Oceans...
my glass mask   
mercoledì 19 marzo 2008
Balconi chiusi
Questa mattina mi sono alzata malvolentieri perché avevo i balconi chiusi, e coi balconi chiusi non riesco a svegliarmi gradualmente, con quella fantastica sensazione da "posso restare qui altri cinque minuti" (e mai come allora il tempo è relativo: cinque incredibili, immensi minuti!)
Ho studiato un'oretta. Poi mia mamma mi ha chiesto di insegnarle per un'ora delle cose al pc. Poi sono andata dalle bestiole per quattro ore perchè è mercoledì e c'era l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze. Poi sono andata dalla bimba, che ormai bimba non è, e per due ore ho tentato d'insegnarle i verbi irregolari spagnoli. Poi sono tornata a casa e ho smangiucchiato senza fame un po' di cena, perché subito dopo mi sono messa a fare un'oretta e mezza di corso d'inglese al fratellone.
Insomma, cervello cotto. E non ho voglia di sobbarcarmi responsabilità. Non ho voglia di inizare, venerdì, perché mi sento psicologicamente stanca, prima che fisicamente. Mi maledico un po' per non aver comodamente preferito rimanere a casa a dormire, domani, anziché andare all'università a studiare per il giovin Florenzio anche in assenza di lezione.
Ok, ok, di tutte le cose che avevo da dire rimane sabbia. Infiltrazioni. Non funziono bene, snort. Sì, ho scritto proprio snort. Non lo sentivo più.. penso dai tempi dei puffi.
Siccome però è la terza sollecitazione che ricevo al riguardo, prometto solennemente di preparare al più presto una legenda sui personaggi che popolano il McMondo, e magari anche su qualche concetto base che agita il McBrain. Non dev'essere facile starci dietro senza vederli. Stasera no, se non si era capito sono stanca (sai mai, magari non mi ero lamentata abbastanza. Poi mi tocca perdere l'appellativo Nosella proprio adesso che ho scoperto che esiste via delle Noselle!). E' sempre la maledizione del mio cervello impensabile, quello che mi fa ricevere mail, belle mail, come questa:
Perchè, se tu un giorno decidessi di sparire dalla circolazione e io venissi a cercarti, il vecchio trucco del “se voglio trovare Novella devo pensare come Novella” non funzionerebbe e tu continueresti a fare l’eremita.

Y dejemos que lo cierto sea lo que imaginamos..
..Dalla canzone del giorno di ieri. Appropriato.

Per oggi, posso lasciare qui due voci che m'innamorano. Completamente diverse tra di loro, fra l'altro.. Ma il mio personale incanto per le voci continua. Di quelle che chi le ha può esserti amico anche solo per quello che riesci a capire dalla sua gola. O di quelle che con una voce così puoi chiedermi di sposarti e non importa chi tu sia, o dove ho incontrato il tuo diaframma. Trasmissioni stupide a parte.
Balconi chiusi, e voci che filtrano dall'esterno.

Voce 1
Voce 2

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posted by sand @ 10:37:00  
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Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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