Oceans...
my glass mask   
giovedì 31 dicembre 2009
In Doma
Lo ammetto, partivo bendisposta avendo per lei gridato al miracolo David Byrne (no, voglio dire: David Byrne!) (e poi ho appena visto The Village dopo qualche anno, e ho scoperto che rivederlo sapendo COSA, be', è stato migliore della prima volta)

(volevo dire, il film non c'entra nulla: solo un'ulteriore buona disposizione ché della famiglia Phoenix non si butta via niente)

Comunque sto ascoltando In Doma ed è una specie di capolavoro.

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mercoledì 30 dicembre 2009
Vattelapesca
Chiariamo una cosa: io, la pectoral, la odio. La detesto. Da quando vado in quel luogo di tortura ho sempre cercato di evitarla e non sono mai, mai riuscita a impietosire l'aguzzino quando decideva che era tempo di tornarla a trovare. Ma non è mica una macchina: è una trappola infernale studiata da Lucifero per friggerti il cervello mentre cerchi di capire come funzioni, ingenuamente convinta che esista un modo per farla funzionare, per farla andare giù, su, indietro.
E così mentre tu cerchi di sbloccare tutte le leve e manopole che trovi, svitando quelle da tirare e tirando quelle da svitare, di girare i manici dal lato giusto spostandoli ancora di più verso quello sbagliato, di ribloccarli, di alzare, abbassare, accorciare senza ricordarti assolutamente quale bottone sblocchi cosa, fingi noncuranza premendone uno e poi sentendo subito una gran sete-guadagna tempo nel momento in cui ti rendi conto che era quello sbagliato... oppure tiri una leva, non riesci più a rimetterla a posto e fingi spudoratamente di averla voluta mettere proprio così, incastrata a mezza via, per riposare le braccia fischiettando (N.B. prima ancora di cominciare l'esercizio, visto che tutto questo lavoro è di preparazione e basta) fino a che non senti alle tue spalle qualcuno che sghignazza sommessamente, e quando ti volti c'è questo imberbe (li trovo tutti carini comunque) che si gode la scena con un sorriso di buonumore che gli va da un orecchio all'altro mentre ti dice (stracciandoti gli ultimi brandelli di dignità) che, sai, in effetti ti converrebbe bloccarla, prima.
Senza contare che non ho ancora pubblicato il post di Natale, e siamo il 30 dicembre.
Per non dire poi che qualcuno deve aver provato i suoi riti satanici su di me, dal momento che stamattina mi sono svegliata con una T grigia sulla fronte.
E dire che ieri, mentre mi lamentavo per quel particolare karma che mi fa trovare invariabilmente uomini con ex strafighe, il braghy aveva anche accennato a un "perchè, tu come sei" a cui non ho creduto neanche per un attimo ma che mi ha comunque fatto piacere per il tentativo.
E invece. Maledetta pectoral. Sono nervosa e devo prendermela con qualcuno, e la cosa migliore che ho trovato è:
Bene, tutti quelli che preferiscono gli Stones perchè sono più rock e più alternativi non hanno capito un fico secco e pensano ancora che i Beatles siano Hey Jude, ecco!!!
Vattelapesca.

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giovedì 24 dicembre 2009
24 Ho! Ho! Ho!

In questi giorni giravo puffando di qua puffando di là come il folletto dello spirito natalizio, un'elfa con il suo maglioncino rosso, moon boots pelosi sui jeans stretti e poi sciarpona e berretto bianchi come la neve.
Mi sono anche fermata a guardare un presepe costruito all'interno di un tronco pieno di neve finché il cervello non ha iniziato a fare tlin tlin.
..Se fate i bravi questa notte passo a trovarvi!

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Dirompentemente
Poi c'era pure quel ragazzo che ieri si è lanciato come un eroe nel fuoco fra le porte dell'ascensore perché non si chiudessero, e dopo avercela fatta mi ha sorriso allegramente gongolando un complice "E' andata!", ma doveva proprio essere destino che provocassimo una qualche sciagura perchè il giorno dopo stavo uscendo di corsa dall'ascensore mentre lui passava di corsa davanti all'ascensore e sono carambolata sul suo carrello senza via di scampo.
Fra una maceria e l'altra sono stata proprio contenta di risalutarlo.

