Oceans...
my glass mask   
venerdì 21 marzo 2008
Tragicomica immersione in E.R. (con valutazione CL.unei) - parte 2
...Poi, finalmente, LA PIPì.

09.23 Ho trovato il bagno, mi sono terrorizzata di me stessa scoprendo alla malefica luce-verità che è il neon sopra lo specchio del lavandino due borse sotto gli occhi che neanche Louis Vuitton, ma mi sento meglio. Ora posso bere senza rischi codardi.
Chiaramente, a questo punto non riesco ad aprire la bottiglietta dell'acqua.
Divento rossa come un peperone per lo sforzo, mi faccio sorprendere in strane posizioni articolate da tutti quei dottori con cui dovrò lavorare e alla fine, sconvolta, ci riesco, certa che quando la rimetterò nella borsa per la legge del contrappasso si aprirà da sola allagando l'agenda, il cellulare e i quaderni contenuti. A quel punto potrei fingere di essere il tecnico dell'Enel e mettermi a controllare tutti gli interruttori: unica possibilità rimasta per scappare dalla porta di servizio e non tornare mai più.
09.38 Ma ecco, ecco, arriva il mio elemento CL.unei: è giovane, bello come il sole, ha un po' di barba e porta con tenerezza un bimbo in braccio... Entra nel corridoio-shining senza paura, guadagna spavaldamente la scena e illumina la stanza! Magari ora si avvicina e mi viene a parlare. Magari ha una voce bellissima e suadente. Magari mi chiede una mano con il biberon. Magari ha salvato quel piccolo da una storia straziante che vuole raccontarmi perché ha capito quanto io sia sensibile.
Magari quando fingo di essere il tecnico dell'Enel posso anche darmi la scossa, dal momento che ho appena scoperto che quel dolcissimo bambino e quel dolcissimo giovane medico sono un dolcissimo bambino e il suo dolcissimo giovane papà medico.
10.00 Con le dieci arriva anche LaLaura. Mi fa osservare alcuni suoi lavori mentre li fa, il che mi provoca un discreto mal di schiena e prurito alle mani, dato che avrei preferito farli piuttosto che stare lì a guardare piegata come un piccione che prende il colpo della strega mentre segue una partita di ping pong. Mi presenta una donna fenomenale che non ho ancora ben capito cosa stia lì a fare a parte rubare borsette di plastica altrui e sorprese dalle uova di Pasqua, ma che è comunque fantastica! Mi presenta alcuni dottori con bassissimo punteggio CL.unei che si sprecano in falsi sorrisi perché tremanti all'idea che me ne vada pure io.
13.00 La mattinata passa in un battibaleno, forse anche perché è iniziata un'ora e mezza dopo il previsto. Poi di corsa a prendere il treno. Tanto di corsa che non riesco neanche questa volta a fare pipì. Nella foga mi scordo di obliterare il biglietto, così me lo oblitero da sola, a penna. Niente biglietto e di nuovo pipì. Che strazio! E' una combinazione talmente disastrosa che non capisco più se l'ansia per via del biglietto mi stimoli la pipì, o se per via della pipì mi sento più agitata riguardo il biglietto.
Per fortuna il tragitto dura meno di venti minuti, e sono libera di tornare a casa, mangiare e andare a lavorare di nuovo.

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posted by sand @ 22:07:00  
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Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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