Oceans...
my glass mask   
martedì 20 gennaio 2009
I soldi non sono tutto. Una rondine non fa primavera. Comunque non ci sono più le mezze stagioni.
Ci sono coppie che fanno pace con il sesso; a me e il Babu capita con X Factor (anche perché col sesso sarebbe difficile.. tomtom non pervenuto, dato che non vedendolo non ci litigo e se lo vedessi, ora come ora ci farei volentieri un tot di cose senza aver bisogno di litigare prima).
Non è che non siano bravi. E' che l'anno scorso guardavo la trasmissione per vedere i cantanti, e quest'anno invece per ora seguo i cantanti perché sono nella trasmissione.
Daniele Magro ha il suo perché, ma ho un problema personale a sentire Aretha Franklin cantata da un giovine di belle speranze. Poi proprio Think: è come vedere i Blues Brothers in mutande! Enrico è ancora la mia ugola preferita, con 38 di febbre e una laringite ha ballato e cantato come dj non riesce a fare nemmeno quando sogna di fronte a un tramonto in Patagonia! Meglio dell'Ambra Marie, comunque: me gusta la ragazza, però stavolta io tutta questa personalità mica gliel'ho trovata, Because the Night l'ha cantata precisa precisa alla Patti.
Invece, Ricciolidoro. Amo Ricciolidoro. Lo aspettavo, sapevo che ce l'avrebbe fatta ed eccolo lì, perfetto nella voce, nell'interpretazione, nella presenza scenica, con quella faccia da Simply Red bello.. non è Emanuele ma devo ammettere che gli voglio già bene. Dell'eliminazione non voglio neanche parlare perché altrimenti mi viene in mente che "Giacomino-io-che-amicco-e-sono-carino" e le mini sciampiste di rosso vestite sono ancora lì dentro.
Verso la fine, collegamento con Scorie per annunciare che Kakà resta al Milan; senza battute, probabilmente hanno capito che visto l'argomento, per ridere non erano necessarie.
"I soldi non sono tutto", disse quello stipendiato dall'uomo più ricco d'Italia.
Che poi lo riferisca con aria compiaciuta proprio l'uomo più ricco in questione, che coi soldi si è comprato Parlamento, immunità e pure la moglie, be', oggi che mi hanno rubato l'ombrello nuovo mi provoca un fastidioso prurito nelle parti più intime del colon.

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domenica 18 gennaio 2009
Sms pescherecci
Message from: Amir
To: Novella
"Uhm..."

Message from: Novella
To: Amir
"Uhm?"

Message from: Amir
To: Novella
"Era un messaggio-verme"

Message from: Novella
To: Amir
"E' perfettamente normale che io non abbia capito, vero?"

Message from: Amir
To: Novella
"Non capisci che ti ho amata? Nel senso peschereccio del termine!"

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posted by sand @ 17:28:00   0 comments
sabato 17 gennaio 2009
La Giornata dell'Amicizia
Dopo la giornata della socievolezza, la Giornata dell'Amicizia. Ho improvvisamente tanti di quei nuovi amici da fare invidia a facebook!
Intanto ho scoperto di essere un'amica di McBesame: e siccome sono parole sue perché io ero rimasta a "collega", la Salvietta per tagliare giudiziosamente la testa al toro suggerisce la fondamentale correzione in "amante". Sono amica di una sua collega (collega? amica?) che mi invita con entusiasmo alle feste. Sono evidentemente amica di mezzo e.r., dal momento che tutti si stupiscono con grave sofferenza morale di non essere a conoscenza dei fatti della mia vita. Sono amica del Blè che, sfruttando una sconosciuta proprietà transitiva, per mostrarmi i suoi gatti mi manda le foto della sua bella faccia.
Non parliamo poi dell'uomo-pausa che in palestra approfitta della mia solitudine per iniziare a stalkerizzarmi: ha approntato fra i dieci e gli undici loquaci agguati contro i miei soliti auricolari a palla, non ha capito le mie battute e sospetto abbia cercato di convincermi a fare la sauna con lui... Naturalmente con questa scusa mi è passato casualmente davanti sia all'andata che al ritorno, sobriamente ignudo nel suo fisico perfettamente statuario, strategicamente tatuato in punti che moralmente non avrei potuto scoprire in altro modo, e furbescamente umido con i riccioli che gli ricadevano sulla fronte. Si chiama E., confermando l'esperienza per cui, chissà perché, quando conosco un E. ci prova con me, sarà questione di sillabe?
O sarà che ultimamente non faccio che incrociare persone che mi vedono proprio bene, mi vedono proprio in forma, insomma mi vedono. Ne deduco che prima ero la sorella malriuscita di Camy Parker Bowles.
Immagino, tuttavia, che si riferissero a me fisicamente, dato che entrare in via David Maria Turoldo e leggere VIA BABBO NATALE mi pone cerebralmente appena un gradino sopra la Simona Ventura che per tirarsela con parole difficili spiega di avere "molte cartucce al suo arco".
Consoliamoci con la nebbia.

