Oceans...
my glass mask   
giovedì 24 dicembre 2009
Stream of conscoiusness
Quasi dimenticavo il piccolo, angelico, imberbe della palestra (nessuno sa dirmi che orari faccia durante le vacanze di natale quel posto?) a cui ho chiesto aiuto (spudoratamente, come mio solito in quanto piccolo scricciolo ispirante protezione) (Raven dice che è perchè non mi conoscono) (ma Raven non ha mica le idee chiare) per un attrezzo, e lui carino si è precipitato con abnegazione indiscutibile e una tale foga di rendersi utile "perchè i muscoli non ce li hanno solo i braghy fighi e i 30enni" (molta più abnegazione del braghy in effetti) (con il quale ho poi avuto un'acculturata conversazione conclusasi con il mio "Prima che mi metta le spallone tu avrai gli slip di pizzo!") (quella frase sui 30enni comunque la dicevano i suoi occhi, non la sua voce) che è inciampato su se stesso avvitandosi, e allora mi sono sentita in colpa come una vedova attempata, perchè era così giovine e angelico e carinamente disponibile (e per nulla imbranato nel gentile aspetto) e non meritava di avvitarsi, e soprattutto (diciamolo, diciamolo) (rullo di tamburi) mi ha ricordato il Silver, e ciò ispirommi a priori una sacrosanta tenerezza!!!

(cbcr)

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domenica 13 dicembre 2009
I will don't singing
Le cose stanno così: quando inizi la settimana accorgendoti che stai andando al lavoro così presto che oltre a te per la strada ci sono solo le lastre di ghiaccio e i bracconieri (letteralmente, visto che ne ho beccato uno in bicicletta col suo fucile in spalla) dovresti ragionevolmente aspettarti qualche catastrofe: per esempio il crollo in blocco dei McUomini.
E' cominciata con McBesame che faceva il simpatico burlone per avermi colta a fissare l'albero del reparto con occhi sfavillanti e, intenerito dalla scena, ha deciso di comunicarmi che noi due dovremmo metterci insieme proprio mentre le sue agguerrite groupies passavano di lì cogliendo non il tono scherzoso bensì l'occhio suadente, motivo per cui devo iniziare ad andare al lavoro con la scorta.
Poi quell'adorabile imberbe di Silver che nonostante l'occhio furbo, l'amore per i fab four, il segno del sagittario e quelle deliziose rughette d'espressione ai lati della bocca... beh, è uno scout. Il cuore mi sanguina, ma nessun grande amore potrebbe sopravvivere a tanto.
Dopodiché, se Marco Mengoni è ambiguo io sono alta. Quel ragazzo spiegherebbe a Lapalisse chi era Lapalisse.
Anche volendo sorvolare sulle sopracciglia ad ala di gabbiano e sui suoi pianti per l'eliminazione di quei bei figlioli dei Luana Biz, nel corso di queste settimane ha cantato due famosi pezzi (1 ; 2) di un famosissimo asessuato, un celebre pezzo di un celeberrimo ipersessuato, la meravigliosa canzone-manifesto di Umberto Bindi e, ciliegina sulla torta, Almeno tu nell'universo declinata al femminile come l'originale. E sto sorvolando per pudore sulla sua totale imperturbabilità di fronte alle ballerine seminude che, per usare un francesismo, gliela sbattevano in faccia e in ogni altro punto raggiungibile del suo corpo (qualcuno si ricorda, per favore, di Tony Maiello?).
Perduti i primi due, completiamo la triade factoriana con i Bastard, dei quali ho giustappunto compreso la sezione valsuganese del testo di "Uomini col Borsello" (quella degli Eli) decidendo di conseguenza che non è più il caso di farla tradurre a mio papà, come gli avevo allegramente proposto.
Non è che qualcuno mi ridarebbe Antonio Maggio?
Poi come non citare le battute di Simone sulle bomboniere tra una birra e l'altra e quelle più infelici di Raven tra un addominale e l'altro? Sono fortunati che la vincitrice del concorso "crea un titolo per il post" è indubitabilmente LA BIMBA, che durante gli esercizi di inglese è riuscita a creare una frase che infrange in un colpo solo tutte le regole della Grammatica Generativa, con buona pace di Chomsky.

