1) Nel mondo ci sono tante teste di cazzo che non meritano necessariamente di essere investite in retromarcia, ma proprio non riesco a perdonarmi di aver stimato una persona meschina e inutilmente presuntuosa. 2) Quell'inaspettato angolo di serenità domenica a Treviso... grazie. 3) Il karma fa davvero schifo. it sucks. Sta lì in agguato a mostrarti quello di cui hai bisogno a tradimento, proprio quando ne hai più bisogno, quando sei profondamente stanca e demoralizzata e in litigio, e soprattutto fa in modo che te lo offrano le persone sbagliate. Per esempio, quella persona che ti piace tanto, senza implicazioni, che all'improvviso ti dice che sei cieca e non hai capito niente. 4) Macchina sotto il sole e cioccolato in macchina non sono due buoni compagni di banco. 5) Certe persone ti cagano (ti amano, ti venerano) solo quando sono infelici e bisognose. parole, parole, parole. 6) La guardia dei miei protettori palestranti si è estesa, dopo gli esseri umani, anche alle zanzare, essendo io "taaanto dolce" (cit) 7) Errare è divino 8) Dov'è Lee Osvald quando ti serve?? 9) Quando penso troppo, sale la nebbia. 10) A quanto pare ho un segugio privato: vedi post a seguire, tenendo a mente il punto 3. 11) Chi di rotolo ferisce, di rotolo perisce. Oh gentile karma, so di aver nascosto tutta la carta igienica (e lo scottex, e i fazzoletti, e i tovaglioli...) a mio cugino, ma tu dovevi proprio tentare di soffocarmi tra le spire di 8 metri di cintura di sicurezza? Neanche ci stanno, 8 metri di cintura di sicurezza nella mia macchina: ho dovuto aprire il finestrino! 12) Esattamente, perchè un aereo questa mattina avrebbe dovuto tentare di atterrare sopra la mia testa? 13) Ho una compilation in testa che piacerebbe a Morgan: Talking Heads, Cream, De andrè, Smiths, Luigi Tenco. 14) Non importa quanto mi mandi a rotoli, se litighiamo, non importa se sono così aggrovigliata che mi faccio investire dalle macchine e cado dalle scale. Ti darò sempre il beneficio del dubbio.
Ok, sono state giornate carine... il compleanno della Salvietta, la cena e.r. con tutti i miei mc, e mcbesame che aveva uscite tipo "Novella certo che tu non mangi un cazzo però bevi!" oppure, interrompendo a forza l'altro mc che ci provava ormai da un paio d'ore "Novella, ma ANCHE IL TUO RAGAZZO lavora per medici senza frontiere, giusto?". C'è stata anche la cena di solidarietà di ifp, sto meglio, stasera ho sentito il Tomtom che mi manda carinamente un sacco di messaggi che non mi arrivano, ci sono state un sacco di cose...
...Però qualcuno mi spiega per che diamine di karma io devo sempre avere degli ex con nuove morose il cui odio nei miei confronti, anche se io non dico o faccio nulla, è di un'acidità a dir poco sorprendente?
Poi uno dice che c'è chi vuole fare il portoghese. Queste sono le ultime sei volte in cui ho preso l'autobus. Devo avere una qualche proprietà transitiva che va a ferire la capacità degli autisti di farmi un biglietto, non so.
N: Buongiorno, dovrei fare il biglietto. A: Ma valà, si sieda! Anzi, già che c'è mi sa dire la strada? N:...
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N:Buongiorno, dovrei fare il biglietto. A: Sì ecco asp... oddio il vol... arrivo eh, ops vado fuori strad... Senta, può mica aspettare? N:...
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A: Salve, atletica! N:Buongiorno (anf)... Dovrei fare il biglietto (anf). A: Ma si figuri, pensi a prendere fiato piuttosto!
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N:Buongiorno, dovrei fare il biglietto. A: Lo sa che deve pagare la sovratassa? N:Eh sì... A: ...Però io ho deciso che glielo faccio senza.
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N:Buongiorno, dovrei fare il biglietto. A: Ma guarda un po', piove tanto?
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N:Buongiorno, dovrei fare il biglietto. A: Non ne ho. Si sieda.
