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sabato 29 marzo 2008
McChicos: ingoiare la Pimpa
Dato che ieri l'amabile Chirli rivedendomi dopo un discreto periodo di svago mi ha chiesto se avevo ingoiato la Pimpa, provo a ricreare una porzione di dignità descrivendo la mia selva di McChicos di oggi. Anche se rileggendo gli episodi del bagno o dell'ospedale in questo post mi rendo conto che il mio grado di esaurimento è ormai al limite della decenza.
McSueño, il mio dott.Stranamore dell'E.R., è bello in modo quasi imbarazzante: ne ho avuto la conferma stamattina per aver studiato anatomia (la sua) per tutto il tempo in cui lui insegnava tecniche di rianimazione sui lattanti e questo, assieme alla disperata conferma che (nonostante il +2 CL.unei di ieri) è effettivamente sposato di fresco con pargolo lattante, lo trasla rapidamente dall'appellativo di McSueño (più romantico e fidanzoso) a McBesamemucho (caliente). Però con me continua ad essere gentile: potrei salvargli il figlio, ora che so come si fa.
Zeno in compenso oggi sfavillava: l'ho visto per pochi secondi, ma aveva i basettoni in piena forma, e una giacca talmente easy rider che era ancora più matrix di quando faceva matrix-zeno. E' bello sapere che, anche se sparisce per un po', lui torna. Di Zeno ti puoi fidare, è come la Cuccarini.
Con Fra invece abbiamo dato il meglio di noi nell'interpretazione settimanale di Sandra&Raimondo. Era così curioso di un fatto che non volevo rivelargli che per convincermi mi ha spudoratamente incantonata davanti a Mr.Charming a fine lezione.. Senza capire peraltro che così mi stuzzicava solo a mantenere il silenzio! Ma forse quella era una scusa. E' un amore prorompente il suo.
C'era il Bohémien, c'era un dottore (per me) nuovo all'E.R. che mi è troppo simpatico, si è autodefinito sbadato mentre mi parlava, e questo per una che oggi pomeriggio si è persa per tre volte in dieci minuti per uscire da una sala dell'ospedale di Cittadella in cui era entrata un'ora prima e in cui era già stata la mattina, beh.. non può che essere motivo di grande ma grande simpatia!
E poi Flo.. il giovin Flo.. Quel fascino spagnoleggiante di uomo maturo y un poquito tenebroso, tutto solo perchè in Italia ancora non conosce nessuno, seduto a quel tavolo ad ubriacarsi di birra! E quel modo di partire in bici alla bersagliere, cercando di uccidersi dopo due metri. Quel continuare a guardare fuori (da me) mentre stava nel bar, a cercarmi con lo sguardo, a seguirmi con gli occhi quando entravo a prendere la chiave del bagno, tanto da confondermi e da farmi quasi scassinare la porta perchè, avendo la chiave in mano, proprio non capivo perchè non si aprisse!!!
Insomma, è un'operazione complicata sedurre un prof! Anche se è un giovin prof. Devo chiedere consiglio al coinqui.

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posted by sand @ 00:13:00  
3 Comments:
  • At 29 marzo 2008 alle ore 00:55, Blogger MagodiOz said…

    prorompentissimissimo...
    ah, non sono del tutto convinto che il giovin F. guardasse proprio te...
    magari guardava me O_o

     
  • At 29 marzo 2008 alle ore 00:59, Blogger MagodiOz said…

    anzi... il fatto di continuare a guardare (noi) verso di lui e ridere, potrebbe averlo fatto pensare che lo stessimo prendendo in giro... uhm, a questo punto, siccome vorrei passare l'esame, spero vivamente che con gli occhi stesse cercando solo te...

     
  • At 29 marzo 2008 alle ore 11:21, Blogger sand said…

    Se così fosse dovrei ucciderti, muahahah!

     
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Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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