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giovedì 3 dicembre 2009
EX - FACTOR

Si comincia con il ritorno degli alberini luminosi ed è già white christmas. Nella compilation natalizia “volemosse bbène” Giuliano canna clamorosamente il suo turno per il playback guardandosi intorno con aria beata e beota mentre la sua voce si sparge tutt’intorno come per magia, e solo per questo diventa il vincitore morale.

In realtà Marco è già vestito da vincitore (o da ferrero rocher, in base alla sensibilità individuale), sempre più d’oro man mano che l’ora avanza (e la palpebra cala: sarà mica per tenerci svegli coi giochi di luce?)

Le Yavanna… be’, le Yavanna ci sono e questa è già la notizia: non Chiara, non Silver (di cui Morgan era palesemente innamorato, ricordiamolo). Con Pezzali creano un ecosistema ossimorico a random, e io, che ho gli occhi raffreddati e in sofferenza, decido che posso seguire il duetto anche solo ascoltando.

Pubblicità. La bambina che salva Babbo Natale con il panettone credo che quest’anno abbia votato alle primarie.

Torniamo, e mentre Francesco ha i brividi sui tatuaggi la mater mi domanda “quale sia il capo dei tre”, avendo scambiato la cricca di 50cent per una gang dei bassifondi newyorkesi. Del resto aveva anche educatamente accostato la parrucca della Mori al leone della Metro-Goldwin-Mayer, e come darle torto?

Dopo la versione russa di “laif is bigghiar, bigghiar and iu arr niat mi” tutto sembra un po’ poetico, ma Giuliano acclamatissimo in Bella senz’anima nun se po’ senti’, è così scolastico che lo sovrappongo alle allucinazioni di un grembiulino dei puffi!

Poi è di nuovo amarcord (alla ricomparsa di Ilaria ho seri incubi sul 485° annuncio “E adesso ecco a voi… Oceano!!!”), con la Cuccarini che, avendo finalmente capito che la castità col berlusconismo non paga, si presenta sul palco come la cugina di Lady Gaga venuta dallo spazio per incontrare i petardi con cui si pettinava Marcella Bella.

Gli inediti: Morgan finge entusiasmo, ma è per una buona causa (è così arrendevole stasera, andrà a picchiare 2 o 3 grossi rapper per sfogarsi a fine puntata?)

Brenda, Noemi… sempre i nomi sbagliati al momento sbagliato questo X Factor.

Si va verso l’happy end con quei 2-300 ospiti a tirarla lunga e Tommassini che ci mette del suo definendo Marco uno dei più grandi artisti con cui ha lavorato (sobriamente ricordandoci così per la 486° volta, una in più delle versioni di Oceano, che lui ha lavorato con Maicol Geccson, Madonna, Pawarotti...).

Nel medley finale Marco si esalta, la maramaionchi dichiara di sentir arrivare l’orgasmo e il pastore annaffiato (dudù-dadada) ha un’espressione così schiacciata dalla assoluta superiorità del suo avversario che mi viene quasi voglia di farlo vincere per tirargli su il morale: dai Giuliano, coraggio, hai la mia età e ne dimostri dieci di più ma in compenso causa orari notturni ed influenza avanzata oggi la mia voce è uguale alla tua!

Per l’ultima volta Egidio spegne lo studio. Mi mancherà.

Poi i coriandoli, Marco piange, gli altri concorrenti fingendo di festeggiarlo cercano neanche tanto subdolamente di farlo fuori e se non ci fosse Morgan che per la terza volta gode impunito mi parrebbe di essere, ohibò, tra le miss.

