Oceans...
my glass mask   
giovedì 30 ottobre 2008
Frap frap
Un buon suono onomatopeico è come gli odori, ti può portare dove vuoi.
Indietro di cent'anni, oppure a voler passare tutta la vita con una persona, o essere in un certo luogo anche solo per un momento.
Frap frap.
Mi ha conquistata all'improvviso, nel bel mezzo di un dialogo insospettabile e strappandomi a tutto quello che stavo facendo. Parlavo col Tomtom ieri sera, ed era stata una brutta giornata, di quelle pesanti che ti lasciano i vestiti più pesanti addosso di quando li hai messi; e poi nel dialogo siamo finiti sotto un lucernario a guardare la pioggia, e subito dopo in una tenda a sentire le gocce che cadono con quel rumorino che rimbalza, quel frap frap, fa proprio così, non so come mi sia uscito ma fa proprio così, è perfetto e mi ha trascinata fino a lì, ad ascoltare la pioggia. Ad ascoltare il rumore del mare di sottofondo, e il vento e quella sensazione di perfetto benessere.
Frap frap.

Etichette: , , , ,

posted by sand @ 10:15:00   0 comments
mercoledì 29 ottobre 2008
Brooke, uno stile di vita

Esistono cose che voi umani, ma soprattutto che una persona di dignità media non dovrebbe mai ammettere di seguire, se non per casuali coincidenze astrali non ripetibili. Ebbene, dal mio misero piccolo angolo di mondo terrestre devo ammettere che in gioventù ho seguito Bbbiutiful. I miei lo usavano per addormentarsi più velocemente dopo pranzo, e posso assicurare che all'epoca seguire l'epopea della famiglia Forrester a me sembrava una perigliosa corsa delle bighe, rispetto alla prospettiva di mettermi subito sulle adorate versioni di greco. Poi uno cresce, le prospettive cambiano. Passi più tempo fuori casa e soprattutto smetti di fare versioni di greco.
Resta, tuttavia, Brooke. E' come il vino, come certi tipi di legno, migliora con il passare del tempo perché Brooke non è un personaggio, è uno stile di vita.
Perciò ultimamente i giorni in cui torno a casa verso le due e il tiggì è già finito e ho bisogno di qualcosa che non implichi il mio cervello mentre pranzo, a volte, per sbaglio, lascio scivolare il telecomando su Canale 5.
Devo dirlo, sono fiera di me stessa. Mi sarei potuta perdere le due scene più belle che abbia mai visto in tv.


Scena n.1: Eric Forrester, l'attempato capostipite di tutta la stilosa famiglia, sorta di incrocio tra Tronchetti Provera e Briatore ma con lifting meno riusciti e conseguenti crisi d'età più accentuate (anche i denti nuovi non è che gli stiano un granché), forse per via dei variegati figli (sempre se sono suoi perché nel corso degli anni ha vinto e perso svariate paternità), avendo lasciato la sua storica ex moglie per una giovane sbarbina bionda sorella di un'altra (più recente) ex moglie (di lui e di almeno due dei suoi figli, ovviamente sto parlando di Brooke, la mia eroina incontrastata), ma avendo il fratello delle due sbarbine tentato accidentalmente di uccidere la prima ex moglie e avendolo la seconda sbarbina accidentalmente rivelato proprio alla prima ex moglie, tale prima ex moglie ha obbligato la sbarbina attuale a mollare l'osso Forrester in cambio del suo silenzio, ma dal momento che la carne non è scema e Ossoforrester a quanto pare neanche, fingendo di acconsentire al rientro nell'antico (e vecchio!) talamo, in realtà rimane a praticarsi le grazie della sua adorata (e mantenuta) sbarbina, e quando rischia di essere scoperto si lancia sul davanzale del diciottesimo piano con le ricche pudenda coperte solo da un asciugamanino misura prènatal. Più o meno come inserire Francesco Cossiga nudo nelle vignette della Settimana Enigmistica.

