a mangiarsi un piatto intero di finocchi perché si era sbucciato un gomito. L'altra metà ad offendersi perché non li aveva voluti.

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martedì 8 aprile 2008
Cambiare sesso
Oggi mia madre ha ricominciato a parlarmi. Per dirmi che sono cattiva, non l'ho avvertita del compleanno di Stalky, poverino. Lo sciopero del silenzio mi manca già.
Lui, in compenso, mi chiede se allora deve mettersela via..
..mi sto seriamente domandando se in tutti questi mesi gli ho parlato in altre lingue senza accorgermene. A volte mi capita. Per esempio: non riesco più a dire verde in italiano. Berde. Bamos. Florencio!
Per sicurezza mi sono preparata uno specchietto da portare appeso al collo, una cosa tipo:
Mi pareva chiaro
¡Me parecìa claro!
It seemed clear to me
Мι σημβραυα χιαρω
MIHI VIDEBATUR CLARUM
Il coinqui mi aveva anche ispirato una risposta più drastica, tipo "Ho cambiato sesso."
Nel frattempo combatto certi pensieri malinconici arrivati di soppiatto in treno con una gustosa scenetta della riunione di ieri. La situazione: io dentro con le mamme, sto parlando con la mamma di Lucia (ML). Mentre parlo il Babushka (B) esce in corridoio per controllare Manuel.

N: Guardi signora, le assicuro che noi non alziamo la voce con i bambini...
B: MANUEL! GUARDA CHE TI VENGO A PRENDERE IO, EH!
N: Personalmente ritengo che ascoltino con più attenzione quando...
B: MANUEL! TI HO DETTO DI FERMARTI!
N: ...parlo piano e spiego loro che se continuano a gridare non mi sentiranno...
B: MANUEL, BASTA!!!
ML: ...
N: ...il maestro B. viene da scuole con bambini difficili...

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posted by sand @ 22:12:00   0 comments
lunedì 7 aprile 2008
Post Scriptum

Dimenticavo.. e McStalky che mi manda sms per il suo compleanno??


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posted by sand @ 20:00:00   0 comments
Preferisco firmare assegni
Io odio le riunioni con le mamme.
Anzi no. Io odio le riunioni con la mamma di Manuel.

Quella donna è terribile, è sfiancante, è pessima ed è pure la mamma di Manuel. Voglio dire.
Sono così stanca che in questo momento mi sembra simpatica pure la mia, di madre (riassunto: ce l'ha con mio padre, io passo per sbaglio, se la prende anche con me giusto perchè mi vede, oggi poi con lui le è passata e con me no... Ok, ripensandoci non è poi così simpatica).
Insomma, lo so che questo è il mio angoletto ironico ma non ho punchin' ball disponibili al momento e sono stanca e ho tanto ma tanto mal di schiena e odio quella donna e fra poco devo andare all'inutile corso per cui ho coniato la definizione "preferirei dover firmare un assegno piuttosto che la presenza". E soprattutto ieri ho scoperto che hanno cancellato la piccola Moku, la mia Mokuren, perchè non entravo nel sito da troppo tempo, e dopo Capitan Findus anche i Monciccì sono morti e comunque vivevano sempre in coppia e io avevo un Monciccì single quindi chissà quanto avrà sofferto senza che io lo sapessi, si sarà sentito un pinguino vedovo! E poi gli ovetti gialli che contengono le sorprese dell'Ovetto Kinder... beh, sono cambiati anche quelli.
E' un brutto mondo. Cadono i governi, cadono i miei punti di riferimento di una vita. E odio le riunioni con le mamme.
Come disse uno strano tizio del CONI a me e Salvietta poco prima di proclamarci C.E.S., "L'atleta migliore è quello orfano".