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Stream of conscoiusness
Quasi dimenticavo il piccolo, angelico, imberbe della palestra (nessuno sa dirmi che orari faccia durante le vacanze di natale quel posto?) a cui ho chiesto aiuto (spudoratamente, come mio solito in quanto piccolo scricciolo ispirante protezione) (Raven dice che è perchè non mi conoscono) (ma Raven non ha mica le idee chiare) per un attrezzo, e lui carino si è precipitato con abnegazione indiscutibile e una tale foga di rendersi utile "perchè i muscoli non ce li hanno solo i braghy fighi e i 30enni" (molta più abnegazione del braghy in effetti) (con il quale ho poi avuto un'acculturata conversazione conclusasi con il mio "Prima che mi metta le spallone tu avrai gli slip di pizzo!") (quella frase sui 30enni comunque la dicevano i suoi occhi, non la sua voce) che è inciampato su se stesso avvitandosi, e allora mi sono sentita in colpa come una vedova attempata, perchè era così giovine e angelico e carinamente disponibile (e per nulla imbranato nel gentile aspetto) e non meritava di avvitarsi, e soprattutto (diciamolo, diciamolo) (rullo di tamburi) mi ha ricordato il Silver, e ciò ispirommi a priori una sacrosanta tenerezza!!!

(cbcr)

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posted by sand @ 19:02:00   0 comments
domenica 20 dicembre 2009
Lo fa apposta

Ha deciso che a ventisette anni ho vissuto abbastanza penso, oppure non è consapevole dell'attitudine al brutale omicidio delle sue groupies.
Non bastavano la scena burlona, i messaggini: ora è passato all'ingresso da splendido mentre sto parlando con la tirocinante che di rimando lo saluta con un educato "Buongiorno". Al che lui si viene a sedere sopra il tavolo con aria affranta e appoggiandosi comodamente a me protesta: "No ti prego, dammi del tu perchè già mi sento vecchio con lei che ha 8 anni meno di me!"

Lei ovviamente arrossisce, fraintende tutto, comincia a balbettare un "Ah... lei? VOI??" e fugge, lasciandomi lì coi moduli in mano e la gocciolona in testa in stile manga mentre lui sghignazza.

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Accanimento terapeutico
Alla fine ho consapevolmente scelto di tralasciare i lati bui di questo compleanno: non ho proprio voglia di stare lì a prendermela con chi, da buon bugiardo & pacconaro, te lo rovina. Per una volta penserò a prendere i miei personali provvedimenti a freddo, senza rovinarmi il fegato: in fondo, basta essere lucidi e mollare. Nove mesi di tentativi sono abbastanza per smetterla con l'accanimento terapeutico su un'amicizia unilaterale.
Ecco perchè mi concentrerò invece sugli aspetti migliori di queste giornate:

- Sconfiggere la Pagina della Sfinge senza occhiali, risolvendo rebus e sciarade della Settimana Enigmistica come se ci vedessi.
- I bimbi che per svariati minuti hanno continuato a salutarmi dal lunotto posteriore dello scuolabus l'altra mattina, ed erano così piccoli, teneri e mangiabili che me li sarei rapiti tutti e gli avrei dato una nuova casa. La mia.
- Alcune definizioni ricevute da tre begli uomini: raffinata (dehe), angioletto (mwahahah), stella (ihih). Come dargli torto.
- L'ipse dixit del mese: "Perchè il Congo è bello, è come essere in Svizzera!" (Maria)
- Carlo che prova a incasinare tutti i suoi impegni e cambiare treni e spendere il doppio dei soldi solo per esserci.
- McBesame che mi manda messaggini dalla stessa stanza perchè sta seguendo un corso ma si distrae a raccontarmi dei Muppets.

A proposito, lo fa apposta. Tutta la verità nel prossimo post.

