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my glass mask   
giovedì 17 aprile 2008
L'Antro della Salvietta
Stamattina mi sono svegliata con la voce di Bossi. Questo, credo, sommato al fatto che era mattina, deve avermi resa affascinante quanto un pesce squalo dopo sei giorni fuori dal frigo. Fortunatamente all'E.R. McBesamemucho non c'era.
In più il Babushka ha cercato di incolparmi per l'eventuale multa di ieri, Fra mi faceva il solletico durante le lezioni di Mr.Charming e McM dopo la mia strigliata mi ha chiamata per assicurarmi che è vivo, anche se dimagrito (e già era grosso prima, no..), e raccontarmi che lì in Congo contro i ragni di 16 cm usano i gatti.. la mia utile Ombretta, infatti, è fuggita più o meno a metà della prima sillaba.
Fortuna che il coinqui è il mio coinqui. Non sopravviverei senza il suo lucernario pieno di stelle tutte per me. E' un bel cantuccio, quel lucernario. Anche il coinqui è un bel cantuccio.
Scrivo queste cose ma cogito.. a proposito del post di ieri la Salvietta ha commentato che non riesco ad avere un inizio di rapporto serio nemmeno con i vigili. E che la sua prima impressione di me, raccontata in questo post, è un po' il mio riassunto.

Così sto cogitando (e ridendo) sul suo, di post. Ma è una fatica, a volte, quando il tuo Felicity mode è sempre questa specie di pesce rosso che si dibatte per terra senza trovare l'acqua, e tutti ti guardano domandandosi perchè ti ostini ad usare le pinne, come se averle fosse una scelta tua, e non impari semplicemente a camminare. E non importa cosa tu faccia, avrà sempre poco senso per gli altri, perchè non cammini.
Bene, ora che sono diventata Nemo possiamo andare avanti.
L'altro giorno camminavo sotto il diluvio per raggiungere sprinty Uvetta, parcheggiata poco distante; poi, però, ho scorto questa incredibile grondaia: già le grondaie mi stanno simpatiche a priori, ma lei era bella, grossa e sufficientemente arrugginita, di quelle che sono rimaste immobili al loro posto per anni ed un giorno bam!, decideranno di precipitare con uno schianto. Forse perchè ne hanno viste di tutti i colori. Forse perchè le grondaie sanno scegliere il tempo.. la strada deve renderle sagge.
E mi sono sempre chiesta perchè non vedo le grondaie schiantarsi.. penso le sostituiscano in tempo, il che è molto triste.
Questa aveva delle palle d'acqua fantastiche che scendevano
ritmiche e fitte, richiamo irresistibile per chiunque abbia meno di sei anni! O me. Così ho controllato da una parte, poi dall'altra. Impercettibilmente, camminando con nonchalance, mi sono spostata verso il lato sinistro della strada.. e poi ci sono passata sotto, soddisfatta come un gatto dopo una sardina per il rumore croccante delle gocce grosse sull'ombrello.
Sono arrivata all'Uvetta che avevo gli occhi di Amelie.
Voglio dire, non posso neanche darle torto.

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posted by sand @ 18:09:00  
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Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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