Oceans...
my glass mask   
domenica 28 dicembre 2008
Giochi proibiti - Telefonata parte 2
T: Ma sì, perché la gente se non gira il mondo non si rende conto di cosa vuole dalla vita e invece bisogna... Lo sai che mi hai dato un porno, vero?
N: Eh?
T: Tra i film che mi hai passato c'è un porno. Non l'hai messo tu?
N: Eh?!
T: Che poi non me ne sono accorto io.
N: ...Eh???
T: Sono venuti due colleghi e gli ho detto di usare pure il mio pc se volevano guardarsi un film, così l'hanno trovato; mi hanno chiesto se me l'ero portato da casa.
N: Ehm...
T:
Comunque era di quelli scadenti, il prossimo dovresti sceglierlo meglio.
N: ...

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Privilegi femminili - Telefonata parte 1
Dialogo telefonico col Tomtom (si riconferma british nell'anima, visto che anche quando si fa fregare si fa fregare "un po'"..).

T: Come sta l'orso?
N: Benissimo: lo sto viziando, lo porto con me alle feste...
T: Guarda di non approfittarne troppo se no poi quando torno non vuole più venire da me.
N: Chiaro che è quello il mio intento!
T: Beh ma lui è un maschio... Per cui quando torno gli offro due birre e ci capiamo.
N: Ma secondo te... essendo lui un maschio... Se ha la possibilità di scegliere fra una birra con logista e una bella bionda... chissà chi sceglie?
T: Azz... Con questa mi hai un po' fregato...

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giovedì 25 dicembre 2008
La torta

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posted by sand @ 23:16:00   1 comments
Grazie, happy birthday.
Grazie a chi ha festeggiato con me per 4 giorni il mio compleanno.
Grazie per i 26 baci.
Grazie per la mia torta.
Grazie a mia zia per aver detto che dal giorno in cui sono nata non ricorda un 20 dicembre senza sole.
Grazie per quel biglietto azzurro dentro quel libro azzurro.
Grazie a chi mi ha fatto provare nostalgia per i vecchi tempi.
Grazie a chi mi ha impedito di provare troppa nostalgia per i nuovi tempi.
Grazie a chi ha finto di nulla quando ho visto le piroghe.
Grazie a chi non aveva modo per sentirmi ed è riuscito a trovare un modo lo stesso.
Grazie a chi continua ad esserci, nonostante tutto.
Grazie al boss per avermi detto che è stata la sua fortuna avermi lì.
Grazie a chi mi ha detto che sono brava e mi ha chiesto di lavorare anche per loro.
Grazie a chi mi ha fatto bere troppo.
Grazie a chi mi è venuto incontro.
Grazie a chi mi ha seguita per dirmi che ero bella.
Grazie a chi mi ha fatto un regalo e non era tenuto.
Grazie a chi non poteva esserci, ma poi c'è stato.
Grazie a chi ha ricominciato a parlarmi.
Grazie a chi ha festeggiato con me anche se non mi conosceva.
Grazie per le 2 figure di merda che mi hanno polverizzato la fama in 5 secondi netti.
Grazie a chi ha compiuto gli anni con me.
Grazie a chi è venuto a festeggiarmi anche se stava male.
Grazie a chi mi fa fare le cose senza pensarci.
Grazie a chi è più importante del mio orgoglio.
Grazie a chi si ricorda sempre anche se non ci vediamo mai.
Grazie a chi ha tentato disperatamente di chiamarmi.
Grazie per la bufera di neve che mi ha lasciata bagnata e gelata fino al midollo, ma vittoriosa ed euforica e con le stelle negli occhi. Grazie perché un minuto prima avevo il vestitino i tacchi e la messa in piega, e il minuto dopo correvo bardata di stivaloni pigiami sciarpe e giubbotti a mangiare i fiocchi di neve e fotografarli per mandarli a 4000 chilometri di distanza.
Grazie perché ho speso un pacco di soldi ma mi ha reso felice, perché le mie persone erano con me.
Grazie a chi mi ha detto "mi sarebbe piaciuto che tu fossi stata mia figlia".
Grazie a quelli che tra un brindisi e dieci altri si sono presi cura con me di Orso.
Grazie a tutti quelli che mi hanno permesso di montarmi la testa, ripetendomi che ero decisamente in forma.
Grazie a quelli che in questi 26 anni hanno cercato con me. A quelli che quando li ho trovati ho pensato "ho trovato qualcosa".
Grazie ai ricordi.
Grazie a chi continua disperatamente a invitarmi a cena.
Grazie agli auguri di facebook, che senza facebook non avrei mai ricevuto ma facciamo finta di niente.
Grazie a chi è comparso come una vecchia premonizione che si avvera all'improvviso dopo 10 anni.
Grazie a chi capisce.
Grazie per tutti i regali, perché sono stata fortunata a ricevere soltanto regali "miei".
Grazie a chi c'è.
Grazie a chi non c'è, ma è come se ci fosse.
Grazie a chi non c'è ma poi torna.
Grazie a chi, quando torna, mi fa sentire felice.
Grazie a me, per essere riuscita ad entrare in quella casa.