Scena n.2: Rick, il primo figlio di Brooke (e di Ridge? di Eric?), cresciuto e ormai magicamente coetaneo della madre, va a trovare Taylor, acerrima nemica proprio di Brooke in quanto entrambe si sono sposate Ridge almeno un paio di volte ed entrambe sono state definite l'amore della sua vita a giorni alterni; Brooke è leggermente in vantaggio, sia perché è effettivamente l'amore della sua vita sia perché Taylor è morta un paio di volte (la migliore è stata quella realisticissima in cui risorge come moglie di Kabir Bedi in versione Principe del Marocco, credibile più o meno quanto Tom Waits che interpreta la biografia ufficiale di Giorgio Panariello), e poi adesso l'eroica, lagnosa e altruista Taylor ha le labbra che in acqua galleggiano e ciò la rende leggermente meno invitante. Ma soprattutto ha avuto l'idea brillante di lasciare il campo per dirigersi verso altri lidi... e chi impalmarsi se non Nick, il fratellastro di Ridge?
(un sospetto che l'America sia più piccola di quello che vogliono farci credere mi viene, eh...)
L'unico, trascurabile, miserrimo problema potrebbe essere che Nick è l'ex marito, pure lui come tutti i Forrester e svariati altri, dell'amatissima (da lui oltre che da me) Brooke. In realtà anche Bridget, figlia di Brooke (e di Ridge? di Eric?) è stata con Nick (lo zio?). Nick però adesso sta con Taylor, ed hanno avuto un figlio che però è anche figlio di Brooke, teoricamente anonima donatrice di ovuli per le mire ginecologiche della rivale (e anche nella fertilità la batte, tiè!). Taylor non può sopportarlo dato che il marito ama ancora Brooke, e dopo aver invitato a cena Brooke e Ridge e avergli piazzato davanti a sorpresa un prete perché li sposasse (ed essersi offesa perché non l'avevano fatto, 'sti capricciosi!), molla il marito sbevazzando qua e là.
Il piccolo ma coetaneo Rick, che pare avere una predilezione per le donne di una certa esperienza (ha impalmato un paio di volte la sua baby sitter, fra le altre cose), va a trovarla per consolarla ed è molto dolce e tenero e lei lo guarda come un agnellino appena prima del pranzo di Pasqua e tutti abbiamo già capito da sedici puntate che finiranno a fare zumzum sul tappeto etrusco tranne loro che si guardano come due dodicenni (ma forse lui a fare due conti lo è davvero) stupiti, e lui poi ha una straordinaria epifania sul fatto che il bimbo di Taylor in realtà è suo fratello in quanto anche bimbo di Brooke, e si commuove così tanto all'idea di questa nuova parentela, visto che quei malefici autori ne creano sempre così poche, che la bacia con amore e trasporto.


E io che avevo smesso di guardarlo...!

Etichette: , , , , ,

posted by sand @ 21:39:00   0 comments
martedì 28 ottobre 2008
Braccobama
Dopo aver risolto il mio personale quesito su Obama, che insomma quell'ometto lì l'è uno che me piase, vedremo, ho pensato che comunque è una fortuna che abbia fatto il candidato presidente d'America, come Dionigi Tettamanzi che'l Folletto diceva sempre che con un nome così non poteva che fare l'alto prelato perché te lo immagini, da giovane, andare in discoteca ad abbordare le sbarbine e dire con sussiego: Ciao, chi sei? Io mi chiamo Dionigi Tettamanzi.
E insomma, alla fine a me piace l'Obama, però davvero, con quel nome lì è una fortuna, perchè se provi a pronunciarlo tutto intero, tutto bene come fanno certi giornalisti trendy, Braccobama, ecco, a me viene in mente una fidanzata col fiocco di Braccobaldo.

