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my glass mask   
martedì 24 febbraio 2009
MM's
Cioè Mourinho e Morgan, spesso invisi, da me amati in quanto portatori (in)sani di cervello: ipotizzo gravi sintomi di serietà ad infestare la loro corteccia cerebrale. Ho scritto sintomi, perché farsi un mazzo per far bene il proprio lavoro anziché iscriversi alle liste di collocamento del Grande Fratello risulta un evidente segno di senno inadeguato o mancante.
Arrivare in un paese ed impararne subito la lingua, con una ricchezza di vocabolario e proprietà grammaticale che indicano il tipo d'impegno che l'uomo vuole dedicare alla professione, ma non poteva fare l'opinionista come tutti? Farsi esonerare e venire generosamente stipendiato per massaggiarsi le gonadi in veranda per i prossimi sei anni? Cosa crede, di essere ancora nel suo paese? Certe cose noi in Italia mica le facciamo!
Commentare con sincerità e proprietà musicale un'esibizione a costo di risultare pedante in quanto concepisci e sai usufruire di due vocaboli in più rispetto a "maiale" (che non si butta) e "pero" (scendere dal), ed essere in grado di esprimere una critica che contenga la parola "note" oltre alla parola "pancia"... Non scherziamo, certa gente dovrebbe emigrare in Portogallo!
Ho addirittura il sentore che questi due abbiano forme di vita nell'encefalo (oltre ai conclamati germi della follia)! Qualcosa in più di Bobo Vieri quando, in uno sforzo di inumana garrulità, ci informò di essere "più uomo di tutti voi messi insieme" o di una Simona Ventura che, in versione "tecnica" per aver scovato nel Bignami una domanda a suo parere pungente, la ripropone per tutta la sera ricevendo dagli altri due giurati una risposta rapidamente riassumibile in "TIÈ!!!"
Sospetto che tutto questo apprezzamento, questo MM's pensiero sia una conseguenza della mia latente ma inarrestabile deriva british, che dopo anni di integerrima Iridella mi ha portato a vergognosi e reiterati cappottini, camicette e maglioncini garbati, accompagnati da scelte incredibilmente sobrie come calzini dello stesso colore - Donna noiosa e puritana!
Fortuna che esistono ancora persone di fantasia leggiadre come il Tommassini, la punta di diamante, l'apostolo della creatività, il Rocky Horror Picture Show fatto cervello: mai uomo fu più giustamente salariato per le sue idee straordinarie, mai io avrei potuto forgiare abbinamenti testo/scenografia eccentrici come oro-oro, ali-ali, rosa-rosa.
Non parliamo poi dei grandi ospiti. James Morrison si esibisce con Ambra Marie, la quale pur di non esaurire il suo personalissimo quarto d'ora di warholiana notorietà farà una sorpresa anche alla signora delle pulizie del quarto piano. La suddetta ragazza fa versare calde lacrime, se di emozione o pentimento non è noto, alla Simona, fiera di essere stata lei (ma essere stata lei a fare cosa? A buttarla fuori?), tanto che l'intervista si concentra sull'ex stellina, snobbando sfacciatamente il povero Morrison.
Un po' come se io avessi sullo stesso palco Bono Vox e Nino D'Angelo, e fregandomene allegramente della presenza del primo passassi beatamente il microfono al nano di Napoli per domandargli con entusiasmo dei suoi storici musical partenopei, quelli per capirci che Rete 4 trasmette la domenica pomeriggio.

Dicevo, Sic volvere Parcas.

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posted by sand @ 15:27:00  
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Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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