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Compleanni al n.15
Ovvero come avere una crisi d'identità di primo mattino. Oggi sono riuscita ad avere la seguente conversazione con mio padre:

N: Mi ha fatto gli auguri la sorella del Tomtom!
P: Dai! E sua morosa?
N: . . .


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domenica 13 dicembre 2009
I will don't singing
Le cose stanno così: quando inizi la settimana accorgendoti che stai andando al lavoro così presto che oltre a te per la strada ci sono solo le lastre di ghiaccio e i bracconieri (letteralmente, visto che ne ho beccato uno in bicicletta col suo fucile in spalla) dovresti ragionevolmente aspettarti qualche catastrofe: per esempio il crollo in blocco dei McUomini.
E' cominciata con McBesame che faceva il simpatico burlone per avermi colta a fissare l'albero del reparto con occhi sfavillanti e, intenerito dalla scena, ha deciso di comunicarmi che noi due dovremmo metterci insieme proprio mentre le sue agguerrite groupies passavano di lì cogliendo non il tono scherzoso bensì l'occhio suadente, motivo per cui devo iniziare ad andare al lavoro con la scorta.
Poi quell'adorabile imberbe di Silver che nonostante l'occhio furbo, l'amore per i fab four, il segno del sagittario e quelle deliziose rughette d'espressione ai lati della bocca... beh, è uno scout. Il cuore mi sanguina, ma nessun grande amore potrebbe sopravvivere a tanto.
Dopodiché, se Marco Mengoni è ambiguo io sono alta. Quel ragazzo spiegherebbe a Lapalisse chi era Lapalisse.
Anche volendo sorvolare sulle sopracciglia ad ala di gabbiano e sui suoi pianti per l'eliminazione di quei bei figlioli dei Luana Biz, nel corso di queste settimane ha cantato due famosi pezzi (1 ; 2) di un famosissimo asessuato, un celebre pezzo di un celeberrimo ipersessuato, la meravigliosa canzone-manifesto di Umberto Bindi e, ciliegina sulla torta, Almeno tu nell'universo declinata al femminile come l'originale. E sto sorvolando per pudore sulla sua totale imperturbabilità di fronte alle ballerine seminude che, per usare un francesismo, gliela sbattevano in faccia e in ogni altro punto raggiungibile del suo corpo (qualcuno si ricorda, per favore, di Tony Maiello?).
Perduti i primi due, completiamo la triade factoriana con i Bastard, dei quali ho giustappunto compreso la sezione valsuganese del testo di "Uomini col Borsello" (quella degli Eli) decidendo di conseguenza che non è più il caso di farla tradurre a mio papà, come gli avevo allegramente proposto.
Non è che qualcuno mi ridarebbe Antonio Maggio?
Poi come non citare le battute di Simone sulle bomboniere tra una birra e l'altra e quelle più infelici di Raven tra un addominale e l'altro? Sono fortunati che la vincitrice del concorso "crea un titolo per il post" è indubitabilmente LA BIMBA, che durante gli esercizi di inglese è riuscita a creare una frase che infrange in un colpo solo tutte le regole della Grammatica Generativa, con buona pace di Chomsky.

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Tu quoque
Penso di essere irrecuperabile.
Ho sognato per anni che qualcuno lo facesse, e poi quando succede - ma mica per il sangue - quello sguardo perso, confuso, spaventato mi ha fatto pena. Troppo umano.
Il re che smarrito si scopre nudo, e in fondo più del re mi fanno ribrezzo i suoi lacchè coi loro carri.
Tu quoque, Brute, fili mi, però speriamo che i 2 denti rotti fiano quelli dafanti.

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posted by sand @ 21:07:00   0 comments
mercoledì 9 dicembre 2009
Aria da neve

Lunedì, voglio dire, già mi perdevo il ponte perchè grazie alla cortese influenza A avevo trascorso una settimana a letto e mi ero presa indietro col lavoro; poi ho dimenticato di raddoppiare la scorta di fazzoletti di carta e quando li ho finiti ho dovuto sgraffignare le salviette dello studio di Mazzoleni che, diciamocelo, la carta vetrata ne ha da imparare da loro!
Il mio telefono era scarico, scarico di batteria, scarico di soldi.
Avevo dimenticato l'ombrello.