Canzone del giorno: Happy Birthday

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giovedì 18 dicembre 2008
Come non fare le spese di Natale...
Novella in libreria.

L: Buongiorno signorina, posso esserle utile?

N: Vorrei dare un'occhiata in giro, grazie...
L: Oh prego prego, faccia pure!
[Dopo un'occhiata lunga 45 minuti...]
L: Ah rieccola, temevo si fosse persa! Ha trovato qualcos--
N: Beh, sì... mi aiuta a metterli sul banco?
L: TUTTI?
N: Ecco: prenda questo...
L: Sì...
N: ..e poi questo...
L: Sì...
N: ..anche questo...
L: Sì...
N: ..poi mettiamo questo...
L: Sì...
N: ..e infine questo.
L: Nient'altro?
N: Beh, in effetti sì, non ho trovato un libro di Terzani che cercavo. Può aiutarmi?
L: Certo, i libri di Terzani sono lì.
N: Infatti ho guardato, ma non c'erano.
L: Uhm, allora provi lì.
N: Già fatto.
L: Aspetti che cerco anch'io. Forse...
N: No, lì ho guardato anche sotto ma niente...
L: Strano, dovrei averne.
N: Anche perché non sono esattamente libri piccoli e sottili che non si vedono...
L: Aspetti che controllo al pc.
N: Ci sono?
L: Sì, parecchi. Proviamo ancora.
N: Qui niente! E lei?
L: Niente.
N: Uhm...
L: Aspetti che faccio una telefonata.
[dopo tredici minuti di telefonata]
L: Ok, trovati!
N: Oh, bene! Allora prendo questo!
L: E' tutto?
N: Sì, grazie.
L: Allora sono xxxxxx euro.
N: ...
L: Tutto bene?
N: ...Posso pagare con la carta?
L: Coff. Vuole una borsetta?
N: Eh, magari..
L: Vuole anche delle confezioni regalo?
N: Sì, grazie.
L: Uhm...
N: ..Sì?
L: Però mi aiuta lei a farle?
N: Ehm... d'accordo...
L: Allora guardi, metta le etichette sui prezzi intanto.
N: Ecco fatto!
L: Bene. Qui c'è la carta, qui ci sono i nastri e qui i fiocchetti. Si metta pure comoda e se ha bisogno di qualcosa mi chiami, eh?
N: Eh??
Cliente: Signorina, mi scusi, sto cercando un libro sulla Pimpa, mi può aiutare? Ma non c'è Teresa stamattina?
N: ...

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mercoledì 17 dicembre 2008
Palla numero otto

Per chi non fosse tra i fortunati mortali che come me hanno accesso alla sua immensa saggezza, ecco il barbaro sostituto che riproduce un pallido grado della sua reale magia.