Etichette: , ,

posted by sand @ 20:53:00   2 comments
lunedì 27 ottobre 2008
Morte per caduta libera di libri sulla testa
Quando ho bisogno di mettere un po' di ordine nella mia vita, non dico quel tipo di ordine che ti fa fare piazza pulita ma quello che serve a capirti, di solito parto da qualcosa di concreto.
Spesso si tratta di prendere i pacchi di carta che si accumulano in camera mia e passare i fogli uno ad uno per eliminare quelli che non servono più. Ha un suo risvolto anche piacevole, perché così facendo ritrovo minuscoli ricordi preziosi, mi perdo a frugare tra le piccole cose che tanto contano ai miei occhi. Certo, magari diventa meno efficace al fine di liberarmi di tutte la cartacce, però ha un suo risvolto terapeutico. E' un modo piacevole di grattare via la ruggine.
Quando invece devo proprio riordinare il cervello, perché è importante, perché c'è qualcosa di importante cui far fronte o perché mi sveglio con dei lividi che non ricordo di essermi fatta la sera precedente, riordino la libreria.
Le librerie.
E' molto più traumatico come procedimento, devi fare scelte come "quali sono i libri più importanti", che andranno in luoghi comodi e visibili, vuoi più bene a questo Forster o a quel Kafka? Mamma Schnitzler o papà Whitman? Insomma, già questo per me che quando mamma e papà mi hanno regalato ognuno una palla nel giro di una settimana stavo per fare una crisi nervosa perché avevo paura di giocare più con l'una che con l'altra e che conseguentemente uno dei due ci rimanesse male, non è semplice!
Non è finita qui. Perché poi devi capire qual è il bene per ognuno dei tuoi libri. Sono come figliuoli: starà meglio di qui oppure di qui? Fa più al caso suo questo gruppo, oppure qui accanto ci perde? Devi scacciare l'ignavia e le indecisioni, devi riuscire a selezionare, a capire quali sono le cose importanti e concentrarti su quelle.
Certo che è una cavolata, parlando di una libreria (o di una serie di librerie.. fra mobili e mensole nella mia camera ne abitano una decina). Però è anche un allenamento. A cosa ti serve calciare mille volte al giorno una palla contro una porta non difesa da nessuno? A cosa ti serve girare a vuoto mille volte al giorno la mazza da baseball, se non ad essere pronta per il momento in cui avrai davanti il portiere, per capire come comportarti nel momento in cui ti lanciano la pallina?
Allora, perché ho rischiato la morte per soffocamento da polvere, per caduta libera di tomi sulla mia testa, per esaurimento nervoso da scelta su chi doveva stare in seconda fila?
Perché c'è qualcosa di importante.
Credo che ci sia, e anche se non so cosa, se non so quanto, so che c'è e per quanto sta a me ho intenzione come mai prima di non creare appigli che possano incrinarlo. Non voglio che il mio cervello crei vortici che mi impediscano di vedere bene le cose. Non adesso, non qui.
Voglio solo esserci. Giorno per giorno.

Etichette: , , , , , , ,

posted by sand @ 15:35:00   0 comments
giovedì 23 ottobre 2008
Poi magari scopri che non c'era motivo, ma intanto è così e hai bisogno di dirlo e basta!
...Mi sento triste.

Etichette:

posted by sand @ 10:51:00   0 comments
martedì 21 ottobre 2008
Punti di verde
Ecco perché amo chiedere aiuto alle commesse...

N:
Vorrei provare quel vestito.

C: Ottima scelta signorina, davvero ottima! Questo è fantastico. Quale colore?
N: Il verde bottiglia per favore.
C: Verde Gucci?
N: Sì, il verde bottiglia...
C: Noi lo chiamiamo verde Gucci...
N: Ma mi sembra uguale al verde bottiglia. Al massimo smeraldo.
C: Infatti.
N: Quindi voglio quello verde bottiglia.
C: Noi lo chiamiamo verde Gucci.