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domenica 11 gennaio 2009
Senza titolo

Per adeguarmi, non a tutti i siti, blog, trasmissioni televisive in Italia, improvvisamente, oggi (in quel caso avrei scritto: blah, blah, blah), ma ai miei ultimi ventisei anni di vita.

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venerdì 9 gennaio 2009
La Giornata della Socievolezza
Dev'essere stata la giornata del "Se ho gli auricolari a palla significa che in realtà muoio dalla voglia di fare amicizia con te". Non la conoscevo, ma probabilmente sta fra San Murphy e San "Amore dobbiamo parlare".
Dicevo, ieri doveva essere questa ricorrenza che non conoscevo, visto che nonostante gli auricolari a palla apparentemente mezza palestra aveva improvvisamente voglia di chiacchierare con me.
Secondo il Babu non di aria socievole si trattava ma di capelli fantastici. Sta di fatto che i miei movimenti sono stati controllati, misurati e infine commentati con una coerenza d'interpretazione commovente.
Prima lo stalker di rosso vestito che mi ha pedinata per tutta la palestra con le abilità mimetiche dell'ultimo samurai. Poi il simpatico signore con simpatici baffi e simpaticissimi polpacci che, avvicinatosi con aria complice, ha ammiccato dicendomi:
"Oggi si fatica parecchio, eh?"
Per non parlare del giovin muscoloso che con lo sguardo fascinoso alla bredpitt e la posa da cow-boy che accarezza le pistole nel saloon mi si è avvicinato commentando:
"Fai tante pause oggi, eh?"
"..."
Insomma, mettetevi d'accordo.
Anzi, no. Chissene.
Che oggi McBesame in maglietta bianca e capelli bagnati non era un uomo, era un infarto.

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giovedì 8 gennaio 2009
Gremlins e miti platonici
Ieri sono ricominciate le scuole, e così ho ritrovato le bestie. Dopo 15 giorni di vacanza ero già pronta a non bagnarli, non dargli da mangiare dopo la mezzanotte e non esporli alla luce diretta del sole e invece, sarà che erano pochini, è filato tutto liscio. E poi c'è Petribleh che manda le mail a me e al Grande Capo insieme, mi sento come dopo una promozione! La Salvietta dice che è perché ci prova, ma la Salvietta dice che anche McBesame ci prova, e soprattutto la Salvietta sta come me con un uomo cancro - indizio sicuro di cecità mentale. Ci vuole proprio la Taverna dell'Imbucato per salvarci...
Come finale mi sono messa a spiegare all'una di notte via sms le teorie platoniche a Emanuele. Credo che il mio prof di filosofia, se mi avesse vista ridurre il mito della caverna a 200 caratteri, mi avrebbe infilzata con la goduria di un inquisitore spagnolo.
Pare invece che io sia molto illuminante, perciò lo perdonerò per avermi chiamata biondina. Detto con affetto suona perfino dolce.

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martedì 6 gennaio 2009
Befane autoreggenti rosse al n.15
Mi stavo preoccupando.
Cose tipo: ieri ho fatto tutte le ricariche che potevo al Tomtom, quella Vodafone e l'Edicard e tutta beata quando sono tornata a casa la Vodafone mi ha scritto: Oh!! Brao mona, fai fai le ricariche agli altri che tu non c'hai manco un euro nel cellulare, te n'eri accorta?
O cose tipo: io che dico al Babu che se George Clooney bussasse alla mia porta con un Martini e un mazzo di fiori... io non ci starei. Ma mica perché avrei paura di farmi scoprire (che essendo George, secondo lui il Tomtom capirebbe). Perché non m'interessa!!!
Insomma, For-Heaven's-Sake, mi stavo giustamente preoccupando!!!
Allora ho postato nel gruppo fb dedicato al Salottino un sacco di vecchi video del Salottino, bravi vecchi video alcolici e casinari che mi riportano ad essere la ragazza seria di un tempo, mica questa qui che per un orso marinaio risponde "no party" al povero George, ma scherziamo! E chell'è!
Questa mattina, poi, per completare il tutto, ho trovato (l'ho proprio trovata, dal momento che me l'avevano nascosta negli stivali) la mia calza autoreggente rossa della befana... ma la cosa migliore è il biglietto. E come disse sempre il Babu quando raccontavo delle befane che mi organizzavano da piccola, "Capisci perché è venuta su così?"


