Mi è capitato. Quando ero proprio in sintonia con una persona. Mica le banalità tipo "ci siamo chiamati nello stesso momento" o "abbiamo detto la stessa cosa". Per esempio. Quando stavo con lo Scrittore, povera macchinina nuova, mi ha accompagnata a casa un pomeriggio subito dopo pranzo e poi se n'è andato, e poco dopo io ero in camera mia a leggere quando è stato chiaro, nel mio cervello, che qualcosa non andava. Mi sono alzata di colpo dal divano e sono scesa per chiamarlo, ma lui non rispondeva.. allora ho preso il cellulare ed ho trovato un numero sconosciuto. E' stato così che ho conosciuto fabio, che mi ha spiegato con calma come lo Scrittore si fosse appena schiantato in un modo per cui ancora non ho ben capito come ne sia uscito vivo, miracoli a parte. Era per dire: nel momento in cui è successo, io sapevo che era successo. Prima che mi dicessero che era successo qualcosa. Non era una sensazione, era un pensiero preciso stampato in testa che ricordo ancora in modo perfettamente nitido.
Non sempre funziona in modo inquietante. Oggi ero un po' giù, nostalgicamente parlando. Volevo sentire il Tomtom, volevo vederlo, e poi sono scesa per cena e alle 9 già tornavo su, perchè lo sapevo che dovevo tornare su; anche se era improbabile che di tutti i giorni mi avesse scritto proprio nel momento in cui avrei voluto una sua mail; anche se era impossibile che mi scrivesse a quell'ora, per via dei fusi orari. Io lo sapevo. Era lì, quell'inconfondibile "msfb-ethiopia-emergency" c'era e mi stava aspettando, ed era arrivata alle 9.03. Nel momento in cui l'avevo pensata.
...Bionda, chiaro. Lo Scrittore e Stalky a confronto.
St: Cosa fai nella vita? Sc: Studio (dovrei) scrivo suono St: Ma dai, io.. Studio (dovrei) scrivo faccio teatro Sc: Abbiamo anche la stessa ex in comune.. Fa curriculum!
Lo Scrittore e le sue definizioni della sottoscritta.
N: Pipì. S: Valla a fare, prima che sia troppo tardi! N: C'è mia mamma; e poi l'ho fatta un quarto d'ora fa. S: Il problema da risolvere è tua mamma, non che tu l'abbia fatta un quarto d'ora fa. N: Voglio dire (ma grazie per la specifica in effetti utile ed esauriente sul funzionamento del mio cervello) che essendoci appena stata non posso farle fretta.
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N: Stavo pensando.. Mi ci vedresti a preparare in tre giorni una valigia per l'Etiopia? S: Assolutamente no. Non hai speranze. N: A parte che non c'è il rischio che mandino me a sanare le loro emergenze alimentari.. S: Effettivamente mandare te in un'emergenza alimentare sarebbe un po' come chiedere a me di fare dissuasione all'uso di droghe leggere al SERT. N: ...
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S: Uff.. Ma tu dimmi se devo stare in ansia per te tutti i giorni! N: Ma che c'entro io! S: E' per dire.. che devo sempre sperare di rivederti il giorno dopo.. N: ...