Mi chiedo quale sia la spiegazione scientifica, perché una ci deve essere, per il fatto che tutte le pattuglie che mi fermano hanno quest'incredibile voglia di chiacchierare, indipendentemente dai miei impegni e dal mio grado di ritardo: e hanno arrestato il maresciallo Palermo, e dove abiti, e quello del libretto rotolante... (senza contare il signore che ieri sera mangiava di fianco a me e al Tomtom e dopo i primi 5 minuti già ci aveva raccontato della sua casa di Milano e di quella a Montecarlo, della sua barca a Sanremo, le sue 4 mogli, le sue macchine, i suoi viaggi di lavoro a Shangai e Parigi e noi non potevamo capire quanto stressante fosse lavorare sempre in giro per il mondo e soprattutto, perché il Tomtom per il week-end non mi aveva portata a St.Moritz?) Ma la pattuglia. Appena li ho visti mi è partito lo stream of consciousness nell'Uvetta, in sequenza: "Acc, correvo troppo!" "Acc, proprio stamattina che sono in ritardo!" "Acc, ma durante la parte finale del Great gig??" "Acc, il karma!" "Acc... il libretto? Dov'è il libretto? Mi sono dimenticata anche stavolta dov'è il libretto?" Poi alla mia voce interiore si è sovrapposta quella esteriore di un Baffuto Carabiniere. BC: Salve signorina, lei è un medico? N: No.. BC:Come no! N:No. Se proprio vuole lavoro in ospedale, ma non sono un medico.. BC:E questo simbolo qui? N:Ah, è perché la macchina era di un mio amico. BC:Che è un medico. N:..infermiere.. BC:Però le piacerebbe! N:Prego? BC:Essere un medico! N:Certo. BC:E allora studi no?? N:Veramente io starei già studiando.. BC:Ma non ha detto che lavora? N:Sì, anche. BC:Che brava! N:Eh, grazie.. BC:In ospedale? N: Ospedale ed elementari. BC:Ma che brava! Hai sentito che brava? NBC: Sì, brava, brava! N:Eh, grazie grazie.. BC:E che fa? N:Adesso? BC:Sì, come mai è qui? N:... BC:Intendo per strada. Va al primo lavoro? N:Già. BC:Ma dov'è in ospedale? N:In Pediatria.. BC:Oh che brava! N: Mh, grazie. BC: E parla pure in italiano!! N:Ma io sono italiana! BC:Sì, però parla in italiano! N:A-ha.. BC:E quel segno? N:? BC:Si è fatta male a una guancia? N:Ah, quest.. ehm. Coff coff. Eh sì. BC:Non è mica stato il moroso vero? Guardi che non va bene! N:Le assicuro, non mi picchia. BC:Mi raccomando! Se no mi chiama? N:Non si preoccupi. BC:Ok, ok. Beh, non serve il libretto. N:No? BC:No. Una brava come lei, e noi qui a farle perdere tempo! N:Allora posso andare? BC:Certo. N:Meno male!
Canzone del giorno: The great gig in the sky - Pink Floyd
Dialogo con la Salvietta a proposito del Tomtom, riuscito a chiamare dopo 15 gg di forzato silenzio.. N: maledetto uomo british! ha finito i soldi durante la telefonata perché lì parlano arabo e non ci capisce nulla e non sapeva quanto avesse fatto di ricarica :D S: arabo? N: beh, "arabo".. S: ahn. lingua ufficiale: amarico e tigrino argh N: XD ah una cosa comica: tempo fa ho visto un video su una zona vicino a quella in cui stava lui, e c'era questa giovane capo squadra che era un medico e descriveva la situazione.. e io in momento-paranoia pensavo "cosa vuoi che se ne faccia di me, dopo aver conosciuto persone così interessanti e brave che si danno da fare e cambiano le cose!" e poi: "per fortuna lui non è lì" non che dalle altre parti non ce ne siano, ma insomma, sarà che questa l'avevo vista in faccia. S: e poi? N: poi mi ha chiamata..
Ombretta questa mattina mi ha svegliata facendo skip sul mio letto e su di me: rincorsa, pronti via, dai piedi alla testa; rincorsa (sulla mia faccia), pronti via, dalla testa ai piedi. Chissà come mai poco dopo ha vomitato. Sul mio computer. Oggi, tuttavia, mi sento più sana di mente rispetto agli squilibri accumulati ieri, un grazie a tutti quelli che mi hanno dovuta sopportare (e a quelli che mi hanno mandata a quel paese): è stata dura arrivare alla fine della settimana. Il Tomtom ieri aveva un altro dei suoi colloqui, questo era in un posto così vicino che l'ha fatto direttamente via skype. Così, dovendolo aspettare a Bassano perché il discorso si era prolungato più del previsto (mai ascoltare le previsioni novellesche, eh..), ho beccato la Salvietta che si è fatta carico del mio umore.. e l'ha sbolognato ad un paio di spriss. Che sono diventati due spriss (altri due) e un gingerino quando il Tomtom ci ha raggiunti. Solo che non ha proprio la faccia da gingerino, si vede insomma! Anche oggi pomeriggio hanno cercato di affibbiare a me il suo e la parte alcolica a lui.. ci sarà un motivo.. Poi è arrivata anche l'Elenini e hanno visto me e lei insieme ed è stato più chiaro quale fosse la parte stramba del gruppo. Non hanno più sbagliato le ordinazioni infatti. Anche perché, quando bisogna dirlo bisogna, è stato insolitamente gentile ieri e perciò ha cullato un po' il mio stato d'animo impercettibilmente stonato. Anche oggi si è applicato: nonostante i momenti in cui lui e l'Elenini si alleavano gioiosamente contro di me (la particella di sodio) ha fatto, senza che lo sapessi, giusto quelle due ore di ritardo per restare lì. Poi, ok, c'è il karma. Un giorno qualcuno mi spiegherà perché capita che certe persone in qualunque posto vadano abbiano una probabilità molto più alta delle altre che vengano dimenticate le loro ordinazioni. O perché, qualunque persona vedano, ci sia pronta dietro l'angolo una bellissima ex, bionda con gli occhi azzurri.
