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my glass mask   
mercoledì 3 settembre 2008
Esami, sonno, strani discorsi e strani amori
Esami. Sonno. Traduzioni sulle elezioni americane ed il confronto Obama/McCain. Compositions sulle elezioni americane ed il paragone storico Obama/Luther King.
Sonno.
Poi convinci Fra a marinare il lavoro per bere uno spritz, ti siedi al bar e ad un certo punto ti accorgi che sono tre ore che sei lì, tu con Fra e poi tu con Fra e Carlo e poi tu con Fra e Carlo e Josi. E ad un certo punto ti ricordi anche che non hai mangiato, e questo + alcuni spritz + la mancanza di sonno fa strani effetti ai tuoi discorsi (e anche a quelli di Fra e alle sue richieste sessuali).
Poi torni a lavorare e all'E.R. devi avere l'aria di una che ha appena fatto una maratona ed è stata investita da un trattore con rimorchio sulla linea del traguardo, perché sono tutti a chiederti "Ma quanto sei stanca?".
Che poi siccome lo sport ospedaliero in realtà non è né il ciclismo né il golf ma è farsi gli affari altrui, specie dei nuovi arrivati, devi sempre guardarti dai loro astuti tranelli per sapere chi vedi, dove vai, cosa leggi.
C'è la segretaria, che è tanto carina ma è la gazzetta online (che si differenzia da quella cartacea per la maggiore velocità di diffusione).
C'è il boss, che lo fa per amore dopo che la settimana scorsa sei precipitata fra le sue braccia perché camminavi assorta sulla salute del Tomtom e non hai visto che ti veniva incontro per parlarti, poi lui ha quest'abitudine di farlo a 1 millimetro di distanza dalla tua faccia... Così tu non ti sei fermata, lui non si è fermato... E Cupido fu!
E poi c'è McBesame che è tanto gentile ma te lo trovi dappertutto. Il che non è esattamente una scena disgustosa trattandosi di McBesame. Però fra mail, telefonate, messaggi e appostamenti in reparto sta facendo un lavoro certosino di scavo archeologico.

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posted by sand @ 11:49:00  
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Discover U2!

Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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