Oceans...
my glass mask   
martedì 11 marzo 2008
Nudi pensieri corti (di fronte all'oceano)
Ho calcolato di aver fatto fuori un centinaio di euro in libri anche questa settimana. Ogni mio ingresso in una libreria è uno tsunami economico. Stavolta poi mi sono sbizzarrita anche con la lampadina blu da lettura.. la scusa ufficiale è che con la schiena che mi ritrovo mi fa troppo male dovermi girare a letto in base all'angolazione dell'abat-jour. Niente a che vedere, è lampante, con l'emozione di ficcarmi sotto le coperte con questa lucetta che mi fa sentire come quand'ero piccola e pur di continuare a leggere all'infinito lo facevo in condizioni proibitive, con quella sensazione da "tigri di mompracem sotto il letto"! Chiaro.

D
omenica sono uscita con Ema. Avevo voglia di rivederlo naturalmente, ma altrettanto naturalmente mi è preso il panico. Chi mi garantiva che dopo 13 mesi saremmo stati a nostro agio, avremmo chiacchierato (io), ascoltato (lui), ci saremmo persi..? E' un'amicizia fragile, sotto un certo punto di vista. La base su cui si è formata è da suicidio. E il modo in cui si era presa una pausa è qualcosa cui non riesco a non pensare, di tanto in tanto, quando gli parlo.
Insomma, a dirla schietta ho passato la mattinata di domenica a cercare una buona scusa per non andare. Una che non mi facesse apparire troppo stronza. Alla fine ho deciso che non volevo trovarla, o che comunque non ne conoscevo nessuna di abbastanza buona. Per raggiungere questo altissimo punto zen ho girato per la casa nuda per alcune ore, con musiche stupide a palla, cantando a squarciagola e mettendo un sacco di cremine ai profumi di frutta.
Ovviamente ero sola.


Quello che mi frega è il pensiero lungo. Io non faccio mai pensieri corti.
Dovrei sforzarmi, invece. Non è che non abbia una buona capacità di sintesi.. anzi. Ma nei pensieri niente, non ce la fo. I miei famosi grovigli. Il massimo che posso fare è scriverli su foglietti colorati e lanciarli per aria, lasciando che il vento li disperda. Metaforicamente, ogni tanto lo faccio. Proverò con la parte effettiva, anche. Sai mai. Magari qualcuno li trova e scopre la chiave per entrare nel mio mondo inaccessibile, ehe. Quello che se ti sei creato uno spiraglio e poi te ne vai per dei mesi, beh, dei mesi sono niente, ma tu non c'eri dentro davvero e allora chissà se troverai un'altra occasione per infiltrarti?

Stanotte ho sognato l'oceano. Lo fissavo e respiravo, e pensavo che finalmente ci ero arrivata davvero, e non in uno dei miei
sogni. Senza contare che una persona rendeva il momento perfetto, "perfetto" come "persona con cui non vorresti essere da nessun'altra parte". Perfetto come "quando non vorresti essere in quel luogo, e in quel momento, con nessun'altro sulla faccia della terra".
Chiaramente, questa persona non esiste se non nel sogno che ho fatto.
Sono fortunata, conosco quella sensazione, allora mi è venuta un po' di nostalgia al risveglio, anche se ad essere sincera ricordo dettagliatamente il mio oceano, mentre la persona è rimasta più che altro una sensazione. La mia terapia della mattina è stata mandare tante imprecazioni a Fra e rimirarmi e anche annusare disperatamente la sua conchiglia.
Ok, ok, basta così. Torno alle mie bozze.
Ho pensato una cosa oggi, sono contenta di non essermi fumata il cervello.

Canzone del giorno: I ain't afraid - Klezmatics

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posted by sand @ 20:50:00  
3 Comments:
  • At 12 marzo 2008 alle ore 18:42, Anonymous Anonimo said…

    Giuro non centra niente... però mi ha fatto strano oggi leggere questo post per il semplice motivo che sta notte ho sognato anche io l'oceano... ma era un oceano che avevo visto, tanto... TANTO tempo fa... e non vederla come un intromissione ma mi ha fatto un certo che aprire il tuo blog e leggere del tuo sogno...

    Non perderti in mille pensieri aggrovigliati, so che è impossibile dirti cosa fare e cosa non fare, perchè farai sempre quello che alla fine ti senti... però a volte fermare la testa dirgli basta ti aiuta a capire dove sei e sopratutto perchè!

    Ora torno anche io alla bozze... e non si parla di vino :p

    Bacio


    Checco.

     
  • At 14 marzo 2008 alle ore 10:17, Anonymous Anonimo said…

    Mi fa cappottare dalla curiosità (e anche un po' dal ridere) la scena che scrivi i bigliettini e poi li butti per aria.....

    ...e non oso nemmeno immaginare la gioia nel trovarli per caso e leggerli :)

     
  • At 15 marzo 2008 alle ore 11:34, Blogger sand said…

    Quando farò quei bigliettini (dopo essermi fatta pagare i diritti dalla Gazzetta che mi ha copiata nella sua pubblicità...) ti avviserò. Visto il discorso che stiamo facendo in questo momento non te lo meriti tanto, ma fingiamo di nulla u__U

    Quanto alla mia testa, l'ho fermata due volte in 25 anni. E ancora non sono sicura di aver fatto bene.

     
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Discover U2!

Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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