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my glass mask   
giovedì 8 maggio 2008
Il mistero della lucina del frigo
Alla fine mio papà ha ceduto. Anche al n.15 è comparsa la sua brava bandiera tricolore. Ave alpini. Solo che la nostra, ecco, nella parte centrale porta, ad occupare quasi completamente la banda bianca, la scritta azzurra "IL TUO SALUMIERE".

Son dettagli. Un po' come il mistero della lucina del frigo: solo io mi sono sempre chiesta se davvero si spenga, quando chiudiamo lo sportello? E se rimanesse accesa? E se fosse una forma di vita autonoma che ci spia e si nutre di noi come un parassita?
Magari raccolgono dati, sono una specie di auditel alieno che immagazzina informazioni per sterminarci senza pietà quando avranno colto tutti i nostri punti deboli. Magari non moriremmo se non ci succhiassero l'energia vitale, poco a poco, ogni volta che restiamo esposti ai loro raggi per un succhino di frutta o un piatto di peperonata della sera prima.
Io me lo vedrei volentieri, un film sulla lucina del frigo.
Salterei sul divano, anche, perché ha qualcosa di estremamente
sinistro e inquetante. Penso che vorrei qualcuno vicino, per aggrapparmi forte forte. Però da piccola, per salvare il mondo, ho tentato molti tipi diversi di chiusure dello sportello del frigo per sorprenderla sul (mis)fatto. Lente con riapertura veloci, a triple finte, incomplete con feritoia.. quando ero convinta di esserci quasi riuscita abbiam cambiato frigo! Anni di studio buttati così!
Insomma, è uno di quei misteri che possono farti impazzire, perché non hanno soluzione. Altro che sindrome di Stendhal! Hitler è vivo? Elvis abita in Brasile? Gesù ha sposato la Maddalena?
La lucina del frigo si spegne quando chiudi la porta?

Insomma, non voglio sminuire quello che è stato un mio pensiero per anni; tuttavia come dissi al Babushka pochi secondi fa a proposito del post precedente (temeva per i gattolettori, lui..): "..Ogni tanto cado nella serietà, ma non ti preoccupare, riemergo subito!"

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posted by sand @ 23:25:00   5 comments
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Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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