N: Palla, oh Palla Numero Otto, il Tomtom mi dirà qualcosa di carino per rimediare alla sua orsaggine?
8: Certo che no!!!
N: Palla, oh Palla Numero Otto, ma almeno il Silvio morirà presto?
8: Meglio tacere.
N: Palla, oh Palla Numero Otto, e io avrò dei figli?
8: Non ti azzardare, pirla!
[ok, il pirla l'ho aggiunto io ma sono sicura che l'ha pensato!]

N: Palla, oh Palla Numero Otto, con la palestra avrò un fisico da sballo?
8: E' un problema?
N: Ma neanche un sedere da urlo?
8: E' una ragione di vita?
N: Palla, oh Palla Numero Otto, è perché sono già la più bella del reame?
8: Undefined
N: Palla, oh Palla Numero Otto, però sono una bomba del sesso?
8: Limitati.
N: Mi pigli per il culo?
8: Definisci meglio la domanda.
N: Palla, oh Palla Numero Otto, mi-prendi-in-giro-con-queste-risposte?
8: Può darsi.
N: Palla, oh Palla Numero Otto, sigh, riuscirò ad andare in vacanza col Tomtom?
8: Guardati le spalle.
N: Perché, c'è qualcuno che ci prova?
8: Non ancora.
N: Devo ucciderla?
8: Non ho dubbi
N: Ma faccio bene a fidarmi, no?
8: Non ho dubbi, cretina!
[glielo si leggeva in faccia, giuro!]
N: E ho pure fatto bene a mollare lo Stalky!
8: Le stelle sono con te!!!
N: Uhm...
8: ...
N: Palla, oh Palla Numero Otto, se le stelle sono con me significa che guadagnerò un sacco di soldi?
8: Sì.
N: E succederà fra poco tempo?
8: Vuoi davvero conoscere la risposta?

N: ...

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posted by sand @ 23:08:00   0 comments
lunedì 15 dicembre 2008
Maschilefemminile - Pensieri e Parole (via sms)
Cosa succede quando sono passati 15 giorni di lontananza dei 180 che in tutto dovranno passare perché il Tomtom finisca la sua missione, e in un momento mogio tu ti sbilanci un attimo con un sms carino?

>BI-BIP<
Messaggio ricevuto il:
15/12/2008

ore:
13.11

From:
Novella

To:
Tomtom

"Uff.. praticamente devi ancora cominciare a lavorare e io ho già nostalgia..."

>FRIULI' FIRULA'
<
Messaggio ricevuto il:
15/12/2008
ore:
13.14
From:
Tomtom
To:
Novella
"La cosa buffa è che io..."


(N - pensieri: "...anche se devo lavorare, e anche se cerco sempre posti nuovi da vedere, adesso che sono qui è a te che penso!")

SCROLL DOWN --> parole:

" ...ricevo i tuoi mex ma quasi non riesco a mandarli.. Beh oggi spero che tu abbia ricominciato a lavorare, io tra 2 giorni sono sotto! Bac "

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posted by sand @ 21:38:00   0 comments
domenica 14 dicembre 2008
Sun-pathos
Ho conosciuto parecchie persone, negli anni.
Fa parte del mio carattere: sono poche, proprio poche, quelle che diventano parte indissolubile della mia vita. Da quelle posso magari allontanarmi per un periodo, ma non posso liberarmi fino alla morte, in un modo o nell'altro. La mia morte: ho scoperto che la loro non basta.
Gli altri, a volte, rimangono tappe. E per questo girano, e si danno il cambio.