McBesame mi aveva comunicato che giovedì mi avrebbe abbandonata, e un corso senza McBesame non è neanche un corso.
Cristina D'Avena mi sfuggiva clamorosamente.
Anche il mio treno mi sfuggiva clamorosamente, facendomi aspettare un'ora in più.

Nel momento in cui riuscivo a prendere il treno successivo, dopo i miei venti minuti di tran tran, grazie alle tre borse che portavo sulla spalla destra riuscivo formidabilmente ad incastrarmi mentre tentavo di uscire, scoppiando a ridere da sola di me stessa.


E allora, uno dice, che c'hai da sentirti così contenta?

E chi lo sa, mi rispondevo io. Poi l'ho capito.

Sono uscita e ho annusato l'aria, ho annusato quei colori neutri e quell'ambiente immobile e quelle gocce pungenti e ho capito.

Aria da neve.

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posted by sand @ 11:13:00   0 comments
lunedì 7 dicembre 2009
Babbo Natale esiste ed è vendicativo
Per il fatto che mi sono dimenticata di essere venuta in treno stamattina, e che dovevo prendere quello dell'una e venti per tornare a casa, e così adesso mentre sto scrivendo sento il mio treno che passa sotto alla mia finestra mentre io me ne starò qui un'altra bella oretta in pediatria.

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posted by sand @ 13:19:00   0 comments
Babbo Natale esiste ma è un po' stronzo
Poi c'è il fatto che mi ero preparata con una serietà indiscutibile: 3 giorni di ripasso ininterrotto nonostante la testa che implodeva, fotocamera alla massima carica, spirito vispo e argentino nel cuore, equipaggiamento da Parigi-Dakar, gargarismi per favorire l'intonazione, controllo del diaframma, i testi a memoria, al lavoro presto sebbene ancora malata...

...doveva allietarci all'e.r. questa mattina, dovevo incontrare il mio mito, le avevamo preparato gli addobbi, le luci, gli alberi di Natale...


...perché Cristina, perché?!?

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posted by sand @ 12:52:00   0 comments
Babbo Natale esiste
C'è il fatto che stanotte, dopo un po' che non ci sentivamo e senza cause apparenti, stanotte ho sognato Marm e Marm ha sognato me. Ecco perchè posso ragionevolmente affermare che non di sogno si trattasse ma di sonnambulismo.
Così, mentre lui disquisiva polemicamente su questo modo di incontrarci eccentrico ed intricato, due buone ragioni per ritenerlo in effetti reale, io mi sono entusiasmata.
A Natale tutto è possibile.

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giovedì 3 dicembre 2009
La trama del film
Avete presente quelle americanate in cui le disgrazie si susseguono puntuali e impietose per dare modo all’eroe di dimostrare tutto il suo valore e sono così incredibilmente precise da rendere evidente l’intreccio a tutti coloro che abbiano ormai superato i sei anni?

La trama:
La giovane donna è felicemente incinta ma, forse per aver guardato per l’ottava volta Independence Day, forse a causa dello scioglimento della calotta polare, le acque le si rompono in anticipo (molto anticipo), e un mezzo di soccorso li raggiunge per trasportare lei e il suo frettoloso pargolo in ospedale.
L’ambulanza, ovviamente, quando ormai stava per arrivare a destinazione ha un incidente lungo la strada.
Accorrono coraggiosamente sul posto un’ostetrica che si scoprirà essere la vicina di casa della temeraria partoriente ed un pediatra che si scoprirà essere tremendamente bello e gentile, nonché istruttore di rianimazione neonatale (punteggio clooney: 100/100).
Ricapitolando per non farci mancare nulla: il bambino è prematuro, podalico e sta per nascere in mezzo ad una strada. Manca l’invasione degli ultracorpi e poi sfondiamo al botteghino.
L’eroico dottore però non si arrende, e per mezz’ora pratica sul fragile corpicino quelle tecniche di rianimazione che conosce così bene, fino a salvarlo tra le lacrime e gli applausi di tutti gli astanti.