Devo cominciare a studiare le scimmiette per la maglia dello Scrittore, che oltre a fare lo Scrittore (oggi ha conosciuto una sua giovane fan.. non è mica stato tanto carino però) fa anche il musicista da strapazzo e ha questo gruppo che si chiama Free Monkey's Era e adesso per fare le cose per bene dovrei linkare la pagina di maispeis ma non è che abbia tutta questa voglia quindi se uno è interessato ci va e li cerca, non penso ne esistano altri. Comunque devo disegnare questa scimmietta una e trina dall'aspetto buffamente terrificante.. ma io la saprò disegnare una cosa terrificante? Voglio dire, per il buffo non ci sono problemi chiaramente. Infatti quando l'altra sera McM parlava di persone infantili mi sono preoccupata e volevo dirgli "Ma hai presente a chi lo stai raccontando? Hai presente Peter Pan, Pollyanna e i minipony messi in un frullato di frutta?" Secondo il Babushka però la mia è un'infantilità diversa, eccetera, è molto carino con me ultimamente, mi ha anche detto che gli fa bene avere intorno una persona sorridente come me, che ho un sorriso che m'illumina e che se non sono di buonumore diventa triste pure lui. Penso abbia finito i soldi. Tanto perché non siamo infantili oggi ci siamo passati quasi tutti gli ascensori della stazione perché io non ne avevo mai provato uno, neanche quando avevo borse grosse e pesanti. Mi viene in mente la Tiburtina a Roma a piedi sotto la pioggia, con il sacco a pelo che continuava a staccarsi dal trolley e a cadere e il trolley che aveva una ruota rotta e dondolava ad ogni passo così dovevo tenerlo fortissimo e la mano mi faceva proprio male e mi veniva da piangere, e questo in fondo non c'entra con gli ascensori perché eravamo per strada, però oggi è stato un riscatto anche di quella volta lì. Oggi a lezione da Mr.Charming si sono annoiati tutti, perfino lui. Ecco, queste cose mi preoccupano: perché a parte la stanchezza (e il dolore) di questa settimana, a me tutto ciò piace molto! Perché non mi annoio? Forse ognuno ha la sua: il Babu pulisce ogni fessura sulla faccia della terra, mio fratello sbuccia al millimetro le pellicine bianche dei mandarini, alcuni diventano serial killer ed io mi diverto con la filologia.
Lo Scrittore, che mantiene le sue antennuzze meteo ben fisse su di me, avendo scovato un mio calo di rendimento mi ha bacchettata per le mie scelte musicali di qualche post fa. Ora vi dimostrerò che ha ragione. Ieri sono andata a Venezia, con quell'aria salmastra e quel vento forte che mi hanno dato la percezione esatta di essere viva. Poi alla Fenice (Mario Brunello al violoncello, che è sempre spettacolare, e poi Concerto in Mi- Op.64 di Ciaikovskij, che è sempre il mio Ciaikovskij), e questo mi ha dato la percezione esatta di fare parte del mondo. Che non ci sia niente di insuperabile, niente che non ti puoi lasciare alle spalle, o dimenticare in quegli attimi. Non ho però intenzione di dilungarmi, sia perché ho avuto vicino per quasi tutto il tempo un vecchietto snob ET chiacchierone (fosse almeno stato uno di quelli MOLTO snob, talmente snob da starsene zitto a fissare col mento alzato i poveri plebei ignoranti e tu tanto guardi il palco e non lo noti, al massimo t'infastidisce dopo qualche ora il cric crac del suo collo che s'è incastrato.. invece no! Era un "informato che si sente acculturato", quindi aveva bisogno di ostentare le sue informazioni in tutti i modi più antipatici che conosceva. Puff!) sia perché.. ecco, mi sono dilungata e ho scordato il secondo perchè! Comunque è Pasqua, tanti auguri din don dan.
Dicevo, perché lo Scrittore ha ragione? Chi mi conosce capirà che ciò che ha fatto la mia giornata, anzi il mio mese, anzi la mia vita futura non è stato rimettere piede nella mia città preferita, non l'essere avvolta da quella grandiosità d'oro e d'azzurro (sì, sì, va bene, suona un po' come quella canzone di Giorgia..) che è il teatro, bensì l'incontro con quel belluomo (non bell'uomo, lui è proprio un belluomo.. di classe, insomma) del TOMMY VEE!!! Yeah!
Canzone del giorno: tutte le superbe musiche del belluomo
Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per
piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle
pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare,
quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa,
l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane,
albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero,
i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole,
leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle
persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme,
perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui
il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti,
mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica,
la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche,
le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre
una ragione per ciò che fanno.
Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.
Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1,
la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz,
la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza,
l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia,
le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino,
il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino
è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone
che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei
meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono
ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile.
Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi
non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.