Me l'aveva detto, la Salvietta, che sarebbe stata una giornata da segnare. La mattina, tuttavia, era trascorsa senza segnali sospetti, a parte 35 interminabili minuti per arrivare all'E.R. e un temporale di 45 secondi. Al ritorno da scuola, però, il Babushka parte in quarta ed io gli sto alle calcagna per avvertirlo che da quelle parti l'altro ieri la S. si è beccata una multa formidabile.. oddio, ci provo, dato che col limite ai 50 sto andando ai 98 e ancora non lo prendo.. allora lo abbandono al suo destino perchè, insomma, la patente mi serve. Infatti poco dopo una macchina mi fa miLLe fari, inchiodo di brutto in previsione dell'autovelox ed eccolo lì: piccolo e inquietante, mi aspetta come un moscerino fastidioso che s'infila su per la manica. La parte meschina è che mi è rimasto il dubbio: dato il limite dei 50, andavo ai 60 o ai 61? Sarebbe comica prendere la multa per 1km/h.. Riderei molto. E poi ucciderei Babushka; partendo dalle unghie. Sono lì che faccio i conti con la mia preoccupazione quando, ben 15 centimetri più avanti (praticamente all'orizzonte), vedo la seconda pattuglia. Non me, non me. Non fermare me. Non ne ho voglia adesso, dopo il moscerino meccanico. Davvero, sono in giro da dieci ore, ho anche il compleanno della mami, non io pliz, non io...
Chiaramente, io. Abbasso la musica, mi fermo, mi chiede patente e libretto.. ed ecco il panico! Il mio dolce paparino, presa in prestito l'Uvetta, mi ha spostato un po' di roba l'altro giorno, in base a quello che gli sembrava più adatto. Si chiama fattore C. O anche "karma della pizzeria".. me ne sono fatta una ragione. Quindi ora resta solo da capire se quella piccola carticina si trovi nel grande malloppo di fogli del portaoggetti a sinistra o in quello ancora più grande a destra. Che ci vuole, basta sfogliarli tutti e perdere due giorni, no? (Il mio dolce paparino meriterebbe un post a sé per l'altro giorno: oltre a questo piccolo particolare ha infranto il lampadario della cucina e per sostituirlo per un paio d'ore ha provato a fulminarsi con quello nello stanzino del cucito, poi ha tentato di appiopparmi una multa per divieto di sosta che in realtà aveva preso lui. Tanto per gradire.) Gli ho dedicato un pensiero affettuoso, ho cercato di guadagnare tempo presentando prima la patente perchè magari nel frattempo avrei avuto un'illuminazione mistica sul malloppo giusto.. poi mi sono arresa, gli ho caricato entrambi i plichi sulle braccia e gli ho detto: "Senta, facciamo che io le dò tutto e lei si sceglie quello che le serve, eh?" E' stato molto gentile. Non mi ha neanche irrisa. Peccato che poco dopo, mentre lui si spostava dietro per controllare i dati, io abbia sentito un'imprecazione provenire dalle mie spalle e immediatamente abbia visto un foglietto rotolare lungo la statale alla mia sinistra, ed il vigile correre disperatamente dietro al foglietto che rotolava, cercando di non farsi schiacciare da un tir per recuperare il mio libretto di circolazione!!! Avrei anche voluto consolarlo, annunciargli festosamente "Sa che lei è il mio primo vigile?", ma forse l'avrebbe interpretato come un inappropriato metodo di corruzione. Allora ho pensato di aggiungere un confidenziale "Beh, a parte quelli che mi hanno fermata quando ero in macchina di altri", ma probabilmente si sarebbe fatto un'idea peggiore su me e le mie frequentazioni. Ho anche fermato la lingua a un centimetro dal dirgli, trovandone una serie di coloratissimi nella stessa tasca della borsa da cui ho preso la patente, "Le faccio la prova del palloncino?". Dopo quella, forse, avrei avuto bisogno di qualcuno che mi portasse le arance.
Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per
piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle
pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare,
quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa,
l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane,
albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero,
i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole,
leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle
persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme,
perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui
il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti,
mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica,
la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche,
le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre
una ragione per ciò che fanno.
Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.
Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1,
la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz,
la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza,
l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia,
le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino,
il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino
è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone
che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei
meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono
ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile.
Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi
non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.