Titolo: Befana per bambine adulte
(c'era pure la foto di una modella seminuda con una calza in mano disegnata sopra, devo dire che all'inizio avevo pensato male...)

La befana la xe vegnùa
co' un pacchetto pa' a putea
a ga dito che la xe bea
e siccome che a gà alta a glicemia
a ghe assa anca a ea
na sciantina de porcaria
da magnare con cautela
pa' no fare la porsela.
Serca ancora perché a gà
sconto na calseta impienà
de momoni, sta disgrassià!
Serca a calsa col reggicalse
parché no'a te sbrissia co te te pieghi
par fare a dispettosa coa gatea,
poareta ea!
Che a xe l'ultima restà
che a se assa cocoeare
da una ragassa un po' passà
ma a sentire el primario, molto speciale!
Auguri tanti par el finale
che torne Mirko a sopportarte
che te ghea moi de magnar nutella par rifarte
dea mancansa col sùcaro!
Ciao!
El Befanòn
Nicola e to mama in combinassiòn!

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venerdì 2 gennaio 2009
Buoni propositi per l'anno appena nato - 3

Stare al sole come i gatti. Sapergli dare ciò di cui ha bisogno. Comprare un caleidoscopio e un carillon. Provare a vestirmi scollata, se è così che deve essere. Sedermi per terra a guardare i sassi bianchi. Non restare mai in una situazione di stallo. Imparare a stirare. Rivedere La Sirenetta. Cantare Janis Joplin in playback. Sopportare quello per cui di solito scatto. Portare qualcuno alla Specola. Cambiare arbre magique. Restare a letto un giorno intero senza sentirmi in colpa, possibilmente non da sola. Essere meno confusa. Camminare molto. Creare esternalità positive. Comprare degli occhiali da sole. Non dimenticare la pillola. Scartare pacchetti. Essere meno perturbabile. Fare qualche muscolo alle braccia. Scarabocchiare. Vedere più stazioni. Sviluppare la telepatia. Fare un corso di massaggi. Trovare un grembiule verde. Pensare di meno. Andare a un concerto di Bregovic. Non farmi fregare dalla pubblicità. Diventare meno impaziente. Prendermi cura delle persone che amo. Trovare un'idea chiara. Non scappare. Essere un po' meno una di quelle persone che corrono nei corridoi quando nessuno le vede. Andare in Scozia. Portare qualcosa di buono a chi ne porta a me. Tornare in Grecia. Fare il bagno di notte. Comprare adesso qualcosa da usare a giugno. Trovare eroi. Acciuffare i primi raggi di sole. Fare ancora figure spaventose. Non lasciarmi fregare dalla nostalgia. Appassionarmi. Trovare l'acqua sulla luna. Non ammalarmi, se posso. Offrire da bere agli amici. Abbracciare un albero. Guardare le stelle. Fare una passeggiata notturna sulla spiaggia. Diventare meno caotica. Far innamorare. Lasciarmi stringere il dito da un neonato. Non scialacquare. Correre a perdifiato. Ricordare i nomi di chi si presenta. Aspettare l'alba con qualcuno che amo in un posto che amo, con quella sensazione di non voler essere in nessun altro momento, da nessun'altra parte, con nessun'altra persona al mondo.

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Buoni propositi per l'anno appena nato - 2

Ridere ogni giorno. Portare allegria. Vincere il mal di schiena. Essere un po' meno orgogliosa. Regalare il mio tempo. Andare in vacanza. Continuare a scegliere le scale. Vestirmi di rosso. Diventare più costante. Bere mojito sentendomi felice. Continuare ad affezionarmi. Comprare un cammello. Fare l'amore con quell'intensità. Stupirmi. Suonare la chitarra. Ripassare il latino ed il greco. Fare bolle di sapone. Abbracciare. Imparare le costellazioni. Schivare gli spigoli. Essere ancora “la colla” fra le persone. Guardare il mare. Spupazzare il mio gatto. Giocare una partita di baseball. Sorridere agli sconosciuti. Mangiare meno dolci. Farmi trovare vestita solo di presine. Riconoscere la gioia quando arriva. Aggrovigliarmi di meno. Organizzarmi. Conoscere i vini. Scrivere biglietti. Ritrovare Incisivo. Leggere, leggere, leggere. Infilare i piedi sotto la sabbia. Non preferire mai la strada più facile. Amare i gesti inaspettati. Farmi travolgere dal vento. Comprare un reggicalze. Non avere paura. Continuare a sghignazzare di me stessa. Cantare a squarciagola. Operarmi agli occhi. Ringraziare, scusarmi, salutare. Ricevere dei fiori. Non farmi trovare impreparata. Coinvolgere. Saper dire liberamente quello che provo. Sfidare la paura dell'altezza. Non lamentarmi dei problemi su cui inciampo. Diventare la migliore a calcetto. Continuare a ricordare. Perdermi a Venezia. Fare orecchie ai libri. Smettere di perdere gli ombrelli rossi. Godere della qualità del tempo. Sconfiggere Giorgio. Riordinare le vecchissime cassette. Parlare col signore che prende il treno delle nove e scende a Fratte con una grossa borsa di carta. Continuare a scrivere nel blog. Perdonare. Rendere felice una persona. Fermare qualcuno per strada che volevo conoscere. Trovare un'associazione per ciechi. Sapermi concentrare su ciò che veramente conta. Diventare una persona migliore di quella che ero nel 2008. Far rimbalzare i sassi a pelo d'acqua.