Etichette: , , ,

posted by sand @ 12:19:00   0 comments
lunedì 20 ottobre 2008
I fatti suoi

Ce ne siamo dimenticati tutti.
L'abbiamo messo lì, lì sopra a fare quello che non avevamo voglia di fare noi, a dire quello cui non avevamo voglia di pensare noi. L'abbiamo lasciato solo su quel piedistallo, che tanto non l'ha obbligato nessuno e "poteva farsi i fatti suoi".

I fatti suoi.


Giovanni Falcone. Rocco Chinnici. Don Pino Puglisi.
Anna Politkovskaja. Peppino Impastato. Ilaria Alpi. Placido Rizzotto. Ninni Cassarà. Paolo Borsellino. Martin Luther King. Libero Grassi. Mauro Rostagno. Il comandante Diavolo.
Potevano tutti farsi i fatti loro.


Poi c'è stato un momento... forse è quel fisico dall'aria tutto sommato fragile, forse sono gli occhi che si fanno sempre più d'acciaio ogni volta che compare in tv, forse è che ha più o meno la mia età, e allora ci ho pensato: è un ragazzo. E' solo un ragazzo.
Non è giusto.
Adesso basta, Robe'. Hai fatto abbastanza. Adesso innamorati, vai in libreria a scegliere un libro leggendo la quarta di copertina, mangia in pasticceria, scrivi delle cose che sudi di giorno e di notte, cammina sotto i viali alberati. Anche se abbiamo ancora bisogno di questo, abbiamo ancora bisogno di te, adesso basta.
Abbiamo bisogno di eroi, io ho bisogno di eroi, ma non devi più stare lì solo per permetterci di sentirci in pace con la nostra coscienza perché "tanto c'è qualcuno che lo fa". Riprenditi la libertà, la famiglia, la felicità, la vita.
Non sei solo tu che devi fare lo sforzo.

Etichette: , , ,

posted by sand @ 12:20:00   0 comments
venerdì 17 ottobre 2008
Lo Spauracchio

N: Dottore!!
D: Sono pronto, cosa devo fare, dove firmo??

(e volevo solo salutarlo..)

Etichette: , , ,

posted by sand @ 10:51:00   0 comments
mercoledì 15 ottobre 2008
Approcci sfiancanti
A me gli uomini mi sfiancano.
Sì, lo so che ho scritto a me mi.
Però insomma, già è impegnativo che ti piaccia un grizzly inglese con tutto quello che comporta.
(Per esempio, che tutto ciò che seguirà a quest'affermazione non provocherà in lui nemmeno quella ciliegina di gelosia che tanto riscalderebbe il cuore della sua diletta.)
Aggiungiamoci una spolveratina di Stalker che usa il teatro per fare velate allusioni.
Giorgio.
Una manciata di McBesame che prima mi tormenta di mail e poi quando lo chiamo mi dice "Non puoi proprio stare senza di me, eh?". Salvo riempirmi la casella di posta mentre sono via, comprese le fatidiche mail "solo per salutarti..".

Dopo aver mescolato, spargiamo uvetta di bambino maschio teppista per quattro ore di doposcuola e pizzichi di giovane maestro Petro che accorre commosso perché non mi aveva più vista e non si stacca per l'ora seguente (impedendomi di pranzare) per dirmi che gli piace il mio nome, gli piace la mia città, gli piace il mio modo coi bambini, abbiamo delle cose in comune e comunque tornerò presto a trovarti, Novè.
Mi ha anche offerto un caffé. Oggi me lo hanno offerto in quattro. Devo proprio avere la faccia fresca come un fiore.
Del resto, come ho detto, a me gli uomini mi sfiancano.

