Carenza di serotonina, ovverosia particelle di sodio a IfP
Quello che potete ammirare a sinistra è il riassunto dell'assemblea annuale di IfP. Esistono altre foto, denominate Effetti Collaterali (vedi il post precedente), che sintetizzano meglio di quelle ufficiali il tipo di partecipazione, ma trovo questa sufficientemente esaustiva. Organizzazione come al solito eccellente: appena siamo arrivati il GC ha chiesto aiuto a noi della vecchia guardia (Stefano compreso!!!) anziché ai nuovi schiavetti. Il lupo perde il pelo... C'è poi da dire che è stata una vecchia guardia non confrontabile con l'attuale: per numero, per iniziativa, per affiatamento; il clima era completamente diverso e si vede. Quello che non è stato diverso, in compenso, è il simpatico vento che anche quest'anno si è fatto beffe della mia schiena. Come il fatto che io e il Babu veniamo presi per morosi. O che la Salvietta si dimentichi il mio regalo coi Barbapapà. L'esito però è positivo: ho battuto le mie terrificanti vertigini al 4° giro della cinta muraria di Cittadella (nonostante la scarsadireiscarsissima collaborazione di qualche elemento..), e nonostante la settimana in carenza di serotonina inizio a racimolare qualche particolare qua e là, qualche piccolo gesto che smette di farmi sentire Billie Jean. Quei gesti che finisci per sentire nello stomaco, di sorpresa come un pugno. Di forza come un pugno. E non fanno male: un certo modo di passarti un biglietto; di salutarti, diverso da prima.
Ma a proposito di serotonina che cala. Bei momenti al tavolo di un bar, post-assemblea: Io, Stefano,Vale, Babu, Mirko e un Piccione.
M: N, tu @!#§* [parte da sostituire con crudeltà varie, a piacimento] N: Ma io... B: Sì è vero e poi @!#§* N: Ma, ma... V: No, cattivi, è dolce e carina! N: Grazie Vale! V: ..In effetti però è vero che @!#§* N: ... B: Sì! E' @!#§* N: Ok... io ora darò una patatina a questo piccione... così almeno lui mi vorrà bene... P:@!#§* N: ... V: AHAHAHAHAHAH N: ...Mi sento una particella di sodio...
Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per
piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle
pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare,
quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa,
l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane,
albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero,
i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole,
leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle
persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme,
perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui
il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti,
mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica,
la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche,
le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre
una ragione per ciò che fanno.
Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.
Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1,
la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz,
la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza,
l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia,
le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino,
il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino
è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone
che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei
meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono
ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile.
Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi
non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.