Oceans...
my glass mask   
sabato 17 ottobre 2009
La parentesi del ripostiglio
Tra un groviglio e l'altro ho anche i miei deus ex machina che mi permettono di recuperare terreno.
Per esempio frugare per un pomeriggio intero nel ripostiglio dei miei vecchi libri e giochi di bambina; ritrovare le mie pagine, i miei pupazzi, i miei piccoli mondi con la loro piccola polvere. Ritrovare Incisivo, la pianola, la macchina da scrivere rossa e tutte le sensazioni di quando me li hanno regalati. Ritrovare le mie pagine scarabocchiate sui libri preferiti, l'Isola felice, i Playmobil e tutti i territori sconosciuti in cui mi hanno scaraventata. Ritrovare lettere, bagagli, biglietti e messaggi da condividere con una risata con chi se li ricorda ancora.
O, per esempio, una domenica sera con persone che mi piacciono, la Salvietta che incontra Raven, la loro sintonia: avevo dimenticato, in quest'ultimo periodo, quanto sia bello, confortante, importante avere vicino le persone cui tieni. Senza temere tutto il tempo che se ne vadano, o che succeda un'imboscata. Averle semplicemente con me.
Hanno detto - che non ho saputo riconoscere l'amicizia falsa.
(persone che conosco poco ma che sembrano riconoscere molto, meglio di me indubbiamente)
Hanno detto - senza dire - che allo stesso modo mi affanno su qualcosa che non c'è.
C'è una scelta giusta? La pervicacia, la fedeltà? O la serenità su cui incespico ogni giorno senza afferrarla?
Io che vivo di grovigli e di domande, posso farcela da sola così a lungo?
Non lo so. Ma: esiste per Novella la serenità senza coerenza?
Non credo.
Eppure. Giovedì sera, una sauna vuota e 5 minuti di chiacchiere che diventano 45: perchè non può essere così?

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posted by sand @ 10:48:00  
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Discover U2!

Amo i gatti, l'oceano, la rabbia, le ninnananne, i grandi animali che si spaventano o perplimono per piccoli animali, guardare le persone che passano per la strada, gli highlanders, la carta, i musical, Paperino, le rughe, appiccicare cose alle pareti, le fiabe, avere le dita sporche d'inchiostro, camminare scalza, le bolle di sapone, camminare, l'eroismo, scrivere, scarabocchiare, quello che sbrilluccica, l'acqua, l'acqua che si muove, l'acqua da bere, l'acqua che ruggisce, l'acqua che si arrabbia, l'acqua che spaventa, l'acqua quand'è forte, l'acqua quando vince, il silenzio, i libri, le sopracciglia, la poesia, i gelati alla frutta, Spike, il pane, albe e tramonti, gli abbracci, il lucernario di max per vedere le stelle, l'ironia, le corde vecchie della mia chitarra, tutto ciò che ha zucchero, i ricordi, biblioteche e librerie, le differenze, il crystal ball, i miei film mentali, il vento, le vecchie cassette, le parole, leggere tra le righe, gli amici, le scatole, Dr.House, i fiori, l'argento, dormire, il cartone, la latta, i treni, Felicity, le debolezze nelle persone, i maglioni giganti, prendere da sola i mezzi pubblici, l'impero romano, immaginare le storie che i passanti si trascinano insieme, perdermi, l'enigmistica, il profumo dell'erba appena tagliata, le altalene, i palloncini, il violino, la scena della Spada nella Roccia in cui il lupo spelacchiato prova ad inseguire Semola, la frutta, i pennarelli, Lorelai Gilmore, Paperinik, i miei casini, preparare regali e biglietti, mio fratello, Angel, il the verde senza zucchero, Spiderman, le cuffie, i folpi, i castori, i bastoni della pioggia, la mia bacchetta magica, la polvere innamorata negli occhi, le mie bestiole dei pomeriggi, Ombretta, sentire all'improvviso il profumo della crema pre-sole, le mucche, le papere, la nonna, i pistacchi, gli arcobaleni, fare regali, i pacchetti, il mojito, fare l'amore, Venezia, le persone che non hanno sempre una ragione per ciò che fanno.


Vorrei conoscere Giorgio Bocca; Tom Waits; Dylan; EM Forster; Guccini; Peter Parker; Sirius Black e Remus Lupin. Babbo Natale.


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Odio il caffé, gli errori ortografici, Studio Aperto, Minzolini al TG1, la slealtà, i midi, il modo di fare impostato, parlare per diminutivi (cià ragà il pa'...), il signor B., la musica tunz tunz, la musica cuore fiore amore, i giovani scrittori maledetti, il monumento a Padova per l'11/9, il freddo, le occhiaie, la tracotanza, l'estrema destra alla cieca, l'estrema sinistra alla cieca, le letterine, il menefreghismo dell'Italia per la scuola, l'invidia, le ostentazioni, le forzature, le pose, le lampade abbronzanti, i gioielli della Brail, il traffico, la notte senza buio, Topolino, il razzismo, il razzismo al contrario, gli spazi chiusi, il Grande Fratello, la scena della Spada nella Roccia in cui Semola-uccellino è imprigionato nella capanna di maga magò, l'ipocrisia, gli intingoli, il beige, gli atteggiamenti, i contatti formali. Le persone che dicono "So come ti senti". Le persone con cui non avevo contatti prima e nel 2006 venivano da me come se fossero sempre stati miei meravigliosi amici ("Come stai?", e pacca sulla splla). Chi molla le cose perché non sono facili. Chi disprezza le cose perché non sono ragionevoli. Chi cerca di tenermi ferma davanti ad un obiettivo fotografico. Chi si autodefinisce poeta. Chi si autodefinisce umile. Alzarmi alle sei. I ragni. Il pensiero lento. Il pensiero rigido. Accorgermi che qualcuno mi fissa per la strada. La meschinità. Chi non si meraviglia. La prosaicità, ovvero: chi non ha almeno un po' di polvere innamorata negli occhi. Non avere Marta.


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