Etichette: , , , , ,

posted by sand @ 18:41:00   0 comments
Galbani vuol dire fiducia!
Dal sito Cani Sciolti:
Il Governo acquista 100.000 forme di parmigiano per gli indigenti

Circa 100.000 forme di Parmigiano Reggiano saranno acquistate dal governo e destinate agli indigenti. E' la misura annunciata dal ministro dell'Agricoltura, Zaia, per affrontare la crisi del settore produttivo del parmigiano. "Abbiamo deciso di fare questo grande intervento - ha detto Zaia - che può avere un valore di circa 25-26 milioni di euro per gli aiuti agli indigenti". Previste anche altre misure, come una campagna di promozione internazionale. Impegno analogo, infine, per l'acquisto di 100.000 forme di Grana Padano.


...Non è che ora scopriamo che sotto l'etichetta c'era scritto Galbani, vero?

Etichette: , ,

posted by sand @ 00:09:00   0 comments
lunedì 13 ottobre 2008
Vorrei conoscere...

Per la maggior parte (un'ottantina) le possibilità di riuscirci sono quelle che mi concede la sorte. Alcuni (una sessantina) sono morti; anche da svariati secoli. Una ventina sono personaggi di fantasia, e lo Scrittore dice che dovrebbero essere questi a preoccuparmi. Lui d'altra parte non conosceva Peppino Prisco e ascolta gruppi con nomi con tante O.
Ecco la mia lista, attualmente a 167 ma sensibile di modifiche.

Etichette: , ,

posted by sand @ 18:32:00   0 comments
Il karma della pattuglia colpisce ancora!
Mi chiedo quale sia la spiegazione scientifica, perché una ci deve essere, per il fatto che tutte le pattuglie che mi fermano hanno quest'incredibile voglia di chiacchierare, indipendentemente dai miei impegni e dal mio grado di ritardo: e hanno arrestato il maresciallo Palermo, e dove abiti, e quello del libretto rotolante...
(senza contare il signore che ieri sera mangiava di fianco a me e al Tomtom e dopo i primi 5 minuti già ci aveva raccontato della sua casa di Milano e di quella a Montecarlo, della sua barca a Sanremo, le sue 4 mogli, le sue macchine, i suoi viaggi di lavoro a Shangai e Parigi e noi non potevamo capire quanto stressante fosse lavorare sempre in giro per il mondo e soprattutto, perché il Tomtom per il week-end non mi aveva portata a St.Moritz?)
Ma la pattuglia. Appena li ho visti mi è partito lo stream of consciousness nell'Uvetta, in sequenza:
"Acc, correvo troppo!"
"Acc, proprio stamattina che sono in ritardo!"
"Acc, ma durante la parte finale del Great gig??"
"Acc, il karma!"
"Acc... il libretto? Dov'è il libretto? Mi sono dimenticata anche stavolta dov'è il libretto?"
Poi alla mia voce interiore si è sovrapposta quella esteriore di un Baffuto Carabiniere.

BC:
Salve signorina, lei è un medico?
N: No..
BC: Come no!
N: No. Se proprio vuole lavoro in ospedale, ma non sono un medico..
BC: E questo simbolo qui?
N: Ah, è perché la macchina era di un mio amico.
BC: Che è un medico.
N: ..infermiere..
BC: Però le piacerebbe!
N: Prego?
BC: Essere un medico!
N: Certo.
BC: E allora studi no??
N: Veramente io starei già studiando..
BC: Ma non ha detto che lavora?
N: Sì, anche.
BC: Che brava!
N: Eh, grazie..
BC: In ospedale?
N: Ospedale ed elementari.
BC: Ma che brava! Hai sentito che brava?
NBC: Sì, brava, brava!
N: Eh, grazie grazie..
BC: E che fa?
N: Adesso?
BC: Sì, come mai è qui?
N: ...
BC: Intendo per strada. Va al primo lavoro?
N: Già.
BC: Ma dov'è in ospedale?
N: In Pediatria..
BC: Oh che brava!
N: Mh, grazie.
BC: E parla pure in italiano!!
N: Ma io sono italiana!
BC: Sì, però parla in italiano!
N: A-ha..
BC: E quel segno?
N: ?
BC: Si è fatta male a una guancia?
N: Ah, quest.. ehm. Coff coff. Eh sì.
BC: Non è mica stato il moroso vero? Guardi che non va bene!
N: Le assicuro, non mi picchia.
BC: Mi raccomando! Se no mi chiama?
N: Non si preoccupi.
BC: Ok, ok. Beh, non serve il libretto.
N: No?
BC: No. Una brava come lei, e noi qui a farle perdere tempo!
N: Allora posso andare?
BC: Certo.
N: Meno male!


