Oceans...
my glass mask   
martedì 5 agosto 2008
Ricordi - 8

- elena ed io che troviamo quella sigaretta in albergo e ce la fumiamo come due contrabbandieri
- fabietto che nel gioco della verità racconta degli usi che lui e la naty fanno di certe candele zigrinate
- carlo(3) che, dovendo lavorare alle 8, alle 4 del mattino è indeciso se andare a dormire o aspettare con me e la salvietta l’alba sul monte crocetta
- io che canto a elena “amore.. non mi provocare” e in quella entra la prof con ghigno sardonico
- la battaglia dell’uva in montagna
- il prof di glottologia che inizia la lezione con “ho ricevuto una mail da bimba bimba…”, e io sprofondo sotto il banco mentre ale e lisi scoppiano a ridere senza pietà
- lui che quando io, completamente bucolica, ammirando le montagne mi chiedo come sia la vita delle mucche, risponde serafico: “aspettare lentamente il momento del macello”
- lui che un attimo dopo, vedendo la mia faccia, prova a rimediare con la lista di tutte le cose belle che può fare una mucca
- un pomeriggio a parlare con carlo a casa sua. parlare, parlare, parlare. anche se mi aspettavano.
- elio e il suo pacco con ricevuta di ritorno
- la salvietta che si prende una kwak e io scoppio a ridere perché penso “quack quack”
- io che obbligo il ragazzo del forum della gioventù ad intervistarmi e parlo (in evidente stato di alterazione) per venti minuti senza sapere assolutamente cosa sto dicendo, ma convinta di dirlo molto bene
- tutte le volte, da piccola, in cui ho parlato con il mare
- quando un ragazzo che conoscevo pochissimo mi ha dedicato “viva!” di ligabue
- quella mattinata nell’aula vuota con giulio che mi cantava “leggero” sotto l’unico raggio di sole della stanza
- quel pomeriggio in salottino col vento fresco e mattia che mi prende la chitarra di mano e dice “ora ti canto una cosa”
- fare il bagno nuda nel mare
- la lisi che come contrattava lei coi vu cumprà io non ho visto nessuno mai
- contare 16 stelle cadenti in una notte, con la sabbia che mi finiva tra i capelli

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posted by sand @ 23:09:00  
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Discover U2!

Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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