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giovedì 8 ottobre 2009
Mitologia televisiva
Di solito, quando guardiamo X Factor, mia mamma ascolta l'esibizione, poi si volta e mi chiede: Come l'ha cantata?
Che significa, non conosco questa canzone ma sono sicura che tu invece. Per cui potrai aiutarmi a giudicare.
Ieri ci ha provato anche con le Shivanna, ricavandone tuttavia niente più di una mia lunga occhiata costernata. Le ho detto, poi ti spiego. Sono andata a cercare Smells like teen spirit, gliel'ho fatta sentire alla prima pubblicità. Anche lei è rimasta in silenzio, ha mormorato: Capisco.
Di solito, preferisco la Mara alla Mori. E come non essere d'accordo con me stessa con cotale differenza di reazione nelle due signore ad una ironico-sarcastico-dissacrante e affettuosa presa in giro?
Di solito, sono d'accordo con Morgan. E quando dice che quella di Marco che canta i Talking Heads è stata la migliore performance in 3 anni di X Factor, quasi quasi son d'accordo.
(che poi fossi in Marco piangerei lacrime di gioia per quella sfuriata: è il modo che ha morgan di dirti che ti ama molto)
Di solito, non amo la violenza. Ma qualcuno vuole farmi il sacrosanto piacere di prendere a sberle Spensierata Ricciolidoro? Molto a lungo, tipo fino all'uscita?
Di solito, ho una personale top 3: Damiano (con Marco e Chiara) ci resta per come ha cantato De Andrè, perchè non si può prescindere dall'aver cantato in quel modo De Andrè; però bisogna dare atto a Morgan, perchè non si può prescindere nemmeno dal dare atto a Morgan, che se non ascoltano i suoi consigli Peter Ghiaccio (l'attuale riserva della mia personale top 3) sta migliorando velocemente come mi aspettavo.

Piluccando:
"Silver, perchè si chiama Silvio, ma noi non lo vogliamo chiamare Silvio, noi... Insomma, qualsiasi altro modo!!!" (Morgan)
"Silver, sei cresciuto... sei stato un po' meno Piersilver" (Mara)
"In fondo sono stato io il primo a dire 'togliamo le orecchie alle yavannah'!"
"...Ecco, per chi non segue dall'inizio X Factor magari spieghiamo che avevano le orecchie finte" (Tommassini e Dj)

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giovedì 17 settembre 2009
X factor 3, seconda puntata

A me dispiace che siano andati a casa i Billy Joel per far posto alle elfe. Specie dopo che hanno dato della grezza alla Mara e dopo aver cantato Teardrop. Per tutto il tempo dell'esibizione ho sperato che Tommassini avesse avuto un momento di teresina durante le prove decidendo di far entrare un ballerino incazzato e zoppicante, avrebbe guadagnato ottomila punti.



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martedì 24 febbraio 2009
MM's
Cioè Mourinho e Morgan, spesso invisi, da me amati in quanto portatori (in)sani di cervello: ipotizzo gravi sintomi di serietà ad infestare la loro corteccia cerebrale. Ho scritto sintomi, perché farsi un mazzo per far bene il proprio lavoro anziché iscriversi alle liste di collocamento del Grande Fratello risulta un evidente segno di senno inadeguato o mancante.
Arrivare in un paese ed impararne subito la lingua, con una ricchezza di vocabolario e proprietà grammaticale che indicano il tipo d'impegno che l'uomo vuole dedicare alla professione, ma non poteva fare l'opinionista come tutti? Farsi esonerare e venire generosamente stipendiato per massaggiarsi le gonadi in veranda per i prossimi sei anni? Cosa crede, di essere ancora nel suo paese? Certe cose noi in Italia mica le facciamo!
Commentare con sincerità e proprietà musicale un'esibizione a costo di risultare pedante in quanto concepisci e sai usufruire di due vocaboli in più rispetto a "maiale" (che non si butta) e "pero" (scendere dal), ed essere in grado di esprimere una critica che contenga la parola "note" oltre alla parola "pancia"... Non scherziamo, certa gente dovrebbe emigrare in Portogallo!
Ho addirittura il sentore che questi due abbiano forme di vita nell'encefalo (oltre ai conclamati germi della follia)! Qualcosa in più di Bobo Vieri quando, in uno sforzo di inumana garrulità, ci informò di essere "più uomo di tutti voi messi insieme" o di una Simona Ventura che, in versione "tecnica" per aver scovato nel Bignami una domanda a suo parere pungente, la ripropone per tutta la sera ricevendo dagli altri due giurati una risposta rapidamente riassumibile in "TIÈ!!!"
Sospetto che tutto questo apprezzamento, questo MM's pensiero sia una conseguenza della mia latente ma inarrestabile deriva british, che dopo anni di integerrima Iridella mi ha portato a vergognosi e reiterati cappottini, camicette e maglioncini garbati, accompagnati da scelte incredibilmente sobrie come calzini dello stesso colore - Donna noiosa e puritana!
Fortuna che esistono ancora persone di fantasia leggiadre come il Tommassini, la punta di diamante, l'apostolo della creatività, il Rocky Horror Picture Show fatto cervello: mai uomo fu più giustamente salariato per le sue idee straordinarie, mai io avrei potuto forgiare abbinamenti testo/scenografia eccentrici come oro-oro, ali-ali, rosa-rosa.
Non parliamo poi dei grandi ospiti. James Morrison si esibisce con Ambra Marie, la quale pur di non esaurire il suo personalissimo quarto d'ora di warholiana notorietà farà una sorpresa anche alla signora delle pulizie del quarto piano. La suddetta ragazza fa versare calde lacrime, se di emozione o pentimento non è noto, alla Simona, fiera di essere stata lei (ma essere stata lei a fare cosa? A buttarla fuori?), tanto che l'intervista si concentra sull'ex stellina, snobbando sfacciatamente il povero Morrison.
Un po' come se io avessi sullo stesso palco Bono Vox e Nino D'Angelo, e fregandomene allegramente della presenza del primo passassi beatamente il microfono al nano di Napoli per domandargli con entusiasmo dei suoi storici musical partenopei, quelli per capirci che Rete 4 trasmette la domenica pomeriggio.