Canzone del giorno: The great gig in the sky - Pink Floyd

Etichette: , , , , , , ,

posted by sand @ 10:36:00   0 comments
domenica 12 ottobre 2008
Stream of consciousness di una serata piena di stupide domande irritanti
Ho un sacco di cose da scrivere oggi.
Un sacco, ma il file su cui le avevo segnate è corrotto e forse questo è un bene, perché sono stanca e ho una nausea da campionati mondiali e probabilmente sono in piena sindrome premestruale, inoltre ho appena fatto una dannosissima full immersion di McDreamy e non ho nutella e per gradire mando sms a chi non mi risponde, chi dovrebbe farsi sentire non si fa sentire e chi si fa sentire non dovrebbe farlo.

Ho un sacco di domande irritanti tipo "davvero mi va bene così?".
Davvero mi va bene non avere una possibilità? Non sono il tipo di persona che sta buona ad aspettare una risposta tutto il tempo, non lo sono mai stata. E non è neanche l'aspettare il problema, è solo che vorrei capire se c'è qualcosa in ballo da aspettare. Perciò.. davvero? Solo per il fatto di esserci dentro? Perché di solito non basta, non basta che ci sia dentro io. O Martin Luther King. O Vattelapesca.

Non basta, il numero uno.
E' sabato sera e sono a casa a cercare di recuperare un file grandiosamente farcito di tutte queste stupide domande irritanti, che suonano bene solo se sei in un telefilm o con davanti qualcuno che ti conosce davvero, davvero bene e nonostante questo continua ad essere tuo amico e solo per questo si è rassegnato a starti a sentire finché avrai finito, finché ne avrai bisogno. Senza mugugni, senza giudizi, senza consigli; magari con quel preciso modo di stringerti il braccio.
Sembra più difficile sopravvivere senza quando l'hai avuto. Quando gli hai dato una faccia, un nome, e adesso non servono perché non ci sono più.
Ma io ho la nausea e ho gli ormoni incazzati e depressi, perciò è un bene che io non riuscendo a recuperare quel file non possa riempire un post con tutte queste sciocchezze.

Etichette: , , , , , ,

posted by sand @ 00:11:00   0 comments
mercoledì 8 ottobre 2008
Allucinazioni natalizie
Ultimamente ho le allucinazioni. Nello spogliatoio della palestra ho sentito profumo di bistecca e in un locale non sono andata a salutare gioiosa il Tomtom solo perché all’ultimo secondo mi sono ricordata che non essendo in Italia era un tantino difficile che si trattasse davvero di lui. Principalmente, però, le mie allucinazioni riguardano le lucine di Natale. La scorsa settimana ho scorto bellissimi alberi inesistenti illuminati di bianco, d’azzurro, di tutti i colori.

Poi l’altra sera ho visto una scena assurdamente natalizia in Grey’s Anatomy… e mi sono ricordata che una cosa del genere l’avevo fatta anch’io. Ho dormito tutta la notte su un tappeto, con altre sei persone sotto un albero di Natale illuminato, e una pallina natalizia che dondolava a due centimetri dalla mia faccia.

Lo so che è stupido ma vorrei poterglielo raccontare.

