Oceans...
my glass mask   
venerdì 29 febbraio 2008
Felicity mode
Cos'è il Felicity mode, o Felicity style? E' quella modalità per cui scegli di fare le cose che contano davvero, e tutto quello che fai te lo prendi a cuore, ci metti tutta te stessa, perché ci credi. Come faceva Felicity, appunto. Non è un noioso "selezionare", è un "impegnarsi" con qualche sana punta di carpe diem. Un gioioso ed idealista prendere a testate la vita.
E' quella parte di me che cerco di recuperare appieno. Anche quando McStalky manda sms carini e in confronto a Danny sembra Casper. Anche attraverso cose stupide.
Passando una giornata come quella di oggi, in bilico perfetto tra lo studio (di quelli che hai voglia di spaccare il mondo e capire tutto e sapere tutto e concentrarti su quel corso come non hai mai fatto in vita tua) e le pure cavolate, le bolle di sapone. McLibri e McBubble. Di cui fanno ovviamente parte a pieno titolo i McChicos.

Partiamo da un presupposto: i McNomi non hanno niente a che fare con una certa catena internazionale che produce hamburger e inquietanti pagliacci. I McNomi sono parte integrante di Novella e di ciò che le ruota attorno, bisogna guadagnarselo, un McNome. Non è uno dei tanti soprannomi che affollano il mio cervello, un McNome è qualcosa di più, una specie di promozione all'interno della mia vita, o meglio del McBrain (che è diverso). I McNomi però, pur ruotando strettamente attorno a me (e quindi non solo di passaggio), non entrano mai all'interno del cerchio che essi stessi formano. Voglio dire che difficilmente avrà un McNome qualcuno che mi è effettivamente amico. O nemico. Potrà succedere per motivazioni particolari, ma non sarà l'essenza del McNome. Salvietta è Salvietta, al massimo Torsolo, ha un soprannome ma non ha un Mc. Lo stesso Zeno è ormai troppo "Zeno" per essere Mc, anche se ne sarebbe decisamente degno.


Ecco che oggi ho gioiosamente trovato un sacco di McCandidati, ed è questo che, stupidamente, mi porta più vicina al mio Felicity style.

C'è il Colonnato, che meriterebbe decisamente un nome migliore data la sua avvenenza fisica, ma l'unica volta che l'ho visto era appoggiato ad una colonna del Maldura e così...
C'è McBike, un forte candidato meno carino (meno carino anche del suo McFriend, che Ale preferiva) ma dallo sguardo intelligente e dal piglio che conquista, è uno di quelli che "se la prendono", nel senso positivo del termine, nel senso-Felicity. Tanto che dopo che l'avevamo perso di vista alla fine di una specie di comizio cui ha partecipato, Ale l'ha rivisto girare per una viuzza ed io gli sono corsa dietro per mezza Padova, e quando scrivo corsa intendo proprio che mi sono messa a correre... Però l'ho perso. Maledetta McBici!
C'è McSinger, che è un uomo difficile da descrivere ma il modo in cui si è semplicemente messo a cantare (e a sorridere) in mezzo alla strada, da posato che era (l'aspetto più o meno di un simpatico contabile), mi ha regalato una voglia di sorridere che mi torna addosso ogni volta che ci penso.
C'è McFasci, che si è meritato questo nome per l'assonanza con McNazi, dopo un discorso-su-sgabello (contrastato dal beloved McBike) culminato più o meno con un "Siccome sono razzista, non stuprerei mai una negra!!!"

Perez non ha ancora un Mc, perché non ne abbiamo trovato uno adatto. Lui sarebbe già promosso. Lo apprezzo come prof da anni, ha una capacità ed una disponibilità verso gli studenti, pur non facendo mai l'amicone, che valgono da sole un piedistallo. E poi è Mr.Charming, con quel modo di scostare la giacca mettendosi la mano in tasca quando spiega, con quel fascino alla Banderas e la voce che a tratti diventa quella di Gianni Morandi... Quindi, sì. Sarò la sua concubina.

Canzone del giorno: It's a beautiful thing - Ocean Colour Scene

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posted by sand @ 21:21:00  
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Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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