Non so se alla fine la giovane partoriente si sia anche innamorata dell’eroico McBesame ma la morale della favola è: partecipate ai corsi di Rianimazione Neonatale dell’U.L.S.S. 15 per favore, come vedete sono i migliori.

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EX - FACTOR

Si comincia con il ritorno degli alberini luminosi ed è già white christmas. Nella compilation natalizia “volemosse bbène” Giuliano canna clamorosamente il suo turno per il playback guardandosi intorno con aria beata e beota mentre la sua voce si sparge tutt’intorno come per magia, e solo per questo diventa il vincitore morale.

In realtà Marco è già vestito da vincitore (o da ferrero rocher, in base alla sensibilità individuale), sempre più d’oro man mano che l’ora avanza (e la palpebra cala: sarà mica per tenerci svegli coi giochi di luce?)

Le Yavanna… be’, le Yavanna ci sono e questa è già la notizia: non Chiara, non Silver (di cui Morgan era palesemente innamorato, ricordiamolo). Con Pezzali creano un ecosistema ossimorico a random, e io, che ho gli occhi raffreddati e in sofferenza, decido che posso seguire il duetto anche solo ascoltando.

Pubblicità. La bambina che salva Babbo Natale con il panettone credo che quest’anno abbia votato alle primarie.

Torniamo, e mentre Francesco ha i brividi sui tatuaggi la mater mi domanda “quale sia il capo dei tre”, avendo scambiato la cricca di 50cent per una gang dei bassifondi newyorkesi. Del resto aveva anche educatamente accostato la parrucca della Mori al leone della Metro-Goldwin-Mayer, e come darle torto?

Dopo la versione russa di “laif is bigghiar, bigghiar and iu arr niat mi” tutto sembra un po’ poetico, ma Giuliano acclamatissimo in Bella senz’anima nun se po’ senti’, è così scolastico che lo sovrappongo alle allucinazioni di un grembiulino dei puffi!

Poi è di nuovo amarcord (alla ricomparsa di Ilaria ho seri incubi sul 485° annuncio “E adesso ecco a voi… Oceano!!!”), con la Cuccarini che, avendo finalmente capito che la castità col berlusconismo non paga, si presenta sul palco come la cugina di Lady Gaga venuta dallo spazio per incontrare i petardi con cui si pettinava Marcella Bella.

Gli inediti: Morgan finge entusiasmo, ma è per una buona causa (è così arrendevole stasera, andrà a picchiare 2 o 3 grossi rapper per sfogarsi a fine puntata?)

Brenda, Noemi… sempre i nomi sbagliati al momento sbagliato questo X Factor.

Si va verso l’happy end con quei 2-300 ospiti a tirarla lunga e Tommassini che ci mette del suo definendo Marco uno dei più grandi artisti con cui ha lavorato (sobriamente ricordandoci così per la 486° volta, una in più delle versioni di Oceano, che lui ha lavorato con Maicol Geccson, Madonna, Pawarotti...).

Nel medley finale Marco si esalta, la maramaionchi dichiara di sentir arrivare l’orgasmo e il pastore annaffiato (dudù-dadada) ha un’espressione così schiacciata dalla assoluta superiorità del suo avversario che mi viene quasi voglia di farlo vincere per tirargli su il morale: dai Giuliano, coraggio, hai la mia età e ne dimostri dieci di più ma in compenso causa orari notturni ed influenza avanzata oggi la mia voce è uguale alla tua!

Per l’ultima volta Egidio spegne lo studio. Mi mancherà.

Poi i coriandoli, Marco piange, gli altri concorrenti fingendo di festeggiarlo cercano neanche tanto subdolamente di farlo fuori e se non ci fosse Morgan che per la terza volta gode impunito mi parrebbe di essere, ohibò, tra le miss.

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posted by sand @ 09:53:00   0 comments
About Me

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Discover U2!

Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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