Oltre a questo, ci sono persone come il Tomtom che girano il mondo più di quanto restino a casa, perciò vengono a contatto con molte persone teoricamente distanti, geograficamente, mentalmente. Persone che ti fanno scoprire quanto sciocco sia dare per scontate le nostre piccole abitudini come se fossero le uniche possibili.
Però, mettendo insieme me, lui, mettendo insieme tutte queste persone sembra quasi un miracolo di Natale rendersi conto che a volte, nonostante le differenze di carattere, di luoghi, di leggi anche, si possa trovare una simpatia (nel senso greco del termine, "sentire insieme"), una comunanza nel modo in cui vivi o nel modo in cui vorresti vivere, nel modo che hai di vedere le cose da continenti di distanza.
Ecco, questa vibrazione è un elemento che mantiene in vita il mio caparbio ottimismo, la mia cieca, stupida gioia. Questa vibrazione che mi sorprende sempre, è un antidoto a notizie come quella dell'uomo di 55 anni morto un anno fa e ritrovato solo ora, perché nessuno si era preso il disturbo di sentirne la mancanza. Non i vicini di casa, non l'ex moglie: se ci avevano pensato, non ci avevano pensato abbastanza.


Canzone del giorno: Blue Christmas - Elvis Presley

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posted by sand @ 23:02:00   0 comments
Karma dell'ex
Ok, sono state giornate carine... il compleanno della Salvietta, la cena e.r. con tutti i miei mc, e mcbesame che aveva uscite tipo "Novella certo che tu non mangi un cazzo però bevi!" oppure, interrompendo a forza l'altro mc che ci provava ormai da un paio d'ore "Novella, ma ANCHE IL TUO RAGAZZO lavora per medici senza frontiere, giusto?". C'è stata anche la cena di solidarietà di ifp, sto meglio, stasera ho sentito il Tomtom che mi manda carinamente un sacco di messaggi che non mi arrivano, ci sono state un sacco di cose...

...Però qualcuno mi spiega per che diamine di karma io devo sempre avere degli ex con nuove morose il cui odio nei miei confronti, anche se io non dico o faccio nulla, è di un'acidità a dir poco sorprendente?

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posted by sand @ 22:16:00   0 comments
martedì 9 dicembre 2008
Non svegliatemi
Oggi all'e.r. è stata una giornata divertente. L'influenza mi ha ubriacata più di Sex & the Cogollo, la fredda nottata di speranze alcoliche.
Mi hanno fatto notare, di quando in quando, che le mie capacità comunicative si appropinquavano minuziosamente al delirio... a partire dal momento in cui ero freudianamente convinta di essere in giugno, passando per quello in cui vagavo per il reparto sbattendo contro le porte e le persone in stile super mario bros quando raggiunge il limite dello schermo, e per finire su quello in cui mentre ero al telefono mi zittivo per guardare il muro che si stava spostando (ho visto cose che voi umani...).
Sono invece abbastanza fiduciosa che nessuno mi abbia scorta a litigare con una pianta, quando mi ha allagato lo studio per averle dato da bere; il tuffo-con-lenzuolino sulla pozza che si espandeva un attimo prima che raggiungesse i fili del pc renderebbe orgoglioso pure lo Stefanino!
Ogni tanto poi mi sono ritrovata nei posti più disparati senza avere la più pallida idea di come ci fossi arrivata - lo so che tecnicamente questo non suona proprio diverso dal solito, ma da sobria almeno tendo a ricordarmi di aver camminato!
Ah, ho canticchiato in pubblico (mia madre grazie a questo pensa che stia per morire, e siccome era la sigla del Grand Sòleil può anche essere che sia così).
Ho creduto di essere scesa in una realtà parallela quando non ho riconosciuto la stazione di Cittadella (tutto vero, ma il coinqui avrà smesso di credere a questo post già alla terza parola).
Ho un'eco spontanea all'orecchio che rende ogni suono/parola/discorso/rumore che sento una specie di piacevole effetto doppler ascoltato a tutto volume con il dolby surround.
Ho fatto, come tocco finale, una chiamata senza capire davvero che la stavo facendo: tenevo il telefono davanti a me (mai all'orecchio, mi raccomando, perché tenerlo all'orecchio?) e lo fissavo, e intanto pensavo "beh ma non sento suonare, perciò non sto chiamando". Quando, nonostante la logica ferrea della mia affermazione, mi hanno richiamata per sapere cosa volessi io neanche lo sapevo, cos'è che volevo.
Febbre o generazione x?