Dicevo, Sic volvere Parcas.

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martedì 20 gennaio 2009
I soldi non sono tutto. Una rondine non fa primavera. Comunque non ci sono più le mezze stagioni.
Ci sono coppie che fanno pace con il sesso; a me e il Babu capita con X Factor (anche perché col sesso sarebbe difficile.. tomtom non pervenuto, dato che non vedendolo non ci litigo e se lo vedessi, ora come ora ci farei volentieri un tot di cose senza aver bisogno di litigare prima).
Non è che non siano bravi. E' che l'anno scorso guardavo la trasmissione per vedere i cantanti, e quest'anno invece per ora seguo i cantanti perché sono nella trasmissione.
Daniele Magro ha il suo perché, ma ho un problema personale a sentire Aretha Franklin cantata da un giovine di belle speranze. Poi proprio Think: è come vedere i Blues Brothers in mutande! Enrico è ancora la mia ugola preferita, con 38 di febbre e una laringite ha ballato e cantato come dj non riesce a fare nemmeno quando sogna di fronte a un tramonto in Patagonia! Meglio dell'Ambra Marie, comunque: me gusta la ragazza, però stavolta io tutta questa personalità mica gliel'ho trovata, Because the Night l'ha cantata precisa precisa alla Patti.
Invece, Ricciolidoro. Amo Ricciolidoro. Lo aspettavo, sapevo che ce l'avrebbe fatta ed eccolo lì, perfetto nella voce, nell'interpretazione, nella presenza scenica, con quella faccia da Simply Red bello.. non è Emanuele ma devo ammettere che gli voglio già bene. Dell'eliminazione non voglio neanche parlare perché altrimenti mi viene in mente che "Giacomino-io-che-amicco-e-sono-carino" e le mini sciampiste di rosso vestite sono ancora lì dentro.
Verso la fine, collegamento con Scorie per annunciare che Kakà resta al Milan; senza battute, probabilmente hanno capito che visto l'argomento, per ridere non erano necessarie.
"I soldi non sono tutto", disse quello stipendiato dall'uomo più ricco d'Italia.
Che poi lo riferisca con aria compiaciuta proprio l'uomo più ricco in questione, che coi soldi si è comprato Parlamento, immunità e pure la moglie, be', oggi che mi hanno rubato l'ombrello nuovo mi provoca un fastidioso prurito nelle parti più intime del colon.

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About Me

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Discover U2!

Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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