Oceans...
my glass mask   
venerdì 27 novembre 2009
Meglio un giorno da leoni
E' iniziato tutto domenica sera al concerto dei Killing Floor, e probabilmente la presenza della plf avrebbe dovuto insospettirmi: tirata, truccata - l'universo non poteva restarne indenne.
Eppure sembrava la solita esistenza: io che continuavo a far pipì per la combinazione ferale spritz+basse temperature, Andrea che nel bel mezzo del concerto (a proposito, sempre più bravi) tralasciando Jimmy Paige si mette tranquillamente a dialogare per comunicarmi, che so, Sai che c'è anche Freddie ora lo cerco così poi te lo mando.
Forse avrei dovuto mettermi sul chi vive per via delle mancate mozzarelline, o peggio per quel mojito dallo strano strano sapore.
La tragedia, infatti, non si è fatta attendere.
La scena successiva con il Babu è qualcosa di cui Tarantino andrebbe particolarmente fiero, con quell'accostare al volo la macchina per i miei 5 secondi di débacle e ripartire al volo subito dopo senza fare una piega come neanche Harvey Keytel e Michael Madsen dopo le peggiori sniffate a Puerto Rico.
Tuttavia, ancora non sospettavo a sufficienza, attribuendo lo spiacevole incidente all'alcol (seppur con consistenti riserve, dal momento che non avevo superato i 4 bicchieri e non stavo male per 4 bicchieri da... da mai, suppongo).
L'universo ha cominciato a sbriciolarsi il mattino seguente.
Nell'ordine:
- ho vomitato l'anima per circa 3 giorni, comprendendo istantaneamente la storia delle casalinghe che votano Silvio perchè, sebbene mia madre non guardi la tv e non voti Silvio, solo 2 giorni trascorsi davanti allo schermo nelle fasce orarie 10-13 e 14-18 mi hanno convinta che le mie aspirazioni più grandiose sono i tatuaggi di Fabrizio Corona, le tagliatelle di nonna Pina e i rubinetti di Palazzo Grazioli.
- la tastiera del Vaio ha iniziato a funzionare troppo, premendo tasti che io non premevo, poi non premendo tasti che io premevo, infine premendo tasti diversi da quelli che premevo io (addirittura commutandoli in combinazioni di tasti, motivo per cui il mio desktop si è trasformato in una specie di twinkle twinkle little star)
- presa dal tristo pensiero che'l cor mi raggruma di dover spedire via il mio pc per farlo aggiustare e di sentire quindi ancora meno il Tomtom per le prossime settimane (come se già le cose andassero da favola...), ho cominciato a salvare dati negli hd esterni, dai quali provvedevo a recuperare spazio eliminando i file obsoleti e, presa da questo dio Swiffer dei dati inutili, ho finito per cancellare erroneamente tutte, tutte le mie foto dall'hd.

Per favore, un minuto di silenzio.

Ok, c'è di peggio. Gente che va al GF. Gente che va al GF a regalarci formidabili sentenze come "Meglio un giorno da leoni che CENTO DA MILLE", su cui baserò l'intera mia vita consapevole da oggi in poi.
Un dj che scopre di essere il figlio biologico di Charles Manson.
No, forse era peggio il GF.

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posted by sand @ 12:28:00  
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Discover U2!

Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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