Oceans...
my glass mask   
venerdì 21 marzo 2008
Tragicomica immersione in E.R. (con valutazione CL.unei) - parte 1
21.00 E' cominciata ieri sera, quando ho mandato sms a LaLaura per una conferma su luogo e orario e lei non ha risposto perché non l'ha mai ricevuto. Bene. Voglio dire, bene, no?
07.00 Mi sveglio con le palpebre che hanno due piombini al posto delle ciglia, che neanche otto tazze di tè hanno potuto sollevare. In stazione trovo l'allegra Famigliola Cuore: un plotone a salutare coi fazzoletti il piccolo che parte per qualche giorno con la squadra di calcio. Il papà che ha paura che perda il treno, davanti al treno. La mamma che piange perchè poverino, poverino. Lui che non vede l'ora di andarsene, anche perché la sorella se la ride sotto i baffi e i suoi amici fra un po' gli cantano giannimorandi..
08.45 Arrivo in pediatria, il mio nuovo luogo di lavoro, il favoloso E.R. Sono in anticipo, e come primo impatto mi chiedono di aspettare con una persona CHE NON C'E'.
Ancora nessun momento CL.unei, ma la mattina è appena iniziata ed io fiduciosamente ripasso le informazioni che devo chiedere a LaLaura. In realtà mi scappa la pipì, ma il corridoio fa molto shining e non ricordo quale delle porte con scritto "privato" sia il bagno, così piombare per sbaglio nell'ufficio del primario non sarebbe un gran bel modo di presentarsi, visto che da quel che ho intuito non ha bisogno di ragioni significative per frustarti a sangue.
L'apparenza è che non siano più simpatici degli altri, e anche questo è poco CL.unei: dove sono i bei dottori con il sorriso affascinante e lo sguardo più dolce perché lavorano in pediatria? Dove sono i dott.Ross, i dott.Shepherd? Dov'è l'uomo Versace dall'animo sensibile? Dov'è quello che ti porta in Italia e ama teneramente un porcellino? Quello con uno sguardo disarmante che s'innamora dei tuoi piccoli polsi? Quello che gioca coi bambini e poi, al diavolo, visto il modo in cui porta il camice chissà come gioca a luci spente? Invece qui mi guardano con sospetto (hanno anche ragione, dato che sono seduta su una cosa marrone in similpelle ormai da mezz'ora); sono cortesi solo la segretaria (quindi capisco che mi sfrutterà fino allo stremo delle forze) e una specializzanda imbranata che non fa altro che perdersi e che più tardi sorprenderò a provare un'intubazione su un neonato di gomma sopra il tavolo dell'ufficio in cui dovrei lavorare IO!!!
Pipì. Niente dottori carini. Pipì. Sguardi obliqui. Pipì.
09.10 Sopra il tavolino di fronte a me, Mara Venier mi fissa. E' inquietante. Non credevo che Mara Venier potesse essere inquietante (a parte il fatto di essere Mara Venier, e di essere ignuda). Però chissà, magari ora avrò delle allucinazioni spettacolari e un dott.Charming mi salverà eroicamente, e tutto ciò alzerà di parecchio il punteggio CL.unei di questo posto! L'attesa, scorbutica con le mie speranze, si allunga: fra poco mi metto a ballare per la noia. Già ieri mi sono esibita con Babushka in spettacolari trenini e febbri del sabato sera nella vetrina del bar dell'università.
Poi, finalmente...


Se vuoi scoprire il colpo di scena seguente
e cos'è il sistema di valutazione CL.unei
continua a seguirci per la seconda parte!

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posted by sand @ 14:32:00  
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Discover U2!

Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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