Oceans...
my glass mask   
giovedì 25 dicembre 2008
Grazie, happy birthday.
Grazie a chi ha festeggiato con me per 4 giorni il mio compleanno.
Grazie per i 26 baci.
Grazie per la mia torta.
Grazie a mia zia per aver detto che dal giorno in cui sono nata non ricorda un 20 dicembre senza sole.
Grazie per quel biglietto azzurro dentro quel libro azzurro.
Grazie a chi mi ha fatto provare nostalgia per i vecchi tempi.
Grazie a chi mi ha impedito di provare troppa nostalgia per i nuovi tempi.
Grazie a chi ha finto di nulla quando ho visto le piroghe.
Grazie a chi non aveva modo per sentirmi ed è riuscito a trovare un modo lo stesso.
Grazie a chi continua ad esserci, nonostante tutto.
Grazie al boss per avermi detto che è stata la sua fortuna avermi lì.
Grazie a chi mi ha detto che sono brava e mi ha chiesto di lavorare anche per loro.
Grazie a chi mi ha fatto bere troppo.
Grazie a chi mi è venuto incontro.
Grazie a chi mi ha seguita per dirmi che ero bella.
Grazie a chi mi ha fatto un regalo e non era tenuto.
Grazie a chi non poteva esserci, ma poi c'è stato.
Grazie a chi ha ricominciato a parlarmi.
Grazie a chi ha festeggiato con me anche se non mi conosceva.
Grazie per le 2 figure di merda che mi hanno polverizzato la fama in 5 secondi netti.
Grazie a chi ha compiuto gli anni con me.
Grazie a chi è venuto a festeggiarmi anche se stava male.
Grazie a chi mi fa fare le cose senza pensarci.
Grazie a chi è più importante del mio orgoglio.
Grazie a chi si ricorda sempre anche se non ci vediamo mai.
Grazie a chi ha tentato disperatamente di chiamarmi.
Grazie per la bufera di neve che mi ha lasciata bagnata e gelata fino al midollo, ma vittoriosa ed euforica e con le stelle negli occhi. Grazie perché un minuto prima avevo il vestitino i tacchi e la messa in piega, e il minuto dopo correvo bardata di stivaloni pigiami sciarpe e giubbotti a mangiare i fiocchi di neve e fotografarli per mandarli a 4000 chilometri di distanza.
Grazie perché ho speso un pacco di soldi ma mi ha reso felice, perché le mie persone erano con me.
Grazie a chi mi ha detto "mi sarebbe piaciuto che tu fossi stata mia figlia".
Grazie a quelli che tra un brindisi e dieci altri si sono presi cura con me di Orso.
Grazie a tutti quelli che mi hanno permesso di montarmi la testa, ripetendomi che ero decisamente in forma.
Grazie a quelli che in questi 26 anni hanno cercato con me. A quelli che quando li ho trovati ho pensato "ho trovato qualcosa".
Grazie ai ricordi.
Grazie a chi continua disperatamente a invitarmi a cena.
Grazie agli auguri di facebook, che senza facebook non avrei mai ricevuto ma facciamo finta di niente.
Grazie a chi è comparso come una vecchia premonizione che si avvera all'improvviso dopo 10 anni.
Grazie a chi capisce.
Grazie per tutti i regali, perché sono stata fortunata a ricevere soltanto regali "miei".
Grazie a chi c'è.
Grazie a chi non c'è, ma è come se ci fosse.
Grazie a chi non c'è ma poi torna.
Grazie a chi, quando torna, mi fa sentire felice.
Grazie a me, per essere riuscita ad entrare in quella casa.


Canzone del giorno: Happy Birthday

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posted by sand @ 21:48:00  
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Discover U2!

Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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