Un sonoro chissenefrega alle splendide bionde ex fidanzate dagli occhi azzurri. Avere meno fiducia nell'umanità in genere e più fiducia in chi mi sta vicino. Imparare a cucinare. Smettere comunque di trovare ragazzi con splendide ex fidanzate bionde dagli occhi azzurri. Dimostrare che avevano ragione a dirmi che una mia qualità nei rapporti con le persone è "loving". Imparare a memoria tutta la discografia di Tom Waits. Laurearmi. Andare all'acquario di Genova. Diventare grande. Giocare. Proseguire per la strada che mi porterà a un Superbottom da urlo. Non lamentarmi per i mesi di lontananza. Sognare. Meritare le persone che stimo e che rispetto. Annusare la crema solare. Ballare ad un concerto. Continuare a rompere i miei metaforici vetri. Mangiare la neve. Capirlo ogni giorno di più. Fingere di nulla se un amico fa lo stronzo perché è innamorato. Sopravvivere da sola al 17 maggio. Baciare molto. Svelare i miei segreti (ma non i misteri). Continuare a scrivere a mano. Dire alle persone che mi piacciono, che mi piacciono. Mordere. Scattare molte foto. Diventare leggermente ragionevole. Non incrociare nemmeno un ragno. Mangiare, se questo fa piacere a qualcuno. Accorgermi delle persone che ho di fianco. Camminare a piedi nudi il più possibile. Ritrovare vecchi amici. Amare molto. Fare solo i capricci indispensabili. Leggere fra le righe. Mantenere le lucine negli occhi. Sorprendere. Migliorarmi nel lavoro. Imparare quel minimo di senso pratico necessario alla sopravvivenza. Dire a Zeno che non sono pazza. Non pentirmi mai. Provare le vertigini per un bacio. Fare qualcosa che sia utile non solo per me stessa. Fare l'amore in un luogo in cui non si può. Rileggere la Divina Commedia. Godermi consapevolmente ogni singolo istante.
Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per
piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle
pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare,
quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa,
l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane,
albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero,
i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole,
leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle
persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme,
perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui
il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti,
mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica,
la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche,
le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre
una ragione per ciò che fanno.
Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.
Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1,
la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz,
la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza,
l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia,
le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino,
il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino
è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone
che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei
meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono
ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile.
Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi
non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.