Canzone del giorno: Make your own kind of music - The mamas and papas

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posted by sand @ 18:56:00   0 comments
domenica 6 aprile 2008
Cornetti caldi e Billy Idol
Dovevo capirlo. Dovevo intuirlo e rimanere sotto le coperte fino al tramonto, quando sarei potuta uscire confondendomi con il buio e travestirmi da Billy Idol per non farmi riconoscere.
La giornata era iniziata con una sveglia più melodica di un gorgheggio napoletano, le urla di mia mamma contro la gatta al piano di sotto. Due secondi dopo ha spalancato la porta della mia camera con la tenerezza di un cyborg ed è entrata ridendo a carcajadas, che sarebbe a crepapelle (mi ha sempre fatto impressione questa storia della pelle che si crepa); poi mi ha sventolato davanti al naso un cornetto caldo e profumato.. ok, scarseggiava in dolcezza ma con l'impegno ci siamo, ho pensato.
Povera illusa.

M: Ahahahaha, lo vedi questo? Lo vedi?
N: ...
M: No ma, ti dico: lo vedi??
Papà, fuori campo: L'ha visto?
N: No, mamma.
M: Ah già, gli occhiali. Tieni gli occhiali! Ora lo vedi?
N: ..E' una brioches.
M: Ehehehehe. Sicura??
N: Non lo so mamma, forse è una brioches aliena, visto il casino che stai facendo!! Che dia..?!
M: Uhuhuhuhu. Una brioches aliena! Guarda meglio.
N: E' una brioches.. morsicata. Perchè mi stai svegliando con una brioches morsicata, mamma?
M: Ihihihihi. Era la tua colazione. Ma Ombretta è saltata sulla tavola e se l'è mangiata soddisfatta! Non è carina? Vedessi come si leccava i baffetti e le zampine!!
N:
...


Così, dopo un pomeriggio di mal di testa e rompimento (c'era il sole fuori, c'erano gli uccellini..) su rasgos suprasegmentales, fricative alveo-palatali, glottidali approssimanti, epéntesis e palabras semicultas, faccio una pausa e dirigendomi verso il bagno scorgo mia mamma con un muso che tocca il piano di sotto. Un rapido 2+2 e capisco che ce l'ha con mio papà, ma incautamente le passo abbastanza vicino da entrare a far parte del suo campo visivo e quindi delle motivazioni per cui il mondo in questa domenica 6 aprile va a rotoli. Venticinque anni e ancora non ho imparato a starle lontana quando ha il broncio.

Il sunto delle sue parole consiste nel fatto che sono stata tutto il pomeriggio a divertirmi fortemente, credo, anziché uscire a correre, quindi non ho più il diritto di lamentarmi per il mal di schiena.
'Sti figli che scelgono sempre prima il piacere..!

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posted by sand @ 18:22:00   0 comments
sabato 5 aprile 2008
Situazioni tipiche - 2
Questa l'hanno conosciuta benissimo, per anni, persone come Elenini o Martina. Se fossero state un fumetto penso gli sarebbe comparsa la goccia davanti al viso..

Situazione tipica n.2:

N:
Non mi piace.
E:
Ma gli morivi dietro! Qual è il problema?
N:
Ora gli piaccio.

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posted by sand @ 19:37:00   0 comments
Situazioni tipiche - 1
Ora che ho specificato, per mia tranquillità, il reale significato di tutti questi grandi amori e madri pazze e capi assassini, posso tornare ad aggiornare il mio campionario di (reali) approcci di gioventù.

Situazione tipica n.1:

N: Come vorrei finire tra le sue braccia!
>SBRADABADABRANG!!!<
N: Ehm.. intendevo senza una commozione cerebrale..

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posted by sand @ 19:30:00   1 comments
Ironia al n.15
Ieri sera sono tornata a casa ed ho trovato questo nel bagno. Al n.15 la vita la si prende su così.
Non so bene quanto di questo mi sia stato contagiato dalla mia famiglia e quanto invece le abbia portato io stessa man mano che crescevo, ma l'ironia è il jolly con cui cerco di attraversare l'esistenza: di sicuro questa casa è una gabbia di matti, ma ognuno ha sviluppato la sua demenza in modo peculiare, quindi meglio riderci sopra.
Ecco perchè i miei post sono zeppi di commenti più o meno buffi su presunti amori, odi, torturatori, madri tacchiste e sconosciuti importanti. Gli episodi che vivo, li filtro con questo salutare esercizio e allora gli sconosciuti si trasformano in pelouches, i fattacci diventano vignette e strani personaggi sembrano grandi amori. A ognuno il suo metaforico antidoto: io, soprattutto da Marta in poi, mi trovo bene con questo.
Perchè la nostalgia se no ti frega. Ho sempre litigato un sacco con la mia perché, che mi piaccia o no, mi sono resa conto che soffrirò sempre di nostalgia.

