Oceans...
my glass mask   
martedì 25 marzo 2008
3 pizze, 2 auto, 1 arbre magique
Flash forward: tornando verso casa con Babushka e Dadù alle 23 del 25, N. sente un'ombra frastagliata incombere minacciosa su di lei, e si lancia sulla parte opposta del sedile posteriore in perfetto stile stuntman: il tuffo, rivisto al ralenty, risulta molto plastico, forse perchè è tutto il giorno che parla di Despatie con la Salvietta. Quel certononsoché viene aggiunto dal vocalizzo alla "banshee dopo una cura all'eucalipto", e permette alcuni secondi di panico all'interno della Dadumobile, prima di rendersi conto che l'orrido mostro ragnesco altro non è che un arbre magique al pino che dondola al buio.

I fatti: è Pasquetta e N va con Babushka e Dadù a trovare Salvietta e Manuel. Dopo svariate, deliziose porcherie (sia cibo, sia bibite, sia e soprattutto canali satellitari.. la soap cino/giapponese sul samurai innamorato di biancaneve le imprigiona il cuore come una lacrima di cristallo) raggiungono una pizzeria in cui la nostra eroina pensa di tornare in futuro più che volentieri.
Non perchè la prima volta che ha ordinato una (complicatissima) prosciuttoefunghi su 11 persone al tavolo hanno bellamente scordato proprio la sua (quando ti capita un certo numero di volte sul totale delle pizze della tua vita, capisci che si tratta di karma).
Non perchè la seconda volta che l'ha ordinata, sotto incentivo gufeggiante del Babushka, l'hanno direttamente carbonizzata.
Neanche perchè al terzo tentativo è giunta con probabili residui recuperati dal secondo di cui sopra.
..A dire la verità, tutto questo in realtà suona discretamente convincente.

Il colpo di scena: la giornata, allietata da innumerevoli sms affranti di McStalky inviati al cellulare di Babushka a proposito di N amoresuo, giunge al termine: i tre invincibili (per gravi motivi governativi) escono dalla pizzeria e N guida la fila per guadagnare tempo in quanto fa freddo e il freddo chiama pipì. Si piazza con aria sicura davanti all'auto.
N: Ma che strano, non me la ricordavo così alta questa macchina!
B: Novella..
[D apre la Dadumobile con agile gesto di polso. Questo, però, succede solo nel McCervello, perchè evidentemente nella pizza c'era anche una Red Pill. N si stringe nelle spalle e fischiettando apre la portiera]
B: Novella..
[N fa beatamente per ficcarcisi dentro in comodità]
B: Novella.. [trascinandola fuori] ..infatti NON E' LA TUA!!!!!
N si gira molto, molto lentamente verso quella voce giunta di lontano: alle sue spalle una gracile coppietta di mezza età la fissa basita e anche un poco preoccupata. Non aprono bocca, ma nei loro occhi un chiaro "E questa che cazzo fa nella nostra macchina??!?" galleggia..

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posted by sand @ 17:00:00  
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Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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