P.S. Devo ammetterlo, ho usato la mia temporanea incapacità di intendere e di volere come scusa per arrivare al fatidico cioccolatino n.13 del calendario dell'avvento.
P.S. del P.S. Quando poi sono tornata a casa c'era questa busta che mi aspettava, ed era una busta che veniva dal Tomtom ed era una cosa tremendamente carina. Era, diciamo così, due volte tremendamente carina. E anche i suoi sms sono carini. E anche la telefonata di ieri era carina.
Se è un sogno dettato dalla febbre, non svegliatemi.

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posted by sand @ 22:55:00   0 comments
Dune Mosse
Un viaggio in fondo ai tuoi occhi
dai d'illusi smammai
un viaggio in fondo ai tuoi occhi
solcherò dune mosse.
Don't cry però
poi... colammo giù
e miseri
noi... guardammo il blu.
Il mare in fondo ai tuoi occhi
grembi nudi lambì
Il vento in fondo ai tuoi occhi
carezzò dune mosse.
Don't cry e noi
poi... colammo giù
si rimbalzò
e... tornammo su.
Dentro una lacrima
e verso il sole
voglio gridare amore
uh, non ne posso più.
Vieni t'imploderò
al rallentatore
e nell'immenso... morirò.
Un viaggio in fondo ai tuoi occhi
nei d'illusi smammai
la pioggia in fondo ai tuoi occhi
cancellò dune mosse.
Don't cry però
poi... colammo giù
e miseri
noi... guardammo il blu.
Un viaggio in fondo ai tuoi occhi
solcherò dune mosse
Un viaggio in fondo ai tuoi occhi
solcherò, solcherò, dune mosse.

Zucchero & Miles Davis - Dune mosse


(resta il mistero di come chi ha saputo creare canzoni di questo genere sia poi potuto passare a cose tipo Il Grande Baboomba... ma è un mistero triste.)

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domenica 7 dicembre 2008
Ragionevolmente
Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole. Io sono una persona ragionevole.
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giovedì 4 dicembre 2008
Cinque anni
Quanto contano 5 anni?
Voglio dire, quanto conta aver trascorso 5 anni della tua vita con delle persone, ogni giorno, fianco a fianco? Tutta quella vicinanza significa per forza più di un incontro? Cinque anni significano per forza più di cinque minuti?
Mi piacciono i cinque anni. Mi piacciono quelle persone che diventano una specie di cantuccio in cui tornare, per gran parte della mia vita ne ho avuta una.
Però ieri ho reincontrato questa ragazza, 5 anni nella stessa classe e non m'importa dei suoi sorrisi, non m'importa dei suoi polverosi tentativi d'intrufolarsi, di far parte di qualcosa di cui non fa parte solo perché suona bene esserci. Non era il suo cantuccio: era il mio. Non la conosceva, non ci ha mai dormito assieme, riso assieme, non le ha mai voluto davvero bene. Non conosce quel modo che aveva di stringerti il braccio.
E allora 5 anni non significano per forza qualcosa.
Non se c'è una persona che non hai mai visto ma nella cui casa sei stata chissà quante volte, e sei stata bene, ci hai mangiato, ci hai riso, ci hai acceso candele e fatto l'amore e preparato la tavola, e ti ci sei addormentata e ci hai trascorso momenti che semplicemente ami. Questo non significa qualcosa? Anche lui ha vissuto lì; anche lui ha riso e combinato guai lì dentro. Anche senza incontrarsi mai, anche se non vi sentirete mai due vecchi amici, non è un legame?
E c'è un'altra persona che non conosci ma che ti ha trovata, volevate bene a una stessa persona e ti ha scritto per chiederti qualcosa e tu non sapevi esistesse ma l'avevi sognato; avevi sognato che ti avrebbe trovata e ti avrebbe chiesto una cosa... e lui ti ha trovata.
Questo è pelle, è importante. Non sono 5 anni. Ma è importante.