Ormai ho imparato ad accettare questo lato, anche se non era quello che volevo per me, e gli lascio un suo spazio. Ha scelto la sera, perché di solito la sera è per me, con il suo silenzio, il buio, i fogli di quaderno ed i pensieri. La sera, ecco, è una specie di regalo che mi faccio ogni giorno. Il sole no: il sole mi dà voglia di uscire, di chiacchierare, di correre, anche di pigliarmi un acquazzone e poi un raffreddore e riderci su.
Però ogni volta la notte ritorna ed io rallento, mi appoggio a questa specie di metaforica finestra che dà sulla stazione dei treni o sulla fermata di un tram e mi lascia vedere le persone che aspettano, o che prendono il treno per un pelo, e le storie che si trascinano dietro. Questa finestra è l'essere cresciuta circondata da parenti che cucinavano un sacco di dolci e un sacco di storie, e amici d'infanzia con cui avere paura e rotolarti nel fango, e vicini che ti suonano il campanello per avvertirti che inizia a piovere se hai il bucato steso, e matti che ti regalano dei funghi, e professori che parlavano da soli, e baristi del solito posto e tanti gatti. E scoprire, ora che non "abiti" più lì, che ti mancheranno per sempre.

Canzone del giorno: My number - Tegan and Sarah

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posted by sand @ 19:03:00   0 comments
giovedì 3 aprile 2008
Terapie, acqua e strani giochini
Giornata fiacca: niente E.R. né lezioni per visita fisiatrica. Nuove terapie per la schiena, però pare che queste siano piacevoli. Non dovrò starmene al buio con piccole e scottanti scosse elettriche e massaggi dolorosi! Senza contare il terapista maniaco che entrava quando mi spogliavo e mi mostrava giochetti illusionistici con palline di spugna per fare colpo.
L'unica scena blogghesca è stata più o meno:

Dott.ssa: Sto preparando un certificato descrittivo. Lei cosa fa?
N: Dunque, ora le spiego: [...]
Dott.ssa: ...
N: ...
Dott.ssa: Ci metterei più tempo a scriverlo che a fare tutte le visite del giorno, lasciamo perdere.

Prima mi sono resa conto di quanto io sia in realtà sensibile al tema dell'acqua: avevo voglia di berne di bella fresca, così l'ho lasciata scorrere un po' dal rubinetto. Mi è sembrata una specie di festa, una di quelle trasgressioni tanto buone proprio perchè non le fai mai e le aspetti tutto l'anno, come rimanere sveglia fino a tardi il 24 dicembre per Babbo Natale!
E tanto perchè sto scrivendo un post a tematica molto unitaria, senza saltare di palo in frasca, ecco parte di un giochetto dal sito dell'Accademia della Crusca (..lo so, lo so, fucilatemi un dito per volta.. sono peggio di McStalky quando spedisce libri via posta raccomandata e infinite mail per spiegare il gesto). Vediamo chi azzecca più pronunce esatte! Le soluzioni in un commento.

