Oceans...
my glass mask   
domenica 18 maggio 2008
Renzo Rosso insegna tante cose
Questa notte ho dormito. Il che è stato un miracolo molto utile, dato che il mio livello di stanchezza portava ad un'ubriacatura spontanea e molesta senza ausilio di alcolici: barcollavo, dicevo frasi prive di senso, ridevo come Asia Argento. Ho capito che ero finita quando, a un mes del coinqui a proposito della sua giornata, ho risposto spiegandogli come mai non avrei voluto fare l'istruttore di guida.
Che poi oltre a non dormire e ad alzarmi alle 5.30 avevo un sacco di cose da trasportare per via del PBLS di McBesamemucho, fortuna che è arrivato il dottorino giovane a darmi una mano; all'inizio si risentiva con chi lasciava cose nei posti sbagliati e ci costringeva a fare giri lunghissimi con il carrello, però poi ci ha preso gusto ed ha cominciato a giocare al "passeggino" ammiccando verso di me (pediatra nell'animo!) e alla "jeep su terreni dissestati". Tutto ciò mentre io cercavo di mettere in salvo certo delicatissimo materiale che costava un occhio della testa..
Con Mr.Charming ormai è amore. Mi legge nel pensiero a lezione, indicandomi improvvisamente col dito per una domanda cui i "colleghi" (sveglissimi, eh.. una cosa difficile proprio..) non avevano saputo rispondere: "Tu!! Tu lo sai!"
..Il fatto che in realtà fosse stato Fra ad indicarmi di nascosto nulla toglie al nostro nuovo legame telepatico, chiaro.
Insomma, poverina, venerdì sera ero stanca. Ero molto stanca. Stanchissima.
Ho tutte le giustificazioni del mondo per essermene andata beatamente fuori a cena dimenticando a casa il portafoglio.

PS.
Ho scoperto perché quando vado a Bassano incontro sempre Renzo Rosso più o meno nello stesso punto: è perché lui effettivamente abita sopra quel punto!

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posted by sand @ 14:17:00  
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Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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