Ridere ogni giorno.Portare allegria. Vincere il mal di schiena. Essere un po' meno orgogliosa. Regalare il mio tempo. Andare in vacanza. Continuare a scegliere le scale. Vestirmi di rosso. Diventare più costante. Bere mojito sentendomi felice. Continuare ad affezionarmi. Comprare un cammello. Fare l'amore con quell'intensità. Stupirmi. Suonare la chitarra. Ripassare il latino ed il greco. Fare bolle di sapone. Abbracciare. Imparare le costellazioni. Schivare gli spigoli. Essere ancora “la colla” fra le persone. Guardare il mare. Spupazzare il mio gatto. Giocare una partita di baseball. Sorridere agli sconosciuti. Mangiare meno dolci. Farmi trovare vestita solo di presine. Riconoscere la gioia quando arriva. Aggrovigliarmi di meno. Organizzarmi. Conoscere i vini. Scrivere biglietti. Ritrovare Incisivo. Leggere, leggere, leggere. Infilare i piedi sotto la sabbia. Non preferire mai la strada più facile. Amare i gesti inaspettati. Farmi travolgere dal vento. Comprare un reggicalze. Non avere paura. Continuare a sghignazzare di me stessa. Cantare a squarciagola. Operarmi agli occhi. Ringraziare, scusarmi, salutare. Ricevere dei fiori. Non farmi trovare impreparata. Coinvolgere. Saper dire liberamente quello che provo. Sfidare la paura dell'altezza. Non lamentarmi dei problemi su cui inciampo. Diventare la migliore a calcetto. Continuare a ricordare. Perdermi a Venezia. Fare orecchie ai libri. Smettere di perdere gli ombrelli rossi. Godere della qualità del tempo. Sconfiggere Giorgio. Riordinare le vecchissime cassette. Parlare col signore che prende il treno delle nove e scende a Fratte con una grossa borsa di carta. Continuare a scrivere nel blog. Perdonare. Rendere felice una persona. Fermare qualcuno per strada che volevo conoscere. Trovare un'associazione per ciechi. Sapermi concentrare su ciò che veramente conta. Diventare una persona migliore di quella che ero nel 2008. Far rimbalzare i sassi a pelo d'acqua.
Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per
piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle
pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare,
quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa,
l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane,
albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero,
i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole,
leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle
persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme,
perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui
il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti,
mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica,
la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche,
le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre
una ragione per ciò che fanno.
Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.
Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1,
la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz,
la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza,
l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia,
le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino,
il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino
è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone
che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei
meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono
ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile.
Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi
non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.