- codardìa o codàrdia
- còlossal o colòssal
- peróne o pèrone
- scandinàvo o scandìnavo
- guaìna o guàina
- io valùto o io vàluto
- diurèsi o diùresi
- tralìce o tràlice
- Nobèl o Nòbel
- cadùco o càduco
- incàvo o ìncavo
- salùbre o sàlubre
- io esplèto o io èspleto
- èureka o eurèka
- gòmena o gomèna
- ìlare o ilàre
- sàrtia o sartìa
- leccòrnia o leccornìa
- pùdico o pudìco

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posted by sand @ 15:03:00   1 comments
mercoledì 2 aprile 2008
Signorina, lo sa com'è!
Sono indecisa se la notizia del giorno sia il fatto che il Silvio ha dato una conferenza stampa su un cuscino per sembrare più alto o la pubblicità in cui la pollastra vuole fare la vj ma nel provino le chiedono di fare LA RUOTA e lei, zioè, è un problema perchè ha le sue cose, ma per fortuna ha l'assorbente giusto e così la prendono!
In compenso oggi poche sventure all'E.R: una botta allucinante contro uno spigolo, da piangere per il male (ho dovuto fingere di nulla perchè mi stava parlando il viceboss, credo però di essere diventata viola a striature rossastre), e una leggerissima confusione che mi ha portata anzichè al al piano del labririnto. McBesamemucho non c'era, quindi ne ho approfittato per imparare a dire pediatria. Mi è servito in telefonate come (giuro!) questa:

N: Pediatria buongiorno.
X: Buongiorno signorina.. è la signorina, vero?
N: Dipende signora. Che signorina cerca?
X: Ecco, io dovrei prenotare una visita.. è per mio figlio, sa. Ha le anche storte e vorrei.. vorrei.. capisce.
N: Capisco. La visita è a pagamento o convenzionata?
X: No, no, voglio la mutua io!
N: Allora deve chiamare il CUP. Le lascio il numero?
X: No!!! Mi hanno detto di chiamare qui per una visita con la dottoressa N.
N: Forse allora è privata..
X: Beh, dipende. Come sono i tempi? E i prezzi, eh, come sono? Perchè signorina, sa com'è!
N: Certo. Dai X agli X euro.
X: Guardi.. facciamo che ci penso, perchè io dovevo solo confermare. La prenotazione l'ho fatta la settimana scorsa.
N: ...

Diciamocelo. Non è un granché come punteggio CL.unei.


Canzone del giorno: What's up - 4 no blondies

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posted by sand @ 19:08:00   0 comments
martedì 1 aprile 2008
Non sono Chuck Norris
Oggi ho preso il treno aggrappandomi alla maniglia dopo che era partito e issandomi con la forza delle reni. Dopodichè mi sono arrampicata sul tetto e l'ho sfondato con un pugno, calandomi sulla vittima predestinata al sacrificio con un calcio rotante che gli ha rubato il posto e la testa.
**Disclaimer: non ripetere a casa, quest'operazione
è stata eseguita da una pendolare professionista.**

Ecco, questo è Chuck Norris (anche se al mio treno stamattina mancava solo il calcio rotante). Quello che racconto in questo blog, invece, è la mia vita reale. Specifico perchè mi rendo conto di sembrare svanita in modo incredibile (credeteci!), dai commenti stile:
- Dimmi la verità, i post che scrivi sono veri o ci prendi tutti in giro? (coinqui)
o Fra, ricevendo una spiegazione secondo me molto logica su di lui:

F:
Dannazione.. sei pazza!

N: A me è capitato, quindi è anche verosimile..
F: Sì, ma tu non fai testo.

Torniamo a noi. All'e.r. anzichè mezza persona scopro che devo sostituirne due perché LaLaura è malata e non è un pesce d'aprile. Mi inauguro con un professionistico "PREdiatria buongiorno" dopo aver scorto McBesamemucho in camice; ricevo incoraggiamenti sul Grande Capo.
- Ma il primario è buono.. devi temerlo solo quando giù c'è tanta gente perchè si innervosisce e ha una brutta giornata! Scendo un attimo.
30" dopo, risalendo:
- Ecco, ha una brutta giornata.

Secondo me mi ama. Aveva una giornata pessima ma mi ha riservato solo
sorrisi gentili. Ed è anche un bell'uomo, con l'apostrofo.

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posted by sand @ 17:04:00   0 comments
About Me

Name: sand
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Discover U2!

Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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