Oceans...
my glass mask   
mercoledì 6 agosto 2008
Ricordi - 9

- togliersi le lenti alle 2 del mattino, andare a letto e alle 4 rimetterle per uscire
- folletto che m’insegna i cruciverba in bianco, e canta piano “lombardia”
- 9 dicembre 1997, inter-strasburgo 3-0 (ronaldo, zanetti, simeone)
- la volta in cui mi sono sentita dire “il pensiero che tu abbia in mente qualcun altro mi fa andare via di testa!”
- quel biglietto del treno a venezia, dopo il palloncino verde, e non ha mai capito quanto significasse
- “ciao! mi chiamo erica con la c di cacca”
- io, marta e la lauretta a dormire su quello stesso, scomodissimo, divano
- io, elena, monica, gas, bonimba e alberto a dormire, malissimo, su un unico letto
- tutti, ma proprio tutti, i gesti inaspettati
- i voli d’angelo
- la carta da parati che avevo quand’ero piccola
- la scena della spada nella roccia in cui semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, che mi fa paura ancora adesso
- un pomeriggio ad inseguire un ragazzo in bici, solo per il modo che aveva di guardare il mondo
- mcbesame che si segna gli appuntamenti piegato a 90° e agitando il sedere a mo’ di lambada sulla mia faccia
- lo sformato di crocchette
- volantinaggio, volantinaggio, volantinaggio. fino allo sfinimento. anche l’11/9, che capivamo che era successo qualcosa ma non potevamo proprio immaginare cosa, e l’abbiamo scoperto la sera quando siamo tornate in macchina e marta ha acceso l’autoradio
- cantare sweet home alabama nella navetta che ci porta all’airbus
- la prima volta in cui ho fatto l’amore
- quando la mia vicina di casa mi ha sorriso e ha detto: “sembri una farfalla”
- ogni prima volta in cui ho fatto l’amore. tutte diverse.

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posted by sand @ 16:38:00  
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Discover U2!

Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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