Etichette: , , , , , ,

posted by sand @ 12:19:00   0 comments
Maschilefemminile - Punti di vista

DdV: Basta, tu non mi consideri! Ti parlo e non mi ascolti, se sto zitta neanche ti accorgi che non sto parlando, non riusciamo a comunicare, co-mu-ni-ca-re, ti ricordi il significato di questa parola? Mi sento una scarpa vecchia, è evidente che non mi desideri più, e invece le altre, eh, lo so come le guardi, come ti volti, ho speso una fortuna per quel completino e non ti sei neanche preso la briga di guardarlo prima di spegnere la luce, e come se non bastasse la luce la spegni anche quando si tratta di guardarmi il cervello, non mi dici mai niente di te, non mi racconti cosa fai, come va al lavoro, non mi coinvolgi, ma io un cervello ce l’ho sai, quello che vorrei sapere è, mi stimi almeno un po’? Mi stimi?? No, voglio dire, rispondi: mi stimi? Neanche mi rispondi, vorrei tanto capire cosa sono diventata ai tuoi occhi, quale orr… no, adesso lasciami parlare, non interrompermi, parli sempre tu, dici sempre le stesse cose, e la birra e la stanchezza e il lavoro, si vede che lavori solo tu, io mi rilasso, si vede che io non ho niente da fare, sarà per questo che in casa non alzi un dito, anzi ad essere precisa non ti si alza proprio niente, a parte la tavoletta del bagno, chiaro, quella è così alta che non si può neanche riabbassare, una fatica disumana, poi come ci giochi a calcetto con gli amici se ti stanchi e non sei in forma? Perché gli amici, quelli mica si possono abbandonare, poverini, mica si può rinunciare alla serata di sbronza come se foste dei quindicenni, cosa importa se non mi porti mai fuori la sera, io posso stare a casa, “non essere sciocca noi passiamo un sacco di tempo assieme”, non mi fai più regali, mai una coccola, una carezza, una parola gentile, mai che tu mi dica se mi ami, mi sembra di stare con un ragazzino che vuole solo divertirsi e perdere tempo senza saper scegliere cos’è importante per lui, un ragazzino capriccioso che non vuole impegnarsi, non vuole guardarmi, non ha più interesse per me, come un vecchio. Ma non ti accorgi che non abbiamo più nulla da dirci, io sono senza parole, sono davvero senza parole, non so neanche più di che parlare con te, basta, basta. È finita!

UdV: Lui chi è?

Etichette: , , , , ,

posted by sand @ 09:54:00   0 comments
martedì 7 ottobre 2008
Maschilefemminile - Pensieri e parole

Non ci sono solo gli Approcci schiaccianti, tipicamente maschili. A dire la verità quelli non ci sono più, il mio uomo del binario ha lasciato il posto a una frotta di quindicenni chiassosi e il Tomtom, come si evince, preserva la sua imperturbabilità. E' proprio vero, me lo diceva mia zia: guarda che dopo una certa età sfiorisci!

N:
Domani che fai?

T:
Dormo...

N:
Uh, allora vedo di non chiamarti così non ti disturbo!

T: Oh, non preoccuparti...
N (pensiero):
"tu non mi disturbi mai!!!"

T (parole): ...tanto lo spengo!

Etichette: , , , , , ,

posted by sand @ 12:00:00   0 comments
venerdì 3 ottobre 2008
Modernità
Questa mattina quando sono arrivata all'e.r. c'era una signora a terra in mezzo al corridoio; niente di grave, e poi la soccorrevano in tre. Non era proprio vecchia. Aveva un'età adatta per essere finalmente stanca. Sessanta, settanta?
Io sono corsa su, dato che vederla mi metteva il solito invincibile magone.

Le persone non dovrebbero avere bambini tardi. Questa moda è egoistica. Non hanno idea di cosa significhi, ogni giorno, per un figlio.