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Buoni propositi per l'anno appena nato - 1
Un sonoro chissenefrega alle splendide bionde ex fidanzate dagli occhi azzurri. Avere meno fiducia nell'umanità in genere e più fiducia in chi mi sta vicino. Imparare a cucinare. Smettere comunque di trovare ragazzi con splendide ex fidanzate bionde dagli occhi azzurri. Dimostrare che avevano ragione a dirmi che una mia qualità nei rapporti con le persone è "loving". Imparare a memoria tutta la discografia di Tom Waits. Laurearmi. Andare all'acquario di Genova. Diventare grande. Giocare. Proseguire per la strada che mi porterà a un Superbottom da urlo. Non lamentarmi per i mesi di lontananza. Sognare. Meritare le persone che stimo e che rispetto. Annusare la crema solare. Ballare ad un concerto. Continuare a rompere i miei metaforici vetri. Mangiare la neve. Capirlo ogni giorno di più. Fingere di nulla se un amico fa lo stronzo perché è innamorato. Sopravvivere da sola al 17 maggio. Baciare molto. Svelare i miei segreti (ma non i misteri). Continuare a scrivere a mano. Dire alle persone che mi piacciono, che mi piacciono. Mordere. Scattare molte foto. Diventare leggermente ragionevole. Non incrociare nemmeno un ragno. Mangiare, se questo fa piacere a qualcuno. Accorgermi delle persone che ho di fianco. Camminare a piedi nudi il più possibile. Ritrovare vecchi amici. Amare molto. Fare solo i capricci indispensabili. Leggere fra le righe. Mantenere le lucine negli occhi. Sorprendere. Migliorarmi nel lavoro. Imparare quel minimo di senso pratico necessario alla sopravvivenza. Dire a Zeno che non sono pazza. Non pentirmi mai. Provare le vertigini per un bacio. Fare qualcosa che sia utile non solo per me stessa. Fare l'amore in un luogo in cui non si può. Rileggere la Divina Commedia. Godermi consapevolmente ogni singolo istante.

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Calpestare la neve


Ogni tanto ho bisogno di fermarmi a raccogliere.
Me, quello che ho visto, quello che non mi sono accorta di aver pensato.
So che il 31 dicembre non sembra il giorno più adatto, ma un numero non cambia come ti senti, e il 31 in fondo è il giorno più adatto quando non vuoi che il mondo sappia dove sei. Io allora mi sono immersa in me stessa, nella mia tristezza e ho scavato, scavato, scavato; allora è venuto il turno della gioia, dell'allegria, dell'ansia, della noia, della speranza.
Ho giocato con tutto quello che mi aveva portato il 2008, che in fondo mi dispiace che vada perché con tutti i suoi casini è un anno che ho amato parecchio. E ho chiacchierato con il 2009, e gli orsi che mi riporta.

Poi oggi sono uscita a calpestare la neve. Era così alta che rendeva difficile ogni passo. In giro quasi nessuno: qualcuno fotografava, dei ragazzi mi hanno chiesto di giocare con loro a palle di neve. Quando ha iniziato a sciogliersi dagli alberi alle nostre teste siamo scappati, sprofondando con i piedi e con la sensazione di respirare meglio.

Tornando a casa non riuscivo a camminare sul marciapiede, allora ho controllato se potevo passare sulla strada: una macchina che passava si è fermata per lasciarmi attraversare. Io ho provato a spiegare al signore che non dovevo attraversare ma lui non capiva e poi era così gentile che alla fine ho attraversato lo stesso.

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About Me

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Discover U2!

Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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