Oceans...
my glass mask   
mercoledì 5 novembre 2008
Brava!
Quando sei per strada e cammini (miracolosamente non inciampi, non perdi anelli, borse, pannocchie, non sbatti violentemente contro un palo, non provochi il crollo di palazzi secolari o incidenti diplomatici con l'Uzbekistan) e nonostante questo un gruppo di operai abbarbicato su un'impalcatura si ferma per salutarti e gridarti "Brava!"...
...ecco, in quel caso le domande astratte di ermeneutica prendono un attimo il sopravvento.
Perché?
Ho controllato. Ho controllato perché poi mi viene il dubbio di aver spostato davvero l'Uzbekistan, e invece non ho lasciato cadere nulla, non ho strisciato l'Uvetta parcheggiando, non avevo le mutande in testa, non ho calpestato brutalmente un formicaio in assetto di guerra. Non ho innescato una reazione a catena per cui un tacco di stivale che si rompe finisce in un tombino e blocca le condutture delle fogne creando un'alluvione che distrugge i libri antichi della biblioteca e provoca un infarto nel vecchio bibliotecario che apprende la notizia causando di conseguenza un tamponamento di proporzioni epiche perché era per strada... eccetera. Non ho nemmeno perso i pantaloni nonostante provino insistentemente a cadermi da stamattina (no, non quando entra McBesame).
Allora, perché?
C'è già la variegata fauna da solarium (no, visti gli abbigliamenti non mi convincerete che si tratta di una palestra) a salutarmi in abbondanza, ieri l'ha fatto perfino l'uomo Vaniglia dal fisico perfetto ogni volta che mi incrociava... ogni volta! L'assenza di biondina mi destabilizza. Volevo anche provare a suggerirlo, a quegli strani operai. "Sicuri? Sicuri che intendevate 'brava'?".

Voglio dire, ho perfino ripetuto mentalmente la parola, per essere sicura che non avessero gridato "Ava".

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posted by sand @ 12:28:00  
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Discover U2!

Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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