Etichette: , , , ,

posted by sand @ 10:29:00   0 comments
giovedì 2 ottobre 2008
Riassumendo
Siccome sono sparita dopo aver lasciato un post frainteso da tutto l'emisfero boreale, vediamo di fare pulizia: non ero incinta. Lo Spirito Santo non mi ama. Da JJ sono andata solo perché doveva prescrivermi una cosa, ecco anche l'allusione segretissima tipo asilo!
Rimedierò il vuoto negligentemente lasciato con una scaletta del mio solito mucchietto di sventate sventure: mi sono iscritta in palestra. durante un corso uno dei mcmedici mi ha chiesto di ballare il tango, rosa rossa compresa. ho cercato più volte di morire a volo d'angelo o di tagliarmi le dita chiudendole dentro gli schedari. il mio pc sta tirando gli ultimi, e pare anche il mio stomaco. in alcune giornate sono riuscita a lavorare in otto edifici diversi (verso la fine mi parlavano tenendomi sottobraccio per essere sicuri che non andassi giù). l'altra mattina in stazione alle 8.00 hanno annunciato che il treno delle 14.42 era in ritardo di 120 minuti. il G.C. vuole farmi sposare con il Babu. sabato mi sono alzata alle 6.00 per fare un prelievo, e nel bel mezzo delle provette, non si sa come, il sangue mi è finito.
E poi il tomtom è ripartito.
Fortunatamente 2 settimane a Bruxelles non sono 3 anni di giungla, perciò non passerò le mie serate ad ascoltare Champagne con aria mesta. E poi nel frattempo ho sognato nutella, ho incontrato un passerotto impaurito tra gli scaffali del supermercato, il gas è il solito ebete, il boss mi ha preso romanticamente la mano perché non ci saremmo visti per 2 giorni e McBesame mi ha salvata da una crisi di nervi entrando in ufficio con un sorridente "Et voilà, il miracolo!"
Ed ha fatto un miracolo davvero.
Sono sicura che 2 settimane passeranno di corsa.


Canzone della sera: Champagne - Peppino di Capri

Etichette: , , , , , ,

posted by sand @ 16:25:00   0 comments
Persone da zucchero filato
E' uscito il nuovo album di Jakob Dylan, che stavolta balla da solo.
Ho pensato spesso a lui come ad una delle voci che preferisco. Non è solo per la voce in sé, è per l'atmosfera che mi crea; mi ricorda delle cose, delle situazioni, un certo periodo della mia vita che lo rendono una specie di cantuccio morbido.
C'era una persona che mi faceva sentire così. Era quel tipo di persona che se compravamo lo zucchero filato per mangiarcelo insieme il primo dell'anno, poi quando incontravamo un amico a cui fare gli auguri io cercavo di pulirmi la mano inzuccherata e mi scusavo ridendo per i baci appiccicosi, lei invece la nascondeva dietro la schiena e faceva quel sorriso e basta.
Era lei il mio cantuccio; ed è lei che mi ha fatto conoscere, tanti anni fa, i Wallflowers. Per questo ascoltarlo mi farà sempre, invariabilmente, pensare a lei.
L'altra sera ero con il Babu e gli ho detto che "ci sono due cose molto difficili per me: dire a qualcuno che gli voglio bene, e non dirglielo". Sono orgogliosa come una spina, e allo stesso tempo mi affeziono spontaneamente e incoscientemente. Lui ha annuito con la gravità di chi ha a che fare con la mia allegra schizofrenia ormai da un po'...
Però è uscito il nuovo album di Jakob Dylan. E se penso al mio cantuccio mi viene voglia di riuscirci, a dire quella maledetta frase ogni volta che la sento.


Canzone del giorno: Valley of the low sun - Jakob Dylan

Etichette: , , , , ,

posted by sand @ 09:47:00   0 comments
About Me

Name: sand
Home:
About Me:

Discover U2!

Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


See my complete profile
Previous Post
Archives
Shoutbox

Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


Links
  • Ste
  • Salvietta
  • Salvietta2
  • Fra
  • Ale
  • Max
  • Concon
  • Bambolina
  • AmUr

Powered by

Free Blogger Templates

BLOGGER