E poi c'è lui, che porta una cuffia in più quando andate in piscina perché sa che dimenticherai la tua; che ti regala le luci e ti chiama quando è stanco, e ti spettina i capelli. C'è lui che ti fa stare bene tanto che una sera finisci per addormentarti in braccio a lui, e non hai freddo, e anche se parla nel sonno fingi di non accorgertene.

Non sono 5 anni, non sono proprio 5 anni.
E' solo importante.

Canzone del giorno: I feel fine - The Beatles

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mercoledì 3 dicembre 2008
L'orso
(e la principessa)

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lunedì 1 dicembre 2008
Biglietto, prego
Poi uno dice che c'è chi vuole fare il portoghese. Queste sono le ultime sei volte in cui ho preso l'autobus. Devo avere una qualche proprietà transitiva che va a ferire la capacità degli autisti di farmi un biglietto, non so.


N:
Buongiorno, dovrei fare il biglietto.

A: Ma valà, si sieda! Anzi, già che c'è mi sa dire la strada?
N: ...

________________


N: Buongiorno, dovrei fare il biglietto.
A: Sì ecco asp... oddio il vol... arrivo eh, ops vado fuori strad... Senta, può mica aspettare?
N: ...

________________


A: Salve, atletica!
N: Buongiorno (anf)... Dovrei fare il biglietto (anf).
A: Ma si figuri, pensi a prendere fiato piuttosto!

________________


N: Buongiorno, dovrei fare il biglietto.
A: Lo sa che deve pagare la sovratassa?
N: Eh sì...
A: ...Però io ho deciso che glielo faccio senza.

________________


N: Buongiorno, dovrei fare il biglietto.
A: Ma guarda un po', piove tanto?

________________


N: Buongiorno, dovrei fare il biglietto.
A: Non ne ho. Si sieda.

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posted by sand @ 21:59:00   0 comments
While you were sleeping

Ho chiesto a mio padre quando avesse capito di amare mia mamma.
Lui mi ha detto: "Lucy, tua madre mi ha dato un regalo davvero speciale: mi ha dato il mondo.
..Ad essere sinceri era un mappamondo con la lucina interna, ma per quello che voleva significare, ai miei occhi è sempre stato il mondo."
(While you were sleeping)


Ho delle lucine.

E' stata una di quelle che chiami "una giornata storta". Il countdown è ricominciato da meno 180 e ho avuto un incidente con l'Uvetta. Però ho queste lucine di fronte a me e sono proprio mie, sono le mie esternalità positive di qualche giorno fa e adesso sono qui e sono tante, e ho un orso vero. E quando ci penso mi rendo conto con chiarezza della differenza con quelli finti che ho ricevuto fino adesso nella mia vita.
Non ho mai avuto un orso vero che fosse mio. Certo non è perfetto, gli piace la birra e l'hanno chiamato Orso e quando me lo tengo nel letto perde ciuffi di pelo e sa comprarmi in un istante con delle espressioni incredibili, e poi il Babbo Natale che me l'ha portato era senza barba ed è arrivato nel giorno sbagliato...
Però oggi sono qui, sdraiata ad annoiarmi e intristirmi e a leggere e guardare vecchi film; sono qui che prendo antidolorifici e ricevo messaggi dagli aeroporti, e quando lo guardo penso Cavoli, invece è perfetto.


Canzone del giorno: Have you ever seen the rain - Creedence Clearwater Revival

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posted by sand @ 19:33:00   0 comments
About Me

Name: sand
Home:
About Me:

Discover U2!

Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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